Torno nel passato a riscoprir sapori dimenticati.
Vibra l’anima al profumo del latte spento tra i secchi pezzi di pane.
Cuore di un bambino appeso all’amore di una mamma che del latte ne fa tesoro.
Non ci sono biscotti dorati, barrette di cereali, yogurt ai mirtilli, frutta fresca, cioccolato, e altra bontà del palato.
Soltanto una tazza con un grande cucchiaio!
Umile, accanto alla brocca, attende il bicchiere d’acqua che per nobiltà prende il nome di “naturale”, soltanto per richiamare il rubinetto di casa come fonte sorgiva di tanta freschezza e sincero sapore.
Sono cresciuto con quella tazzona!
Credo che non conteneva solo latte e pane.
Nascosto nel tempo della colazione,
si celava lo spirito del tempo antico,
fatto di cose semplici e di sguardi d’amore.
Quello spirito,
che ancor oggi mi solletica il palato
e bagna di emozioni il mio cuore.
Sì!
mi apre a ventaglio l’intera vita.
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