sabato 23 dicembre 2023

Libertà nascosta

 

Uno dei miei valori di cui volentieri mostro fede ed entusiasmo è la LIBERTA’. 

Non mi riferisco alla libertà intesa come assenza di impedimenti fisici, impossibilità di muoversi, di decidere per se stessi, esprimersi, e in definitiva, di esserci come essere umano; queste sono necessità connesse alla natura umana, esattamente come mangiare, bere e dormire.

Immagino che se io andassi in giro con un cartello su scritto: “Viva la libertà di mangiare e bere”, e non mi facessi credere un barbone, un disperato o con un termine elegante, un senza tetto, tutti mi guarderebbero come se fossi un matto e forse, suscitando compassione, farei raccolta di viveri.

La minaccia della libertà su cui voglio guidare la vostra attenzione è quella più fine, quella che potrebbe distruggere anche la vita di colui che vive nel lusso. 

Si tratta di quella minaccia che è determinata dai riflessi delle azioni eseguite dagli altri. 

Queste proiezioni negative di energia nella nostra sfera, sono provocatoriamente irradiate per rivoluzionare il nostro mondo interiore e farci assumere decisioni improprie o condividere idee che in altri momenti avremmo considerato inconsistenti.

Per esempio, se assistessimo a una scena di prevaricazione, il nostro istinto ci imporrebbe di parteggiare per la vittima e se questa si dimostrasse debole, incapace di difendersi, scatterebbe automaticamente rabbia e odio. 

Qualunque azione che si intraprendesse successivamente sarebbe giustificata dalla causa generatrice dell’odio.

Se riflettente per qualche minuto, converrete con me che si tratta di vera violenza, attinente alla sfera interiore. In ultima analisi, ci troviamo di fronte a una minaccia della LIBERTA’ di altissimo valore e cioè quella di scegliersi la serenità come opzione di vita.

Qualcuno potrà obiettare chiedendomi come sia possibile cautelarci, mantenendosi impassibili in quelle scene dove estraniarsi significherebbe vigliaccheria o nel caso migliore apparire come colui che se ne infischia.

La ricetta, io non sono riuscito ancora a trovarla però una frase letta occasionalmente aiuta a fornire uno spunto:
Il perdono è dei Santi.
Gli uomini hanno il diritto di odiare.
Tradotto nel mio modo di vedere:

Io non sono Santo, o comunque i Santi sono pochissimi, per cui, lasciatemi una consolazione quando qualcuno, minacciando la mia libertà interiore, mi fa odiare: esercito un mio diritto!

venerdì 22 dicembre 2023

All'ombra dell'albero

 

 
Sopite immagini colorano idee.

Un sorriso si espande su labbra allegre,
 a praticar verbo straniero.

Pensieri che son or ricordi,
gonfiano polmoni in sospiri per il tempo che va.

Un viso ameno rallenta la scena.

Dipinto dai capelli rossi, furoreggia ancor il fresco brio.

Sobbalza l’animo per quel ragazzo
che della sua vita fa avventura.

Evoca speranza al virgulto
a cui, per pochi attimi,
 un albero ha fatto ombra. 

Pensar felice

 


Non  so dir altro che disquisir d'Amor.
Eterno tormento per un cuor vago.

Ombre d'uomo fan leva ad un cauto esistere.
Ma per altre fonti l'anima si muove.

Or ferma or gaudente,
scioglie desideri in speranze senza misure.

Allor che di vagar il tempo chiede conto,
il ritrovar le tasche vuote
lascia risuonar campane mute.

Rintocchi di rammarico 
 spengono il brio al fato bendato.

Ignaro o illuso,
stringo nell’anima il pensar felice.

Unica certezza sfuggita al mondo del non essere.

 

giovedì 21 dicembre 2023

Convinzioni sbagliate

 

Marco usava l’autobus per recarsi all’università per cui si muoveva nei soliti ritmi dell’abitudine e incontrando le stesse persone che per vari motivi prendevano l’autobus a quella stessa ora.

Una mattina assistette a una scena che lo occupò mentalmente per molto tempo dopo.

Sul mezzo pubblico c’era un ragazzo accompagnato da sua madre. Probabilmente quel ragazzo doveva avere qualche problema di instabilità mentale, per questo motivo viaggiava accompagnato dal genitore.

Marco lo vedeva abbastanza spesso su quella linea mattutina.

Chi lo avesse visto per la prima volta, si sarebbe stupito nel vederlo sempre indaffarato a cercare qualcosa sotto i sedili.

Quel giorno, però, l’autobus era piuttosto affollato e lui stava in piedi. Non si capì come, ma fu evidente che il ragazzo si ritrovò senza una cinghia a cui aggrapparsi. Di fronte a lui, nel pochissimo spazio libero, c’era una bella ragazza in abiti piuttosto succinti.

Marco, da dove era seduto, verso il fondo dell'autobus, poteva osservare la scena. Vide il ragazzo agitarsi; le sue mani si contraevano. Alla fine non resistette e allungò entrambe le mani verso la vita della ragazza.

Per fortuna, un liceale si accorse di cosa stava succedendo; afferrò per polso il ragazzo e lo trascinò lontano dalla donna, prima che portasse a termine il suo intento.

La ragazza non si accorse di nulla. La mamma del ragazzo, invece, senza conoscere il motivo del gesto del liceale, cominciò ad urlare, vomitando fiumi di parolacce e rivendicando una presunta insensibilità per le persone con disabilità.

Il liceale non reagì, sia perché lo ritenne inutile e antipatico da spiegare, sia perché era giunto a destinazione e stava per scendere dall’autobus. La Signora continuò a sbraitare anche dopo che l’autobus riprese a muoversi.

Marco non potette evitare una sua riflessione:

“I giovani desiderano il sesso. Questo è perfettamente naturale. Però, essere handicappato ... che sia fisicamente o mentalmente... non dovrebbe renderlo diverso; non gli si dovrebbe consentire di fare qualunque cosa. Evidentemente quella signora era convinta che a suo figlio fosse riservato per diritto un trattamento speciale indipendentemente dal tipo di azione intrapresa.

Quando si tratta di sesso, le persone portatrici di handicap sotto certi aspetti non sono diverse dalle altre. La madre di quel ragazzo si era comportata da idiota perché aveva reagito senza capire che cosa il figlio stesse facendo; aveva ignorato la realtà di quel momento.

Mi dispiace dirlo senza mezzi termini. Ma purtroppo è così! Il mondo, è pieno di idioti.

Comunque. Qual è il punto della questione?

Ci si dovrebbe sforzare a vedere le cose per come sono.

La realtà è la realtà … ed è inconfutabile!

Occorre aprire gli occhi, ma soprattutto la mente.

Si sa che Il mondo è PIENO di cose che non si capiranno mai. 

Se si lascia che le convinzioni limitanti diventino pregiudizi si rischia di restringere ancora di più la mente."

 

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