Opera di Elena Checchi
Al segnar del passo
il tempo affretta la mente.
Il divenire, di certezze si spoglia.
Da verità nude
traspaiono piaceri e delusioni.
Inerte, per natural volontà,
l'anima attonita fissa lo sguardo oltre l'orizzonte.
Gelosa, nasconde anche al verbo,
il gentil desiderio.
Umil fregio all'umana specie,
un tacito privilegio s'accorda.
Mirar di bellezza l'allegro ruscello.
Fresco e ridente corre tra ciottoli rumorosi.
Fiori festanti ondeggiano,
a 'sì tanto brio.
Il sol caldo accende i colori,
che il disegno dell'amore sia ancor più bello.