mercoledì 20 giugno 2012

Dimenticare il respiro

 
 
Sublime pensiero discendi nell’anima a sfidar paure.

Inventa orizzonti trasparenti e
mordi il desiderio di vagar lontano per prati mai calpestati.

Il profumo della vita mi spinge ad anelar emozioni per ciò che potrà essere e che mai accadrà se morirò inerte,
 abbandonato anche dalla mia sensibilità.

Cuore mio, 
amico di un’infanzia ininterrotta, 
echeggia il tuo battito, 
libera i brividi che d’ increspare la pelle sono maestri,
lascia che lacrime felici anneghino le incerte ciglia 
e poi scorrano rapide tra i solchi di guance insolite, 
dove incauti avvallamenti ricordano l’età non più giovane .

Tentar vorrei di perdermi nel mare del silenzio,
così che dal mondo mi allontani.

Ritrovarmi vorrei appeso al filo del mistero,
intento a scalar per i segreti sentieri  
 e a dimenticar il respiro
 per arrivar lassù 
e non voler scendere più.

 

domenica 17 giugno 2012

Se questo è un uomo (2)


Il 12 marzo 2012, leggevo:

Siria, le prove dell'eccidio di 47 cadaveri di donne e bimbi.
È orrore in Siria per un nuovo massacro scoperto stamani a Homs, terza città del Paese, e condotto da ignoti contro alcune famiglie dei quartieri a maggioranza sunnita Karm az Zeitun e Adawi. 
I corpi mutilati di 47 tra donne e bambini di Homs sono stati mostrati da video amatoriali pubblicati su Internet da attivisti anti-regime, che accusano le milizie lealiste di aver giustiziato sommariamente i civili innocenti”.

Oggi 17 giugno 2012 leggo:

Almeno 110 civili sono stati uccisi ieri a Hula, nella provincia siriana di Homs, dalle forze fedeli al presidente Bashar al-Assad. La conferma che si sia trattato di un attacco dell'esercito è arrivata dal capo degli osservatori dell'Onu, il generale Robert Mood, che ha condannato oggi come -una brutale tragedia-, il massacro. Gli osservatori, ha detto, -hanno confermato (...) l'impiego dei cannoni dei carri armati". Sarebbero oltre 92 le persone uccise, tra cui 32 bambini al di sotto dei dieci anni, secondo un bilancio degli stessi osservatori. Il bilancio delle vittime però è ancora incerto. Il Consiglio Nazionale Siriano riferisce che la metà sono bambini”.

Ci sentiamo smarriti quando si verifica un terremoto. Le nostre anime si rivolgono quasi automaticamente verso il Creatore e la sua profetica fine del mondo. Con la mente lucida, però, dovremmo convenire che altri eventi che inferiscono con la sfera umana, dovrebbero preoccuparci allo stesso modo.
Un terremoto è difficile da prevedere e assolutamente impossibile da cancellarlo tra gli eventi possibili nella vita degli esseri umani, ma per l’uccisione di bambini o peggio, per la loro tortura, quali motivazioni possiamo inventarci per giustificare la loro presenza? 
Confido nel silenzio come alleato di un pensiero che è facile vestirlo di retorica.

martedì 12 giugno 2012

Serena

 
Una bambina, spettatrice silenziosa di un film interpretato dai suoi genitori, conduceva una vita solitaria nell’anima. 
La lunga attesa di una carezza o di una piccola attenzione alla sua persona, le aveva indotto una specie di mesta rassegnazione unita all’accettazione di una colpa difficile da comprendere alla sua tardiva intelligenza.

Le tenerezze che giungono da un cuore che ama, sono sempre accompagnate da duraturi sorrisi e sguardi incantati. 

Questa esperienza era completamente ignota alla piccola Serena, che però, aveva sperimentato come attraverso l’ubbidienza o un concedersi senza convinzione, si riusciva a conquistare sorrisi di compiacimento.
Queste apparenti gratificazioni le servivano come surrogati di quei piaceri che ella avrebbe voluto provare come riflesso di un atto d’amore ancora da sperimentare.
La strana situazione che si componeva mentre la bambina diventava donna, contribuì a definire un’architettura dell’anima illeggibile e difficile da modellare con gli eventi della vita.
Un giorno ricevette un oggetto avvolto in due strati di carta: quello della formalità e quello dello sfruttamento. 
Serena non era capace di notare i due strati di carta, apprezzò invece, l’oggetto come un dono speciale alla sua persona. 
Conservò e curò per molto tempo l’oggetto, sperando un giorno di poter comprendere il suo reale valore. 
La sua vita cominciò a cambiare.  Iniziò a combattere le prime battaglie. Si vedeva negli occhi dei suoi amici e conoscenti. 
Riusciva persino a modulare la sua voce con un sottofondo di importanza e convinzione delle proprie possibilità.
La sua forza interiore si accrebbe tenendo sempre in primo piano l’importante dono che aveva ricevuto e del quale si vantava come una delle pochissime persone a cui la fortuna aveva concesso di possederlo.
Serena stava conquistando la sua consapevolezza e l’autorità di esistere quando il destino gli impose di aprire il pacco dono per scoprire che non conteneva nulla. 
Ella capì che le avevano dato in custodia qualcosa senza valore per il mondo materiale, ma che si era rivelato così preziosa da dare un senso alla sua vita. 
Quella scatola vuota portava in sé qualcosa che nemmeno i suoi genitori erano riusciti donarle.
Serena, ora, cammina per il mondo sapendo che il valore degli oggetti non si prova toccandoli ma sentendoli con il cuore.  

domenica 10 giugno 2012

Innamorarsi


Se potessi riscoprirti,
farei di un diamante la tua prigione.

Diffonderei la tua immagine con milioni di reflessi in tutte le direzioni, 
e con l’intensità delle mie emozioni
 farei del mondo un’allegra trottola nell’universo.

Vorrei innamorarmi della vita e tener bloccata nell’anima quella forza interiore di cui anche la ragione ne fa gelosia.

Vorrei contagiare e alimentarmi del volersi bene.

Vorrei perder lacrime incontrollate di gioia.

Vorrei sentirmi perso nella confusione dei sentimenti ingenui.

Scheggia irrazionale del mio cuore 
non rischiare di essere offesa,
rallenta la tua velocità 
e chiedi consiglio alla saggezza,
 se vuoi che il mondo non abbia paura di te 
e non ti confini prima nel silenzio e poi nella pazzia. 

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