sabato 2 novembre 2013

Ti porto un fiore


Opera di Silla Campanini 

Muto fiore che mi accompagni al triste giaciglio,
ruba i miei odori.

Tienili con te nel buio della notte che verrà.

Le timide fiammelle saranno i tuoi occhi e
userai la fresca brezza di novembre per parlar di me.

Racconterai delle mie paure,
del amor discreto ancor fisso nel fondo del mio cuore.

Riferisci, fiore delicato, 
che il mio pensiero è ancora legato a quello sguardo tenero,
 e che una lacrima indugia a solcar il viso che fu di un bambino stretto al petto.

Rassicura che non sono triste.

Dille anche una piccola bugia.

Non mi manchi.
  

venerdì 1 novembre 2013

Quando un Angelo sale in cielo


Opera di Silla Campanini

Fusti spinati  di rose intrecciano l’infinito dolore  di una vita spezzata.

Incauto destino ha tracciato rivoli di sangue tra le rosse venature dei petali.

Una gentile luce si riflette su lacrime adornate a perle di brina.

Protende il mio braccio  al cielo,

un fiore bianco lo illumina d’Amore.

martedì 29 ottobre 2013

Ciao, Amore.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao, Amore.
Oggi  il sole splende anche per te.
La mia anima s'appaga al pensiero tuo dolce.
Cammino per il mondo al ritmo dei battiti lenti del cuore.
Celata dall'ansia del ritorno, l'idea felice accelera il mio passo.

Porto con me i tuoi odori,
il tuo sguardo tenero,
l'immagine della tua mano che cerca la mia.

Sorriderò per te con gli amici.
Per loro sarò semplicemente simpatico.
Non sapranno mai del mio tesoro.

Non mi stancherò del lavoro.
Sopporterò i poveri di spirito.
Contagierò d'allegria chi mi sarà vicino.

Voglio consumare al meglio ogni secondo che mi separa da te,
poichè insieme a te il tempo non scorre.

sabato 26 ottobre 2013

Qual è la pena più assurda del mondo per uno stupro?


Liz, una ragazza di 16 anni, ha subìto uno stupro di gruppo così violento da essere rimasta paralizzata su una sedia a rotelle. Ma invece che arrestare gli stupratori, la polizia li solo costretti a falciare un prato per poi rilasciarli! I gruppi per i diritti delle donne ci chiedono di denunciare questo scandalo in tutto il mondo per aiutarli ad ottenere giustizia. Firma ora per impedire che altre donne possano subire una sorte simile a quella di Liz:
Liz stava tornando a casa dopo il funerale di suo nonno quando è stata attaccata da sei uomini che l'hanno violentata uno dopo l'altro per poi scaraventarla, priva di sensi, giù per una latrina profonda 6 metri. E qual è stata la loro punizione? Falciare il prato della stazione di polizia e poi venire rilasciati!
La terribile vicenda di Liz ha sconvolto il Kenya e ora politici e polizia sono sotto una enorme pressione pubblica a cui devono in qualche modo rispondere. Ma secondo le associazioni per i diritti delle donne che lavorano in quel Paese, non succederà niente a meno che il governo non venga sottoposto a una pressione ben più grande a livello internazionale. Ci chiedono di aiutarle a ottenere giustizia e a fare in modo che questa storia tragica possa diventare invece un punto di svolta per mettere un argine al tasso vertiginoso di stupri in Kenya.
Nessuno finora è stato ritenuto colpevole, nè gli stupratori, nè i poliziotti. Ma oggi abbiamo una possibilità per far cambiare le cose. Mobilitiamoci tutti, subito, dalla parte di Liz, prima che i responsabili la facciano franca. Clicca qui sotto per ottenere giustizia per Liz e per aiutare a fare in modo che nessun'altra donna, dovunque si trovi, soffra per queste violenze:


La madre di Liz ha raccontato che i violentatori sono tornati a casa sua per deridere la sua famiglia. Si comportano come se fossero al di sopra della legge, e in effetti hanno ottime ragioni per credersi tali. A causa di requisiti burocratici assurdi, la polizia ha archiviato la violenza subita da Liz come una semplice "aggressione" e ha poi chiesto alla madre di "ripulirla", distruggendo le prove dell'accaduto. Ora i suoi stupratori sono liberi e Liz si ritrova su una sedia a rotelle. 

Quanto accaduto a Liz è un esempio estremo di un problema molto più esteso. In Kenya, due terzi delle ragazze in età scolare e la metà dei loro coetanei maschi ha subìto abusi sessuali. E qualche mese fa, una corte keniota ha emesso una sentenza storica, giudicando la polizia colpevole di non adempiere al suo dovere e obbligando le forze dell'ordine a rispettare la rigorosa legge nazionale contro gli stupri. Lo stupro è illegale ovunque, m! a troppo spesso queste leggi semplicemente vengono disattese dagli uomini incaricati di proteggere le nostre figlie. A cominciare da Liz e dalla sua storia, possiamo cambiare questo stato di cose. 

La polizia sostiene di non avere fondi nè addestramento adeguati per difendere la legge. Ma non c'è bisogno di alcun addestramento per capire che tagliare un prato non è la punizione adeguata per uno stupro. Se con il nostro aiuto questi uomini e la polizia verranno chiamati a rispondere delle loro azioni, possiamo creare un precedente che obbligherà la polizia a trattare lo stupro come un crimine grave, non più un reato minore.
I membri di Avaaz si sono mobilitati in numeri record per combattere gli stupri in tutto il mondo. Recentemente, per esempio, abbiamo portato il governo indiano ad impegnarsi in una campagna di educazione nazionale da svariati milioni di rupie per combattere la piaga in quel Paese. Non potremo mai cancellare quanto successo a Liz, ma possiamo impedire che succeda di nuovo. Entriamo subito in azione! 

Con speranza e determinazione,
David, Anne, Sam, Bissan, Oli, Ricken, Emily e tutto il team di Avaaz.

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