domenica 15 settembre 2013

Perdere l'amico


Opera di Silla Campanini


Ho perso l'amico!

Forse non è mai stato amico.

Credevo alle sue parole,
intrecciavano sentimenti.

Allineavo il sentire allo sguardo attento.

Sì! Ora ricordo bene, era la mia ansia.

Contornavo con i miei desideri una figura trasparente.

Respiravo la sua aria per entrare fin dentro l'anima.

Quell'aria era calda
 ma non per il fuoco dell'essere.

Promesse e speranze,
 come arcobaleni, 
giravano intorno a tanti discorsi.

La notte spegne i bagliori dell'illusione.

Non ho amici,
ho solo compagni di viaggio.  

Il riposo del guerriero



Sono nello spazio solitario della anima.

Oltre il muro delle parole,
 attendo il tuo cenno.

Parlo con il silenzio dell'essere.

Fisso lo sguardo nel vuoto del dubbio
a cercar luogo all'inquietudine. 

Ritrovo solo ombre e
e il disegno di qualche illusione.

Il capo è ancor chino
per le mille battaglie vane.

Ora il guerriero riposa,
non ha più un nemico
e ha perso la sua spada.

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