domenica 23 luglio 2023

Uno strano sogno

 

Era il giorno del suo compleanno ed era triste, aveva pochi amici e una grande difficoltà nel comunicare. Luca vedeva il mondo cattivo, lontano dalla sua sensibilità. 

Una sera, rientrando in casa molto presto, si rifugiò nel letto per abbandonarsi alla lettura. Non riuscì a leggere molte pagine poiché il sonno lo rapì.

Sognò di un amico molto speciale.  Non usava parole, ma le sue idee gli arrivavano molto chiaramente.  Infondeva fiducia e serenità, come se fosse una persona che conoscesse da molto tempo. Forse era un Angelo, ma a Luca non importava questo, gli bastava solo il piacere di stargli vicino per continuare a osservarlo. L’angelo gli prese la mano e come se salisse su un arcobaleno, variopinto di emozioni, lo condusse in un luogo che non riusciva a descrivere. 

Si vedevano due persone che davano l’idea di giustificarsi dinnanzi a una figura immensamente dolce nei modi e nell’essere. La curiosità di Luca, gli impose di chiedere al suo Angelo, dov’era e chi erano quelle persone che parlavano.

L’Angelo, si aspettava la domanda e disse: “Luca, quelle due persone provengono dal tuo mondo e ora non possono più ritornare. In questo momento, si conciliano con l’Angelo della pace, prima di entrare in Paradiso”.

Il cuore di Luca cominciò a battere a mille e nonostante tantissima emozione, volle assistere al loro colloquio.

Il più anziano sembrava avere una settantina d’anni e appariva molto dispiaciuto per aver lasciato la terra.

Sebbene fosse lontano, si capiva benissimo che cosa dicesse.

“Ho condotto una vita impegnando tutto il mio tempo per accumulare denaro. Soltanto ora mi sono accorto di aver trascurato tantissimi altri valori. Ero convito che col denaro avrei potuto ottenere tutto. Infatti, ho avuto tante comodità, tante sottomissioni e pochissimi sorrisi sinceri. Sono stato il falso orgoglio dei miei figli, perché ora litigano per la divisione dei miei beni. Non merito di andare in Paradiso”.

L’Angelo della pace ascoltò l’uomo con tantissima commozione e concesse per l’ultima volta che alcune lacrime gli scendessero sul viso.

La seconda persona che si apprestava a parlare, era molto giovane, dimostrava di avere una trentina d’anni. 

Appariva molto dimesso per cui si aspettava di essere redarguito dall’Angelo della pace.

Impacciato e con molto dolore, iniziò a raccontare: “Non sono riuscito a fermarmi! Ero molto deluso, senza prospettive e abbandonato da tutti. Sentivo di essere l’ultimo miserabile della terra!”.

L’Angelo non aggiunse nulla, ma gli permise di mandare un messaggio al mondo da cui si era staccato: “Amici miei, nei momenti più tristi non abbattetevi per esorcizzare il dolore, ma superatelo riflettendo sul valore della vostra vita."

L’intensità emotiva prodotta dal sogno fece in modo che Luca si svegliasse improvvisamente nel cuore della notte.

Luca si rese conto che l’avere e l’apparire pesano pochissimo sul piatto della bilancia che insegue l’equilibrio con il peso del proprio valore.

 

Parlando con un extraterrestre



Ormai, è mia abitudine intrattenermi con gli alieni per capire un più di noi e dei nostri limiti. Questo mio alieno si chiama ETT (chi di solito mi legge dovrebbe conoscerlo già!). Vi riporto qualche tratto del mio colloquio.
 
ETT: Ascolta attentamente e rifletti su quanto ti sto per dire.
Gli umani si raffigurano il tempo come una sorta di filo che si srotola in uno spazio ideale e ogni evento prende posto su questa catena fantastica. 

L’implicazione che si coglie subito riguarda il concetto di sequenzialità e l’ammissione implicita che per due eventi posti su punti diversi di questo filo immaginario non possono presentarsi contemporaneamente.

Tutto questo offre all’intelletto la consapevolezza e la misura del passato, del presente e del futuro.

Il tempo così congeniato assume l’idea di uno spazio ideale in cui si suppongono allineati tutti gli eventi trascorsi, presenti e futuri e ai quali si impedisce di apparire in una sola immagine.

La perdita della contemporaneità si allinea al concetto di separazione, così caro alla vostra umanità.

I vostri aggettivi, mio, tuo, suo, loro, eccetera o i nomi e i pronomi, sono tutti artifizi mentali che decretano nella vostra mente il "distacco", la "separazione". 

Tutto lo scibile umano è sempre inquadrato a settori, a discipline, a gradi, a livelli. 

L’idea della gerarchia condiziona inevitabilmente tutta la vostra intelligenza e fa da padrona nella strutturazione del pensiero che voi chiamate "razionalità" del pensare.

Qualunque logica che non subisce l’invasione della sequenza, voi la considerate come non “scientifica” e con questo assunto rallentate lo sviluppo e inglobate tutto nel mistero o nella mistificazione.

LUIGI: Se ho capito bene, Il nostro paradigma di pensiero si fonda su un’idea sbagliata?

ETT: No! Più che sbagliata, io direi corrispondente al vostro status di esseri limitati, presi in ostaggio del tempo stesso.  

Questa semplice predisposizione mentale vi porta a ragionare sugli avvenimenti utilizzando il principio di causa ed effetto.

LUIGI: Cioè?

ETT: Ti sembrerà razionale soltanto tutto ciò che ubbidisce alla legge per cui ad una causa deve seguire un effetto!

Se ti parlassi di un effetto senza una causa o, addirittura, prima di una causa, sicuramente urterei contro la tua razionalità e, se non sapessi delle mie origini marziane, tu mi prenderesti per un pazzo.

LUIGI: Credo che tu abbia ragione!
 
...... (continua prossimamente)

sabato 22 luglio 2023

Pausa d'amore

 



 

 

 

 

Il tempo passeggia sui quei toni grigi.

L’anima non s’arrende al destino gelido.

Richiama ricordi di tenere scene d’amore tinte di emozioni.

Allor che il cuore, timido, rallenta i suoi battiti.
Non vuole rinunciare al suo momento d’estasi.
‘Sì che nella nuvola delle sensazioni,
cauto, si allona dall’indifferenza.

Lascia liberi i tremori di scuotere la pelle.

Si perde nei pensieri che gonfiano le vele del passato.

Aleggiano sentimenti semplici,
 come il bianco dei gigli.

Corrono sulle note della dolcezza,
trasportati dalla spontaneità dell’esser gentile.

Oscillano nell’aria.

Si dondolano al senso romantico.

Disegnano una nebbia d’argento.

Attendono il primo sole
per svegliarmi dal torpore 

e donarmi una indicibile gioia di vivere.

 

venerdì 21 luglio 2023

Il tempo: amico e maestro


 

 

 

 

 

Il tempo è come il vento

muove i fiori al sole,

increspa le acque degli oceani,

dondola le foglie secche in caduta,  

accarezza i visi dei disperati

scompiglia i capelli.

 

Ma è anche un grande maestro.


Consola i delusi.

Infuoca gli amanti.

Interroga il passato.

Insegna il perdono.

Prova l’amore.

Porta con sé saggezza.

Si prende gioco delle tue parole.

Ti rende romantico.

Ti pesa il valore del sentimento.

Ti suggerisce ciò per cui vale consumarlo.

Ti ricorda di vivere ogni suo attimo.

Non si vendica …… 

ma quanto prima che non t'immagini

Ti CANCELLA.

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