domenica 29 ottobre 2023

Quando senti di voler ricominciare


Quando ci accorgiamo che stiamo procedendo male o almeno non secondo le nostre aspettative, è spontaneo fermarsi e ricominciare di nuovo. Si é perso tempo nel capire di avere preso la direzione sbagliata! Abbiamo valutato male o le informazioni necessarie per decidere erano approssimate. La catena delle decisioni assunte ha prodotto un mostro.

In un mare di incertezze una scelta sembra ferma: Ricominciare! 

Ricominciare significa “tornare all’inizio del percorso”, cambiare i criteri e le priorità per decidere.
Ricominciare non è facile per tutti. Il processo di fossilizzazione ci insegue togliendoci memoria del passato. 

Il metabolismo biologico (invecchiamento) ci irrigidisce inquinando e rallentando le decisioni. Il processo di comunicazione si sviluppa su canali che subiscono la crittografia del tempo che passa (non ci si capisce più). Tutto sembra congiurare contro l’idea di ricominciare.
I segnali che ci chiedono di ricominciare sono forti e chiari, come quelli forniti a un automobilista che vuol ripartire col freno a mano tirato. 
Abbiamo molti esempi di coloro che, immersi fino al collo nelle sabbie mobili e con l’unico braccio libero per avvinghiarsi a qualunque cosa, gridano forsennatamente aiuto.
Vi siete chiesti perché molti sono intrattabili e inspiegabilmente cattivi?
Vi siete chiesti perché un barbone sporca ovunque?
Vi siete chiesti perché un insegnante che va in pensione, ammonisce i colleghi a misurare il proprio successo sul più somaro della sua classe?
Vi siete chiesti perché Madre Teresa di Calcutta abbracciava amorevolmente una deforme, maleodorante creatura?

La risposta è sempre la stessa: “Il mondo interiore protesta e chiede di ricominciare”. 


sabato 28 ottobre 2023

Questione di autostima


Una vecchia storiella racconta di una bimba molto timida ed insicura sotto ogni aspetto. La mamma, preoccupata per il futuro di sua figlia, si consultò con un vecchio saggio per cercar rimedio.

Dopo un lungo colloquio, l’uomo saggio le regalò uno strano specchio che modificava i contorni di una qualunque immagine umana riflessa. Il fatto miracoloso di questo specchio consisteva nel tipo di modifica che proponeva. Per ogni età il profilo appariva modificato diversamente. Diventava un normale specchio nell’età infantile, mentre non rifletteva più immagini per età molto avanzate. Per tutte le altre età, combinava giusti ritocchi per offrire l’immagine perfetta della persona.

L’anziano saggio chiese alla mamma di ornare la stanza della bimba con questo specchio magico.

Fu così che la bimba, incuriosita dal regalo della mamma, ogni mattina, dopo una piccola rinfrescata d’acqua, prese l’abitudine di guardarsi allo specchio.

Passarono prima giorni e poi mesi, la bimba assunse un carattere completamente diverso. Mostrava una sicurezza sempre più evidente, un rapporto con il prossimo completamente rivoluzionato. Aveva imparato a sorridere, perché era certa di essere bella. Aveva imparato ad esporre le proprie idee senza temere le critiche, perché credeva nel proprio sapere e nei propri valori. 
Aveva conosciuto perfettamente il regista del proprio destino: se stessa!! 

(Lo specchio mostrava l’immagine della bimba come lei stessa voleva che fosse.
Se provate a stare tra i leoni, prima o poi vi verrà spontaneo ruggire.)
 

venerdì 27 ottobre 2023

Dove si trova la bellezza?

 

 

Un famoso Pensatore di nome David Hume, scrisse:
"La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva”.
 
Con il dovuto rispetto gli avrei fatto notare che la mente in sè elabora ciò che i sensi forniscono, ma l'eco del risultato risuona nell'anima, manifestandosi come sentimento. 
Quindi, io avrei modificato la sua massima, così:

La bellezza del mondo esiste nell’anima di chi lo vive”.
 
Esistono, per Hume, due tipi di filosofia, una facile e ovvia, l'altra difficile e astrusa. Quella ovvia è esortativa, precettista, consolatoria e alla fine risulta fin troppo banale, l'altra è astratta, decisamente inservibile per la vita, perché orientata all'esaltazione di dispute interminabili; e spesso scade in una forma di "malattia metafisica" o sapere astratto perché pretende di conoscere l'inconoscibile. Hume raccomanda di superare ambedue queste forme del filosofare. Appare a lui evidente, come in una forma di intuizione, la possibilità di una "nuova strada" del sapere: fondare una "scienza esatta della natura umana".  [testo tratto da wikipedia]

giovedì 26 ottobre 2023

Pensar felice

 

 
Non  so dir altro che disquisir d'Amor.
Eterno tormento per un cuor vago.

Ombre d'uomo fan leva ad un cauto esistere.
Ma per altre fonti l'anima si muove.

Or ferma or gaudente,
scioglie desideri in speranze senza misure.

Allor che di vagar il tempo chiede conto,
il ritrovar le tasche vuote lascia risuonar campane mute.

Rintocchi di rammarico 
spengono il brio al fato bendato.

Ignaro o illuso,
stringo nell’anima il pensar felice.

Unica certezza sfuggita al mondo del non essere. 
 

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