Valeria, una ragazza di città introversa e timida, concentrata sullo studio. Per Valeria, l'amore non era nei suoi piani. Eppure il destino, la tenacia e una cerchia di amici avevano altri piani per lei. Il mondo universitario di Valeria ruotava attorno ad Anna, la sua migliore amica giocosa e schietta; Rosa, silenziosa e riflessiva come lei; e Carlo, il suo confidente protettivo le cui battute spesso mascheravano sentimenti più profondi.
Andrea, il suo amico più grande,
era costante, attento e completamente ignaro di quanto avesse già catturato
l'attenzione di Valeria.
Poi c'era Aldo, carismatico e
civettuolo, le cui buffonate giocose suscitavano sentimenti che lui a malapena
capiva.
Arrivò un evento universitario. L'auditorium
dell'università pulsava di energia. Valeria aveva accettato con riluttanza di
partecipare all'evento universitario, trascinata da Anna e Carlo. Musica, luci,
risate, tanti concorsi e premi. Era travolgente, ma seguì le sue amiche,
nascondendosi dietro il nervosismo.
Quando fu annunciato il Premio per
il Miglior Sorriso, fu il nome di Valeria a emergere tra le chiacchiere. Lei si
bloccò a metà respiro mentre la sala esplodeva, con applausi che si gonfiavano,
mani che battevano, sedie che strisciavano mentre la gente si alzava ad
applaudire.
Ma tutto quel rumore si dissolse
nel momento in cui i suoi occhi incontrarono Andrea. Non stava semplicemente
applaudendo educatamente come tutti gli altri. Aveva la macchina fotografica
alzata, ferma e decisa, catturando l'esatto momento in cui il suo shock le
balenò sul viso. La sua attenzione non vacillò; il suo sguardo era quasi troppo
intimo per una stanza così affollata.
Qualcosa dentro di lei si
irrigidì. Il suo respiro si fece affannoso. Il suo battito cardiaco si fermò. Per
un attimo, sospeso, la festa intorno a lei si offuscò, come se l'intero evento
si fosse ridotto allo spazio tra il suo obiettivo e il suo sorriso tremante.
Rosa, in piedi in silenzio lì
vicino, osservava Andrea. La sua ammirazione per lui rimaneva inespressa,
nascosta agli angoli dei suoi occhi attenti. Carlo, sorridendo al rossore di Valeria,
provò una fitta di desiderio. L'aveva sempre protetta, e ora temeva che
l'attenzione che riceveva potesse condurla altrove.
Nei giorni seguenti, Valeria si
ritrovò a volte a gravitare verso Andrea, a volte a ritirarsi da lui, senza
capirne il motivo. Negli angoli delle biblioteche, nei corridoi silenziosi, nei
gruppi di studio o alle feste di compleanno, faceva "domande" solo per
sentire la sua voce, ascoltare le sue spiegazioni o stare con lui. E in altre
occasioni, lo ignorava completamente, come se fosse invisibile. Le piaceva la
sua compagnia, ma non ne capiva il motivo, e questo era uno dei motivi
principali per cui voleva evitarlo.
Le prese in giro giocose di Aldo
continuavano incessanti, rivolte sia a Valeria che ad Anna. Valeria non
prendeva mai sul serio Aldo e lo tollerava solo per via di Anna. Tentò molte
volte di impedire ad Anna di stare con Aldo. Ma niente funzionò per lei. Aldo
spinse Valeria a unirsi ai circoli di studio e sussurrò qualche battuta ad Anna.
Valeria si sentì agitata ma curiosa; Anna rise ma in segreto si sentì
addolorata.
Rosa osservava in silenzio, senza
mai entrare nella mischia, mentre Carlo rimaneva vicino a Valeria, protettivo e
vigile, consapevole del fascino di Aldo e della silenziosa pazienza di Andrea.
Un pomeriggio piovoso, il gruppo
si riunì sotto una tettoia semidiroccata dopo le lezioni. Andrea rimase a pochi
passi di distanza, osservando in silenzio le sottili reazioni di Valeria, in
attesa del momento giusto per entrare in sintonia.
Il caos giocoso finalmente terminò quando tutti corsero avanti a prendere qualcosa da mangiare. Valeria e Andrea rimasero soli.
"Valeria," iniziò Andrea dolcemente, "non sono qui per distrarti. Mi... importa solo."
Valeria sentì un calore che la fece esitare, poi si sporse leggermente in avanti. "Lo so... Ma non credo che funzionerà", sussurrò, una confessione semplice ma carica di significato e confusione.
Nel frattempo, Carlo osservava da
lontano, con il cuore stretto. Gli era sempre piaciuta Valeria, ma si rese
conto che lei era attratta da Andrea. Anna, con il cuore che batteva forte,
notò le occhiate casuali di Aldo a Valeria, suscitando un misto di confusione e
gelosia. E Rosa, silenziosa come sempre, osservava semplicemente Andrea e Valeria,
con emozioni stratificate ma inespresse.
Le dinamiche rendevano ogni
incontro un delicato equilibrio: risate mescolate a tensione, amicizia
intrecciata a sentimenti inespressi, amore che sbocciava nel silenzio.
Una settimana dopo, durante una
sessione di studio pomeridiana in biblioteca, Valeria finalmente si concesse di
soffermarsi vicino a Andrea. La loro discussione sugli orari delle lezioni e
sugli insegnanti fluì senza sforzo. Lui la guardò dall'altra parte del tavolo e
disse, dolcemente: "Voglio saperne
di più su di te".
Il cuore di Valeria batteva all'impazzata. Voleva negarlo, ma la verità era innegabile. "E tu sei un mistero per me", ammise.
Fuori, Carlo chiuse
silenziosamente il suo portatile, fingendo di controllare i messaggi, mentre Anna
si allontanava per prendere dell'acqua, fingendo indifferenza. Aldo era
distratto da un altro progetto nell'angolo, ignaro della sottile tempesta di
sentimenti che lo circondava.
La loro storia non è esplosa da un
giorno all'altro. È cresciuta attraverso piccoli gesti, come bigliettini ed
email condivisi, tranquille sessioni di studio, passeggiate sotto gli alberi
del campus e incontri discreti. La timidezza di Valeria ha lentamente lasciato
il posto alla fiducia; la presenza costante di Andrea è diventata la sua
ancora.
Nel frattempo, le amicizie sono
durate: la lealtà di Carlo, l'amore segreto di Anna, la silenziosa ammirazione
di Rosa, l'energia giocosa di Aldo, creando una delicata rete emotiva che ha
incorniciato le loro vite nel campus.
Alcune storie d'amore sono forti e
veloci. Altre, come quelle di Valeria e Andrea, si sviluppano in silenzio e
sono persistenti, pazienti e, in definitiva, indimenticabili.


