lunedì 11 marzo 2013

Collegarsi e condividere



Troppo simpatica questa notizia, da inserila nel blog.



Passeggiando per la città, può capitare di veder spuntare da un muro una porta usb.
 
Sei fortunato se la vedi, ancora più fortunato se hai con te un computer che, una volta collegato, avrà accesso a una vastissima memoria di video, musica e immagini da scaricare gratuitamente.
 
Si chiama “Dead Drops” ed è un innovativo progetto di file sharing ideato dall’artista tedesco Aram Bartholl che ha disseminato e cementificato nei muri di New York una serie di memorie flash accessibili attraverso porte usb che fanno capolino tra i mattoni.
 
Conoscendo la loro dislocazione, chiunque può collegarsi e scaricare files.
 
Il progetto non è fine a se stesso perchè Aram ha pubblicato infatti un “how to“, istruzioni e video, per sollecitare chiunque a inserire nei muri della città le proprie memorie e condividerle.

Un bacio

 
 
 
Sfidar lo sguardo per navigar tempeste, innalza il cor.
Perenne naufrago, nella perduta isola m’areno.

Al cavalcar dei giorni scruto orizzonti.
Novelle speranze fissano occhi in direzioni lontane.

Tuoni e saette annunciano amor 
e ancor prossimo, 
d’un tratto un bacio m’allieta.

Dolce elisir di dolor svanito.
Eterno timbro di gaio ricordo.
Bolla trasparente di ameni sorrisi.

Vagar nel mondo, messaggero di gaudio mi vesto.

Parole al vento son vettori.
Emozioni gentili son colori al viso.
Collinette audaci sotto drizzi peli, si chiaman brividi.

Che il bacio tuo d’amor stordisce.

Fumare, rilassa

 
(Brano tratto da "Il mondo meraviglioso dell'anima", edito Zedda.) 
 
Si racconta che un illustre suddito della regina Elisabetta I di Inghilterra, sir Walter Raleigh, introdusse il tabacco e l’arte di fumarlo in Europa.

Un giorno, mentre godeva del suo ritrovato, sprofondato in una poltrona, emise tramite naso e bocca una lunga colonna di fumo.

La sua inserviente, passandogli accanto, rimase terrorizzata dalla scena.

Immediatamente corse in cucina e riempita una tinozza d’acqua, la svuotò addosso al suo padrone. 

Tutta l’azione era sonorizzata da urla che diffondevano la traumatica notizia: “Il padrone si sta bruciando!”.
Questa fu la prima donna che non capì subito gli effetti benefici della futura sigaretta.

Il fumo di tabacco contiene nicotina ed è uno stimolatore che migliora la memoria, l'umore e la velocità dei riflessi.

Peccato, però, che:
·     Genera una forte dipendenza chimica, fisica e psicologica;
·         I suoi effetti benefici sono temporanei;
·         Stimola l’ansia;
·         Disturba il sonno;
·         Disturba il metabolismo;
·         Favorisce le malattie cardiovascolari;
·         Distrugge i polmoni;
·         Uccide lentamente con un caldo, rilassante abbraccio mozzafiato.

Ci sono persone amabili che fumano e per queste, un forte dissidio interiore ci strazia, nella stretta tra due intenzioni contrapposte: la violenza nello strappare la maledetta sigaretta dalla bocca e la tenerezza, il rispetto delle sue debolezze.

Per chi non ha mai fumato, è facile imporre la sua saggezza al fumatore succube di se stesso.

Chi non ha mai fumato non si spiega il meccanismo mentale che scatta quando il fumatore apre il pacchetto per estrarre la sua subdola sigaretta e legge a caratteri cubitali: “ IL FUMO UCCIDE”.

Se notate attentamente lo svolgersi dell’azione in quegli istanti, scoprirete una specie ipnosi che avvolge il fumatore. 

Egli non vuole capire il significato della frase riportata, perché se lo facesse, rinnegherebbe se stesso.

Il fumatore è come una barca senza remi in mare aperto, quando la calma governa, vede l’intero arco dell’orizzonte in piena solitudine e si rende conto a quali pericoli si espone se dovesse improvvisamente scatenarsi una tempesta. 

Nessuno potrebbe aiutarlo, non ci sono bitte cui legare la propria barca e non ci sono porti nelle vicinanze dove ripararsi.

Spera che un giorno, non sapendo né come né quando, la sua barca si areni su una spiaggia che la bassa marea farà emergere.

Spera che in quegli istanti le sue forze saranno sufficienti per trascinarsi il più lontano possibile dall’acqua rifluente, pronta a risucchiarlo.

domenica 10 marzo 2013

La Politica, oggi.



Foto: Jlenia Mugnaini
Sono passati oltre 2000 anni e gli insegnamenti semplici e ricchi di stimoli alla vita psicologica dell’uomo, non sono serviti per innescare un processo di maturazione che avrebbe dovuto erigere l’essenza umana a livelli impensabili rispetto a quelli attuali.

Socrate, filosofo dell’antica Grecia, non fondò mai una scuola, ma tenne il suo insegnamento nei luoghi pubblici, come una sorta di predicatore laico, educatore delle coscienze, attraverso un metodo dialettico, si portava ad un esame dell’anima o di coscienza e rendersi conto in seconda analisi della propria vita, ossia un esame morale

Egli è stato un precorritore della politica per l’uomo e al servizio dell’uomo.

La scoperta dell’essenza dell’uomo come Psichè, tendeva in maniera perfettamente consapevole a spogliare l’anima dall’illusione del sapere e in questo modo a curarla, così da renderla idonea ad accogliere la verità. 

L’Anima (la natura stessa dell’uomo) ci ordina di conoscere chi ci ammonisce: “conosci te stesso”.

Socrate, con il suo insegnamento, ci invita a sottoporre al dominio della ragione la vita umana e i suoi valori.  

 Soltanto in questo modo, ogni azione assume una direzione inequivocabile e cioè il bene di ognuno di noi, inteso come elemento di un’organizzazione composita detta “Società”.

Post più letti nell'ultimo anno