martedì 3 ottobre 2023

Una infrazione perdonata


 

 

 

 

 

Un uomo sta viaggiando in auto e nei pressi di un incrocio il semaforo passa in giallo. Lui visibilmente affrettato decide di accelerare, ma in evitabilmente passa con il rosso.

Un isolato più avanti, un macchina della Polizia blocca l’automobilista. L’auto si ferma e il poliziotto, con l’aria di chi coglie un ladro in flagranza di reato, dice:

-“Sa di essere passato con il rosso?”

-“Si, purtroppo pensavo di farcela mentre il semaforo era ancora in giallo!”

Il poliziotto, con il sorriso ironico, riprese:-“ Ora le preparo un bel verbale che le farà passare la voglia di provare la durata del giallo!”

-“Ammetto di aver sbagliato, però faccia presto a compilare il verbale, ho un paziente in sala operatoria che attende la mia opera.”

Mentre il medico esortava il poliziotto ad affrettare il cerimoniale della multa, si senti’ la chiamata a viva voce dell’infermiera che chiedeva:

-“Dottore, i parametri clinici del paziente sono preoccupanti, posso far qualcosa in attesa che lei arrivi?”

Il poliziotto capi’ la situazione e disse:

-“Dottore, risponda alla chiamata e corra subito in ospedale … noi le facciamo strada con la sirena!


lunedì 2 ottobre 2023

Stranezza della mente



La nostra mente, oltre che superficiale, approssimata, piatta, è anche incapace a misurare in assoluto.

Secondo il suo metro di giudizio, un chilo di piombo è certamente più pesante di un chilo di paglia.

Il colore bianco non riesce a distinguerlo dal nero se non sono figurativamente affiancati.
Non parliamo del grigio che, risultando  un compromesso tra i due opposti, creerebbe una grande instabilità della decisione.

Quanto più mi è vicino uno dei due contrari, tanto più cambio parere sul significato del grigio.

Allo stesso modo si può trattare la felicità con infelicità, la gioia con la tristezza, la ricchezza con la povertà, l’intelligenza con la stupidità.

Se io avessi una Ferrari e vivessi da solo sul pianeta, non sarei nè felice nè infelice.  

Non cambierebbe nulla se mi togliessero la Ferrari per darmi una bicicletta.

Se, invece,  avessi qualcuno a cui mostrare le mie cose, soltanto allora sarei felice, avendo la Ferrari e girando tra possessori di biciclette (tra i quali seminerei infelicità). 

Un altro esempio evidente si può mostrare attraverso la lettura di un articolo di giornale. Indipendentemente dal contenuto, esso sarebbe completamente insignificante se nessuno lo leggesse e contemporaneamente meritevole di mille giudizi diversi per i mille lettori che si accingessero a criticarlo.

In ultima analisi, la mente va sempre per confronto e la differenza tra 1001 e 1000 è la stessa tra 1 e 0.

Allo stesso modo si sente ricco ugualmente chi possiede un euro in più dell'altro.

Oppure, è felice chi ha meno guai rispetto ad un altro.

Forse, Eistein, con la sua relatività lo ha fatto bene intendere. 
 

giovedì 28 settembre 2023

Un Chip nella mente (BIOS)


 

 
 
 
 
 
 
 
Gli uomini inconsapevolmente operano secondo motivazioni che si riscoprono soltanto a posteriori. 

Non mi riferisco a quelle apparenti, dettate dalla sapienza, dalla logica o dalla necessità, ma a quelle dettate da un’apparente ovvietà. Ogni essere umano è diverso da un altro, perché?

Sprecar parole per motivare differenze così evidenti, è un modo per annoiarsi o filosofare.
Per rispondere al quesito, divertendoci, mi servo di un elemento d’informatica: il BIOS.

Ogni essere umano ha un BIOS magistralmente configurato e personalizzato dal Padre eterno. 

Il Bios è un circuito microprogrammato, dotato di una memoria minima necessaria a consentire al computer di partire e riconoscere le risorse di base per il suo normale funzionamento.  

Nel caso dell'essere umano, il bios è veramente qualcosa di standard impiantato nel cervello che permette la compatibilità tra anima e corpo.
Le particolarità costruttive del corpo fanno sì che esso, per svolgere alcuni compiti basilari, deve rivolgersi a un interlocutore in grado di parlare una “lingua“ standard alla componente spirtuale e razionale dell'uomo, operando in modo da nascondere i dettagli biologici, specifici del corpo della particolare persona su cui il bios è impiantato.

Questo disaccoppiamento tra il modo di agire (software) e le esigenze del corpo (hardware), crea quella diversificazione di fatto che rende unico ogni esemplare umano e offre al Creatore una maggiore libertà progettuale. 

Infatti, il progettista del carattere degli uomini, nel definirlo, non deve più preoccuparsi di quali segnali emotivi e di quali temporizzazioni sono necessarie usare nella comunicazione tra i neuroni nel cervello e il movimento delle mani, ma delaga il tutto al dispositivo standard. 

Questo interlocutore è, appunto,  il BIOS (Basic Input/Output System), un programma relativamente piccolo ma di fondamentale importanza, sempre più spesso memorizzato su chip e alloggiato sulla nostra motherboard.

Il BIOS può essere aggiornato senza dover rinascere qualora l’esperienza traumatica modifichi la sua configurazione.
Se si riuscisse a scoprire dove risiede il nostro BIOS, sfruttando la clonazione, potremmo vivere in eterno. 

In questo modo avremmo rubato un grande segreto a quel burlone del buon Dio.
 

mercoledì 27 settembre 2023

Un bene sottovalutato

 


 

Ho ancora negli occhi il suo sguardo d'amore. 

Quella gradevole sensazione di essere atteso. 

Quella gioia che discretamente si leggeva nei suoi modi, mentre aprivo la porta di casa sua. 

Non usava chiudersi dentro perché sapeva che quando non suonava il campanello e la porta si apriva … era un figlio che veniva a visitarla.

Sì, sto parlando di mia madre. Il mio gigante nel cuore.

I miei quarant’anni erano troppo pochi per avere quella consapevolezza che solo il futuro può darti.

Purtroppo ero cieco, ero abbagliato delle cose "Importanti”, dai servizi “urgenti”, dal lavoro.

Oggi, costruisco con la mente quelle immagini a tirar fuori emozioni dense di rammarico per non aver goduto di un bene così prezioso.

Mi consolo pensando di ravvivare questo sentimento a tutti coloro che hanno una mamma. 

Quel tipo di "avere" non è eterno  … e neanche scontato! 

 

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