Ma la decisione non è definitiva.
La Croazia vive di turismo, in buona parte proprio turisti italiani (oltre 1 milione!), attirati da spiagge e mari incontaminati.
Firma subito e condividi con tutti e non appena arriveremo a 100mila firme faremo arrivare la protesta italiana ovunque su giornali e tv croati per far capire al Governo che andare avanti con le trivellazioni significa mettere a rischio l'economia del Paese:
https://secure.avaaz.org/it/italy_stop_croatia_oil_drilling_loc/?bglFhdb&v=51945
Stiamo già mobilitando tutto e tutti dalla pesca, alla protezione della fauna, dell'ambiente, al rischio geologico, fino ai residui bellici che rendono le trivellazioni pericolose: avremo un dossier inattaccabile, che ha già convinto il governo italiano a sospendere molte trivellazioni proprio nell'Adriatico.
Ma sappiamo che bastano due cifre per convincere definitivamente il governo croato: i circa 100 milioni di investimenti in media all'anno promessi dalle multinazionali del petrolio contro i circa 7 miliardi all'anno che derivano dal turismo. Basterebbe perdere per colpa di questo progetto 100mila dei 12milioni di turisti annuali, e tutta l'operazione sarebbe un fallimento per l'economia croata.
Grazie alla mobilitazione di centinaia di migliaia di possibili turisti tedeschi abbiamo appena contribuito a fermare simili trivellazioni vicino ad Ibiza. E la Croazia non può fare a meno del turismo, che è oltre il 20% del suo PIL: sarà semplicemente terrorizzata di perdere anche la più piccola percentuale di turisti italiani. Firma subito e condividi con tutti:
https://secure.avaaz.org/it/italy_stop_croatia_oil_drilling_loc/?bglFhdb&v=51945
La comunità di Avaaz è già stata cruciale nel 2014 per salvare pezzi bellissimi del nostro ambiente: dal Parco Naturale del Sirente-Velino in Abruzzo, alle cime più alte delle Apuane, fino alla mobilitazione per il Clima che anche in Italia ha coinvolto decine di città e decine di migliaia di persone. E ora sta a noi lottare per l'Adriatico e forse l'intero Mediterraneo.
Con speranza e determinazione,
Luca, Francesco, Juliane, Luis, Sam, Christoph e tutto il team di Avaaz
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre. (Gandhi)
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mercoledì 4 febbraio 2015
La follia nell’Adriatico
10 mesi per salvare il Pianeta
Alcuni mesi fa, uno scienziato è tornato nell'Oceano Artico per studiare la fuoriuscita di bolle di metano. Le aveva già osservate tempo prima, a centinaia, un metro l'una, uscire dal mare e rilasciare un gas 50 volte più inquinante della CO2. Ma al suo ritorno è rimasto pietrificato: erano cresciute, erano di UN CHILOMETRO l'una. Centinaia di enormi colonne di gas.
Gli scienziati ci hanno avvisato da tempo, esistono "punti di non ritorno" causati dal surriscaldamento terrestre che fanno impazzire il Pianeta. Un altro esempio: più si sciolgono i ghiacci che riflettono il calore nello spazio, più la temperatura dell'oceano aumenta, facendo sciogliere ancora più ghiaccio in una spirale inarrestabile. Ma nel 2014 tutti gli indicatori climatici sono stati "anomali". Ed è stato l'anno più caldo mai registrato nella storia.
Ma POSSIAMO fermare questa crisi agendo subito e mobilitando l'intero Pianeta. Possiamo trasformare questo scenario da incubo nel migliore futuro possibile: pulito, verde, e in equilibrio con il Pianeta.
Mancano solo 10 mesi al Vertice di Parigi, dove si deciderà il destino di questa enorme battaglia contro il cambiamento climatico. 10 mesi per convincere i leader mondiali a sostenere il nostro piano e fargli mantenere le promesse. Siamo noi contro le multinazionali del petrolio e chi dice che niente può cambiare.
Possiamo farcela, ma nel 2015 abbiamo bisogno del sostegno di tutti: bastano anche solo pochi euro, e addebiteremo le donazioni solo quando raggiungeremo il nostro obiettivo. Dobbiamo vincere, per il Pianeta che tutti noi sogniamo.
Pensare che tanto non si possa fare niente è inutile certo, ma soprattutto sbagliato. È tardissimo, ma possiamo ancora fermare questa catastrofe se iniziamo subito a convertire le nostre economie da petrolio e carbone a fonti di energia alternative. Un obiettivo che spingerà il mondo a collaborare come mai prima d'ora per difendere l'unico Pianeta che abbiamo. In fondo, Avaaz è nata per costruire questo futuro.
Questa sfida richiederà passione, speranza e tutto il nostro ingegno. E abbiamo un piano:
All'ultima conferenza sul clima, a Copenaghen nel 2009, abbiamo svolto un ruolo fondamentale nelle elezioni "verdi" in Germania e Giappone, nel cambiamento delle politiche in Brasile e nell'ottenere dai paesi ricchi la promessa di 100 miliardi di dollari all'anno di sostegno ai paesi in via di sviluppo per contrastare il cambiamento climatico. Nel 2009 eravamo solo 3 milioni e dopo Copenaghen capimmo che dovevamo essere molti di più per affrontare la sfida del cambiamento climatico. Ora siamo 41 milioni, in continua crescita.
