giovedì 2 luglio 2015

Decimo compleanno di Google Earth



Chi l'avrebbe mai detto!

Lo sguardo di Socrate al cielo è stato sostituito dallo sguardo inumano di un programma.

Sono trascorsi oltre duemila anni, ciò che è veramente cambiato sta nel come e verso che cosa si guarda.

Un tempo si alzava la testa verso il cielo per il piacere di stupirsi e pensare; oggi, per capire se pioverà o farà freddo.

Lo stupore nello stupore.

E' meraviglioso osservare una piantina, un uccello volare, la profondità di un cielo stellato. E che dire delle distese infinite del mare, la forza del vento, lo sguardo di un bambino, le emozioni di due amanti..... potrei continuare ancora.

No so se con lo stesso stupore si possa guardare Google Earth; sicuramente è stupefacente non stupirsi di come lo stupore si innesca su un prodotto della tecnologia umana.

Ecco la notizia:   

"Google Earth, la mappa virtuale della Terra creata con immagini satellitari, compie 10 anni, e per festeggiare Big G lancia Voyager, una nuova funzionalità che consente di vedere gli scatti più belli e recenti del Pianeta.

Lanciato a fine giugno del 2005, Google Earth era balzato agli onori della cronaca con l'uragano Katrina, quando i soccorritori avevano confrontato le immagini satellitari prima e dopo la catastrofe per localizzare le aree in cui intervenire.

Il programma, che già nel 2006 era stato scaricato da 2 miliardi di persone nel mondo, nel corso degli anni ha portato gli utenti a scoprire barriere coralline, a viaggiare sulla Luna e su Marte e ad esplorare lo spazio".



  

sabato 27 giugno 2015

Recensione del "Viaggio tra i bit di una email"


Le nostre case sono ormai invase da apparecchiature continuamente connesse ad internet: Smart Tv, smart phone e personal computer ma molto spesso non sappiamo come esse interagiscono. 

L'unico interesse è ''saperli utilizzare'' senza chiedersi ''perchè e come'' sia possibile collegarsi in tutto il mondo con i nostri amici e/o collaboratori.

L'autore riesce sapientemente a descrivere, anche al lettore meno esperto, il viaggio che le nostre informazioni (file, immagini e documenti) possono sviluppare sul Web servendosi di acute metafore e brillanti vignette. 

Sono notizie che si tuffano nell'oceano multimediale per poi riemergere come per magia sul nostro computer a seguito di una semplice azione che sia un clic di mouse o addirittura un tocco di schermo.

prof. Francesco Gentile
 

venerdì 26 giugno 2015

Luigi Squeo presenta il suo libro "IL MONDO ILLUSORIO" all'Hotel Miramar...






A due anni dalla pubblicazione del libro .....

Utile o inutile?

 
 
La mente umana non riesce proprio a distaccarsi dall’idea dell’utile. 
Tutto ciò che esiste o tutto ciò che si rivela attraverso fenomeni, deve avere un utile. 
Cerchiamo spiegazioni e formuliamo teorie create con l’alibi di cercare verità e invece queste ripiegano sulla loro utilità per l’uomo. 
L’idea che senza un utile una realtà non possa avere una funzione nel mondo del sapere, sembra costituire un assioma. 
L’impronta mentale la rileviamo in ogni atto della nostra vita. 
Siamo stati abituati a sentire: “Si mangia per vivere”, “ si lavora per guadagnare”, ”si studia per sapere sempre di più”, eccetera.  
Quando si fa qualcosa e manca l’utilità riconosciuta, lo sforzo perde valore e il pensiero comune tende a dar significato di “hobby”, “passatempo”, ”pazzia”. 
Basterebbe alzare lo sguardo al cielo per mettere in crisi il senso dell’utilità. 
Che ci fanno lì, miliardi di stelle, stupidi pianeti dimenticati nel cosmo? 
Sono utili per chi o per cosa?
Ripieghiamo la testa verso il basso e nascondiamo il problema nelle vesti della filosofia. 
Già! La filosofia è proprio una scienza riconosciuta pubblicamente come inutile. 

Non è ancora riuscita a fornirci la spiegazione assoluta su tutti i nostri dubbi. 
Non è buona nemmeno per darci un lavoro!
Si narra che Socrate, filosofo greco, rimanesse per giornate intere a pensare. 
Quali vantaggi ricavava dalle sue sublimi teorie? 
Egli ha ricevuto solo danni, giacché i suoi concittadini l’hanno condannato a morte. 
Pensate anche a Nietzsche, ha scavato nella sua mente cercando l’utilità delle sue teorie fino a essere dichiarato pazzo. 
Quanta gente ha consumato la propria vita nel tirare la coda all’utile e alla fine si è resa conto di averla ancora tra le mani.

L’utile è un dare meno un avere il cui risultato è l’incremento del dare per effetto negativo dell’avere il quale s’incrementa spontaneamente all’aumentare del dare. 

Strana legge matematica, vero?
Dichiarabile senza senso, fantasiosa o meglio, inutile.
Questa legge funziona nell’ambito dell’amore che, come sapete non è scienza, non è filosofia, non è misticismo.
Sappiamo soltanto ciò che non è!
Sappiamo che per molti è inutile. 

Eppure, ci prende.       

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