giovedì 28 marzo 2013

Attesa bloccata

 
 

 
Nel divenir delle idee mobili,
avanzo cauto sul mar del sapere.

Calpestar verità,
or lucenti or torbide,
stupore riflette.

Allegro peso volteggia l'umore
 e barcollare nel dubbio mar, passeggio.

Cerco roccia per fermar il tempo
ma nessuna sorpresa più dolce m'attende
che il ritrovar donna.

Braccia ad angolo, per attesa infinita.

Sono povero a cotanto amor.

Volti nascosti



 
 Pittura di Silla Campanini
 
All’adombrar del ciglio, l’ansia incalza.
Son forse freddo al romantico sentimento.

Ribelle ad arie estranee, col ragionar mi cingo.

Percorro vie all’indicar di ignare mete.
Ritrovo me stesso, smarrito con vuote parole.

Allor, mi desto.

Per altri mondi, il sentir m’invoglia,

Di  toccar terra non sanno.
Poche spanne fan distanza dal suolo,
per locar il cor pulsante.

Al ritrovar guida, si ornano i colori.

Giubilo pel giallo che il rosso coprir vorrebbe.

Fatica il nero al negar spazio.

Luce prepotente, proclama il trono.

Sì tanta gioia s’innesca.

Sul volto di donna,
 s’innalza il sipario.  

mercoledì 27 marzo 2013

Donna nel tempo


 
Confusa tra mille riflessi di pensieri stanchi, protendi lo sguardo al cielo.

Solitaria, avvinghiata al piano, l'anima s'attarda.

Beltà ancora in fiore muove armonia tra soffusi colori.

Vivo è l'impulso,
gemente per direzioni incerte,
avido per desiderio giovane.

Figura tra colori sparsi,
al mirar donna,
l'occhio indugia.

S'inclina il capo a pender chioma.
Adombra postura a gentile spoglia.

Sfiato per uomini duri,
vanto di natur siffatta.

Silenzioso, il grigio contorna la scena.
Antiche paure sobbalzano speranze.

Allor, sentir ferma la luce preme.
Intento galeotto a scovar trappole al fiato caldo.

Macchie di fiori rossi richiamano furori d'amor brado.
Celesti nostalgie soffian per verdi praterie.

Appagata dolcezza stordisce la ragione.


martedì 26 marzo 2013

Una classe speciale


Non posso far mancare nel mio blog un evento straordinario per un gruppo di ragazzi che hanno festeggiato un triennio scolastico con i loro professori.
In queste occasioni mi rendo conto come io sia stato fortunato per occuparmi di mestiere della formazione scolastica.
Interagire giornalmente con i giovani è un privilegio; è un continuo bagnarsi di fiducia per un mondo migliore.
I ragazzi, indipendentemente da come potrebbero apparire, portano con sé la prova della bontà dei loro genitori. Allegri, spensierati, a volte disubbidienti, fanno rimbalzare comunque quel senso di tenerezza mantenuto ancora genuino e aperto verso il prossimo.
Alcuni, più sfortunati, mostrano altri atteggiamenti, meno promettenti e forse preoccupanti.
I miei ragazzi, per fortuna, sono tutti fantastici; qualcuno poco studioso ma comunque sensibile alla minaccia della grave insufficienza sul registro personale.
Per loro, ogni docente è la prolunga del padre o della madre e quindi, riservano gli stessi dispetti e ripongono le stesse aspettative.
Anche per i professori, come per i genitori, costringere a prendere la medicina a coloro che mostrano segni di malattia, è un lavoro poco piacevole ma necessario.

Conferire un dieci e lode per un prof è come concedersi un sommo piacere, mentre sigillare la preparazione con un quattro, provoca disappunto e inquietudine.

La mia classe di 5Ai è formata da 18 ragazzi speciali che con la loro attenzione e altalenate dedizione allo studio, trasformano ogni momento della vita scolastica in essenza della qualità umana.
Forza ragazzi, impegnatevi con lo spirito di chi vuol raggiungere un primo grande obiettivo: ottenere la soddisfazione di chi crede in voi.
Il mondo del lavoro potrebbe essere duro e impietoso ma se riuscite a mantenere salda la fiducia in voi stessi, nulla vi potrà fermare.
In ogni momento critico, ricordate: 

Il vostro valore non corrisponde al risultato ottenuto poiché questo dipende dalle scelte che avete già fatto, quasi sempre condizionate da mille fattori.
Le scelte che state per compiere ora produranno un risultato proporzionale alla convinzione che avete delle vostre capacità.
Ognuno di voi è un tesoro unico, di incalcolabile valore, sempre! ”.    

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