Al
riposar del pensier vago,
lo
spirito s’adagia.
Nuova
linfa scorre tra gli ameni orizzonti della natura amica.
A
così tanto splendore,
un’anima
nuova s’accosta.
Riecheggia
ancora
quella
chiara e cortese voce.
Un
cuore grande s’affaccia.
Alla
silente anima ch’ella confina,
non
sfugge l’ardor dell’onesto sentire.
Soffuso
sentimento aleggia
al
praticar l’amor prossimo.
Sfortunati
bimbi son merce sua.
Dall’alba
al tramonto,
tutto
il mondo stringe.
Al
brillar delle stelle
la
timida luna argenta il suo volto.
Incauta,
osa sfiorar carezza a sì bassa quota.
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