mercoledì 29 agosto 2012

Infanzia

  
 
 
Antico silenzio occupa la mia mente.

Lontani ricorsi affiorano.

Flutti di emozioni dal gusto dimenticato, 
invadono il mio spirito.

Grigie figure plasmano le scene di un film muto.

Attonito, distante dalle immagini che altri vedono, rimango.

Mi affaccio alla finestra dell’anima.

Vedo nebbia sul mio apparire.

Impalpabili occhi continuano a dirmi bambino .

Chino la testa al progetto divino,
prono a far di me mistero.

Riverso nel pensar profondo,
occupo il tempo a indovinar il divenire.

Tento inutilmente di staccarmi da un corpo
 che sa solo invecchiare.

Tenacemente,
 stringo al cuore l’infanzia eterna.

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