lunedì 19 febbraio 2024

Quando piange un bambino


C’è un posto speciale nel cuore di ognuno di noi, un luogo che sai di averlo soltanto se credi alle favole.

Lì c’è l’amore dei bambini; si raccolgono i loro sorrisi, brilla il loro stupore per la vita; regna l’ingenuità dell’essere.

L’incanto dello sguardo di un bambino chiede un mondo libero dalla cattiveria dove poter crescere insieme a tanti amici, condividere gioie e inseguire sogni.

Un bambino non può guardarti a lungo negli occhi … è troppo occupato a imparare, troppo preso a scoprire la meraviglia della vita.

Quando un bambino piange, egli teme che tu non possa mantenere la promessa ricevuta con la sua nascita e cioè essere accolto in un mondo d'amore.

Il suo pianto è rivolto a chi porterà per sempre nel suo cuore.

Per il bambino piangere è un rito ed é l'unico mezzo a loro disposizione per poter comunicare bisogni e sensazioni a mamma e papà. 

In risposta al pianto, vogliono attenzioni e fiumi di tenerezze.


giovedì 15 febbraio 2024

È più importante leggere o scrivere?


Leggere e Scrivere erano due fratelli. 

Litigavano spesso per stabilire chi fosse più importante per la mamma Sapere.

Un giorno i due fratelli decisero di abbandonare a turno la casa materna per verificarne gli effetti.

Partì per primo Leggere. 

Dopo un po’ di anni mamma Sapere si impoverì fino a non poter mantenere in vita se stessa e il figlio Scrivere.

Allora, Leggere fu richiamato alla casa materna.

Successivamente partì Scrivere.

Con il passar del tempo, mamma Sapere, prima si isolò dal mondo e poi fu dimenticata.

 

martedì 13 febbraio 2024

Sognai mia madre

 

Quando mia madre mi parlava, iniziava sempre la conversazione dicendo “Come sei bello, oggi!" Il mio attaccamento era discreto. Nei suoi ultimi anni, quando la sua vita cominciò visibilmente a declinare, l’affetto aumentò ... ammettendo che fosse possibile.

A 79 anni era pronta a morire e io ero pronto a lasciarla andare affinché la sua sofferenza finisse. Con lei non servivano tante parole. Un giorno le dissi: “Mamma, dopo che te ne sarai andata, voglio un segno da te che stai bene”. Rise dell'assurdità di ciò; mamma era troppo semplice per immaginarsi una vita oltre la vita. Nemmeno io ne ero sicuro, ma avevo letto molti libri sull’argomento che mi avevano convinto di poter ricevere qualche segnale “dall’altra parte”.

Ero così legato a mia madre che sentivo la sua presenza quando le difficoltà si presentavano. Nel momento che seppi della sua morte, mi si bloccò il respiro. Più tardi rimpiansi di non essere arrivato in tempo per guardarla negli occhi per l’ultima volta. Sul letto di morte la toccai … quasi a voler mantenere ancora per un po’ quel contatto affettivo poco evidente dall'esterno, ma profondamente intenso nel mio intimo.

Giorno dopo giorno speravo in un suo segno dal cielo, ma non è successo nulla. Notte dopo notte chiedevo un sogno prima di addormentarmi. Eppure passarono quattro lunghi mesi e non sentii altro che mancanza per la sua perdita.

Un giorno, mentre ero sdraiato sul letto nella mia stanza da letto al buio, un’ondata di nostalgia per mia madre mi travolse. Cominciai a chiedermi se non fossi stato troppo esigente nel chiederle un segno. Notai che la mia mente era iperattiva. Sperimentai una chiarezza insolita; mi giravano pensieri lucidi dei quali potevo razionalmente parlarne. Controllai per assicurarmi di essere sveglio e di non sognare, e vidi che ero il più lontano possibile dallo stato di sogno. Ogni pensiero che avevo era come una goccia d’acqua che disturbava uno stagno calmo, e mi meravigliavo della pace mentre il tempo passava. Poi pensai: “Forse sto ricevendo messaggi provenienti dall’altra parte?”

All’improvviso apparve il volto di mia madre: mia madre, com’era prima che il morbo di Alzheimer la privasse della sua mente, della sua umanità e di 50 chili. I suoi magnifici capelli argentati coronavano il suo dolce viso. Era così reale e così vicina che sentivo di poterla toccare. Aveva lo stesso aspetto di una dozzina di anni prima, prima che iniziasse il deperimento. Ho persino annusato il suo profumo. Lei sembrava aspettare e non parlava. Mi chiedevo come fosse possibile un fatto del genere. Mi feci coraggio e dissi: "Oh, mamma, mi dispiace tanto che tu abbia dovuto soffrire di quella terribile malattia".

Lei inclinò leggermente la testa di lato, come per riconoscere ciò che avevo detto sulla sua sofferenza. Poi sorrise - un bellissimo sorriso - e disse molto distintamente: “Tutto ciò che ricordo è l’amore”. Poi scomparve.

Cominciai a tremare nella stanza che diventata improvvisamente fredda, e sapevo nel profondo che l’amore che diamo e riceviamo è tutto ciò che conta e tutto ciò che viene ricordato. La sofferenza scompare, l’amore rimane.

giovedì 8 febbraio 2024

Anche ETT vede Sanremo


LUIGI: Ciao amico extraterrestre. Ci sei? Ho bisogno di te!

ETT: Sì che ci sono! Ancora una novità?

LUIGI: Credo proprio di sì! In questi giorni tutta l'Italia canta!

ETT: Canta? Che significa?
 
LUIGI: Non sai di Sanremo? Mi meraviglio di te! Come extraterrestre, dalle qualità sovrumane, dovresti sapere tutto!
 
ETT: Credi che le vicende dei terrestri siano così importanti per noi da tenervi in costante osservazione? Avanti, racconta ... forse si tratta uno dei soliti vizietti umani?

LUIGI: Disponiamo di un apparecchio, detto televisore, dal quale si diffondono notizie provenienti da tutto il mondo. Alcune sono imbevute di preconcetti, altre ordinate secondo una logica induttiva maligna, altre ancora, aggiunte in modo fantasioso per allettare un ipotetico buon gusto. Tutta la struttura si regge su uno strano “perbenismo” che contrasta fortemente con la realtà dell’ignaro telespettatore. 
Da questo quadro surreale, ne esce un mondo falso, ipocrita. Si può assistere a trasmissioni che parlano di omicidi, violenze e malaffare, come anche trasmissioni di giochi, balli, canti e lotterie. 
Per spostarsi tra questi umori, basta una leggera pressione esercitata su un affarino chiamato “telecomando”. Caro Ett, voglio venire da te. Voglio visitare il tuo pianeta. Voglio essere certo che esiste un mondo diverso dal mio.

ETT: Non essere pessimista! Sai bene dove rifugiarti e trovare sollievo. Non hai che da chiudere gli occhi, immergerti nel tuo cuore e salire sui brividi delle tue emozioni e … sarai con me!
 

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