- Non ci fermiamo: la Marcia Globale per il Clima voluta e spinta dalla nostra comunità ha stravolto il dibattito politico. Abbiamo già visto risultati concreti in alcune politiche nazionali. Ma le compagnie petrolifere stanno preparando la loro contromossa, e dobbiamo essere pronti.
- Il Presidente francese in prima linea: il presidente francese François Hollande presiederà il vertice, una posizione importantissima. Serve che si batta per un risultato importante. Ha già incontrato il nostro team e si è offerto di dare all'accordo di Parigi il nome di una giovane avaaziana! Dobbiamo assicurarci che non si tiri indietro quando le cose entreranno nel vivo.
- Un salto di qualità: la portata di questa crisi è tale che dobbiamo andare oltre una normale campagna, con azioni importanti, dirette e non violente che colpiscano l'immaginazione: dobbiamo far capire che questa cosa è urgente, e spingere le persone ad agire. La Marcia è stata solo il primo passo.
- Basta disinformazione; miliardari come i fratelli Koch e le loro compagnie petrolifere sono la maggiore industria di menzogne sul tema del cambiamento climatico. Finanziano scienza spazzatura per confonderci e spendono milioni in campagne di comunicazione ingannevole, mentre comprano politici. Vogliamo investire nel giornalismo investigativo per smascherare la loro disinformazione.
- Obiettivi chiari e precisi: persino di fronte a una catastrofe di proporzioni planetarie, 195 governi in una stanza possono rivelarsi semplicemente incompetenti. Dovremo far emergere i punti chiave dell'accordo dal rumore di fondo del dibattito politico, e focalizzare i media e i leader su di essi. Il nostro obiettivo principale è un impegno chiaro a un mondo senza più emissioni di CO2, alimentato al 100% da energie pulite. Questo sarà il punto di svolta che indirizzerà gli investimenti privati in massa sulle energie rinnovabili.
Il cambiamento climatico è il problema globale "definitivo", e richiede la cooperazione di tutti i governi del mondo. Con milioni di membri uniti da uno stesso ideale e provenienti da tutti i paesi del mondo, Avaaz potrebbe diventare lo strumento definitivo per quell'azione collettiva. È la nostra occasione per costruire un mondo come quello che vorremmo per i nostri figli. Diamoci da fare.
Con speranza e riconoscenza per questa straordinaria comunità,
Ricken e tutto il team di Avaaz
martedì 3 febbraio 2015
Come vorrei che fosse il prof.
Come vorrei che fosse il mio prof?
Vorrei che il mio Prof fosse una persona felice, che
avesse una bella famiglia, che entrasse in aula con il magico sorriso di chi ha
la voglia e il piacere di passare almeno un’ora con ragazzi come me che vogliono
tanto e immediatamente, dalla vita.
Vorrei che il mio Prof mi guardasse da vicino, che
conosca le mie paure, che mi aiuti a liberare da quegli intrighi mentali che mi
paralizzano.
Vorrei che il mio Prof quando parla mi catturasse, mi
trascinasse con la sua foga e la sua generosità, prima nella sua mente e poi
nel suo cuore.
Sarei sicuro di non dimenticare i suoi aiuti, sarei
sicuro di poter imparare senza sforzo, sarei sicuro di scrivere i suoi appunti
sul marmo e con lo scalpello delle emozioni.
Vorrei sentirmi risucchiato dal vuoto d’aria del treno
in corsa, quando sento affievolito il suono della campanella.
Vorrei sentirmi telecomandato dal magnetismo sprigionato
dal suo fascino. Perché il mio Prof crede nei valori umani, nel rispetto della
persona, crede in me, sempre e comunque.
Il mio Prof sa quando non studio e fa finta di non
saperlo perché è sicuro che io recuperi.
Al mio Prof non gli interessa apparire, si comporta
nel modo più naturale possibile.
Si! Il mio Prof ha anche i difetti che mi fanno
ridere, perché non riesce a nasconderli. Per certi versi il mio Prof mi
assomiglia.
Quando torno a casa, arrivo affamato e contento.
Ho tantissimo da raccontare.
Abbraccio mio padre e nascostamente penso:
“Il mio grande meraviglioso papà è come il mio Prof!”.
Alla mia mamma non sfugge la mia felicità.
Tratto dal libro "Il mondo meraviglioso dell'anima" - 2011 - by Luigi Squeo
mercoledì 28 gennaio 2015
Il potere del sorriso
I migliori uomini sono
quelli che considerano la donna come regina della propria vita;
si riferiscono
a lei come una compagna; si confrontano e si
migliorano con il trascorrere del tempo; sprigionano quell’allegria
che ti stampa il sorriso sulle labbra.
A tal proposito, hai fatto
caso che gli unici ad avere il sorriso disegnato sul viso sono i clown?
Io credo di poter dare una
spiegazione.
Capita a tutti di essere
allegri e di sorridere, ma che si possa continuare a sorridere per molto tempo,
è difficile.
Il disegno delle labbra
allungate fissato dal colore, rende meno faticoso il lavoro del clown che per
breve istanti, o quando non è osservato, o anche quando parla, può tranquillamente
mostrare il sorriso finto e non dar pausa all’allegria che diffonde.
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