Amicizia tra alunni e prof bandita su Facebook dalla preside del liceo Mamiano, Tiziana Sallusti, che spiega al Messaggero:
“«Non ho fatto circolari – spiega la dirigente – ma credo che sia inopportuno per un professore essere “amico” su Facebook di uno studente. Bisogna rispettare i canali di comunicazione tradizionali, che sono sempre andati benissimo. È anche una forma di rispetto per i ragazzi, per il loro mondo, che non deve essere invaso dagli adulti, professori compresi»”.
In base a questo "consiglio", mi ritrovo ad essere inadempiente e forse anche invasore del mondo dei ragazzi.
Capisco la preoccupazione di questo dirigente, allora lasciamo i ragazzi nel loro mondo e idealizziamo un comportamento nei loro confronti assecondando le paure o le ombre degli adulti.
I ragazzi continueranno a sentirci lontani e a bisbigliare la parola "vecchio", non per l'età ma per le idee che sventoliamo.
L'amore è una parola estranea alla vita didattica, forse entra in punta di piedi nelle ore di religione o negli appassionati dibattiti tematici delle assemblee di classe.
L'amore, la passione, il contatto umano sono qualità "ufo" e il dirigente in questione, giustamente protegge i suoi allievi.