Di
narrar non indugio,
perché
penna riposar non sa.
Materia
morde e spirito inonda.
Correre
tanto, all’io poco importa,
‘sì
che al piacer non v’è limite.
Agitar
ricordi frena l’anima libera,
dimenar
sentimento è opera sua.
Nuovi
visi sono barriere da superare,
sono
montagne da scalare,
sono
frontiere aperte allo straniero dal cuor fragile.
Sorrisi
e abbracci sono bastoni,
per
spianar alture e frenar discese.
D’esplorare
anime, non sono mai pago,
poiché
di questa fame nessun cibo sazia.
Alla
fine del viaggio sono meno nano.
Di
quell’altezza soltanto il Dio grande è misura.
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