(continua dall'art. precedente)
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Spostarsi in 45 e utilizzando la metropolitana, non è il modo tranquillo di condurre una visita nelle grandi città.
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Spostarsi in 45 e utilizzando la metropolitana, non è il modo tranquillo di condurre una visita nelle grandi città.
Praga
dispone di tre linee metropolitane che coprono l’area abitativa, ognuna di
queste, identificate da colori diversi, hanno punti d’accesso sotterranei a più
livelli.
I
ragazzi erano diventati pratici nell’individuare colori e direzioni, anzi,
sembravano divertirsi un mondo nei saliscendi di quelle ripide scale mobili.
Lo
stazionamento sulle scale mobili, in una virtuale linea obliqua, era lo spunto
per commentare le posture e le facce dei viaggiatori in direzione opposta.
La
certezza di parlare una lingua sconosciuta, consentiva ai ragazzi più vivaci di
osare pericolosi sfottò verbali ai quali i poveri residenti rispondevano con
disorientati sorrisi.
In
quei tre giorni di turbinio metropolitano, si sono provati anche canti corali
che, come onde lunghe in un mare calmo, diffondevano lo spirito italiano.
Questo
era il clima di allegria che l’intera comitiva portava in giro.
ETT:
Non ti dispiaceva, vero?
LUIGI:
La fatica delle lunghe passeggiate si dimentica al piacere di vivere e
condividere i problemi più banali con coloro che solitamente si “vedono” come
nomi in un registro.
Nonostante
noi insegnanti, ci sforziamo di “vedere” i ragazzi nella loro psicologia, ci
scopriamo sempre in ritardo con le loro vere attitudini. La differenza d’anni,
di esperienza e di sapere, non favorisce la nostra piena consapevolezza per il
loro momento di vita.
Travolti da voler dar il meglio di noi stessi, non
curiamo abbastanza il metodo per trasmetterlo.
Per usare una metafora, siamo
come dei vinai che volendo riempire bottiglie a collo stretto, senza usare
l’imbuto adeguato e senza rispettare i tempi di travaso, finiamo per far
rovesciare gran parte del vino fuori dalle bottiglie.
A conclusione del lavoro,
poche bottiglie saranno piene, mentre qualcuna avrà soltanto pochi sorsi sul fondo.
I
ragazzi sono nel nostro mondo ma non apparteniamo al loro.
Sebbene comunichiamo
e vogliamo il loro bene, non riusciremo mai ad entrare pienamente nei loro pensieri
e interpretare la loro realtà.
I giovani sono punti proiettati nel futuro a cui
gli occhi degli adulti non possono arrivare.
ETT:
La barriera generazionale rende meravigliosa la vostra umanità. Voi umani non
vi rendete conto della magia dell’universo che realizza l’eternità attraverso
voi.
LUIGI:
Cioè?
ETT:
Il vostro mondo è fatto di materia e questa, in un'altra dimensione, è
semplicemente un modo rudimentale di esistere.
Il
decadimento, la vecchiaia, sono segni di un divenire che l’intelligenza umana
traduce in transitorietà mentre la natura attraverso la riproduzione formula l’eternità.
(continua)
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