lunedì 25 giugno 2012

IBRAIN


       Stephen Hawkings 

Stephen Hawkings è uno scienziato britannico che soffre di atrofia muscolare progressiva e ha perso l'uso della parola 30 anni fa, attualmente utilizza un computer per comunicare, ma con il passare dei mesi sta perdendo la capacità di usare le dita delle mani. 

Si vuole trovare un sistema per bypassare il suo corpo.

Un professore universitario, Philip Low, ha inventato un dispositivo in grado di catturare il quadro informativo dal cervello associato ai pensieri, in modo che, attraverso un sistema di decodifica, si possano ricostruire gli stessi pensieri e scriverli sul monitor di un computer. 

Si tratterebbe di una specie di scanner che fotografa i movimenti frequenziali innescati dai pensieri del soggetto e riproposti dopo un’accurata decodifica come sequenze di parole su uno schermo.   

Ci troveremmo davanti ad una sensazionale scoperta; si compierebbe un primo passo per leggere la mente di un uomo.

La simulazione è stata condotta grazie alla collaborazione di Stephen Hawkings, il quale dopo aver imparato a creare sentieri di impulsi nel cervello, immaginando il movimento delle sue mani e delle labbra, ha fatto rilevare un campo di frequenze immediatamente catturato dall’IBRAIN e reso disponibile per la successiva decodifica e ricostruzione del messaggio generatore del campo.

L’orizzonte che si apre alla scienza è estremamente eccitante.

Si sta costruendo una tecnologia che consentirà all'umanità di avere accesso per la prima volta ai meccanismi del cervello umano. 

Si sta cercando di capire l’intelligenza di basso livello del corpo, quella matematica del cervello a cui si è spesso fatto riferimento.

In prospettiva, si sta delineando ciò che potrebbe aprire la strada per scoprire nuovi strumenti, utili a curare i disturbi del sonno, la depressione e forse anche l'autismo.

Stiamo rompendo i confini del livello “Uomo”.

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