L’idea
che il destino sembra accanirsi contro alcuni sfortunati non può che
essere frutto di una reazione al dolore in quanto esso è impersonale,
agisce in relazione alle nostre azioni e al clima emotivo che creiamo
intorno a noi.
Il
destino è la somma delle decisioni prese nel passato. Esso è assunto
come responsabile dello stato attuale. Tale stato, condizionato dalla
consapevolezza dei risultati raggiunti, diventa guida per scelte
ulteriori nella continuità delle sensazioni in essere.
Il
destino, in seguito a decisioni assunte, si arricchisce di nuovi
elementi e prospetta scelte più variegate, accrescendo, così,
l’incertezza.
L’ampio
ventaglio delle scelte in incremento riduce la possibilità di cogliere
riferimenti dal passato (esperienza) e favorisce decisioni condizionate
dallo stato emotivo in cui si vive.
Riproponendo
tale concetto con un esempio figurato, il destino è assimilabile alla
forza che spinge nuvole e provoca bufere giustificate da un quadro
meteorologico che si forma intorno al pianeta.
Giochi
di alta e bassa pressione, condizionate dalla geografia della terra e
dalle leggi dell'astronomia, localizzano aree della terra dove il cielo è
sereno e altre zone dove invece il maltempo infierisce.
In
relazione al quadro meteorologico complessivo, non è razionale
affermare che il maltempo abbia la volontà di insistere nei luoghi già
flagellati da molto tempo, se le condizioni per le quali il maltempo si
forma, permangono.
Le correnti sono riconducibili alle emozioni. Esse in negativo rappresentano le basse pressioni mentre in positivo, le alte.
I
sentimenti negativi, similmente alla bassa pressione che richiama
nuvole, buio, pioggia, tuoni e lampi, allo stesso modo essi si
conciliano con la tristezza, il rancore, l'odio, la gelosia e ogni sorta
di malanimo.
È
necessario attendere l’azione di una causa esterna affinché il quadro
emotivo cambi e i sentimenti positivi entrino in azione per mutare lo
stato emotivo generale.
Il sopraggiungere dell’alta pressione porta con sé l’ottimismo, l'allegria e una rinnovata fiducia nel futuro.
In fondo ad ogni teoria, riscopriamo quasi sempre l’uomo come artefice della trama con cui tesse la propria esistenza.