lunedì 28 aprile 2025

Un esorcista al servizio della Chiesa

Don Gabriele Amorth
 

La lotta tra il bene e il male, nella storia del pensiero è sempre stato un tema simbolico e morale. Nel caso di Don Gabriele Amorth, la suddetta lotta è stata una realtà concreta e quotidiana.

Don Gabriele Amorth nasce a Modena il 1 maggio del 1925, muore a Roma nel 2016. Egli è noto per essere stato uno dei più noti sacerdoti esorcisti della Chiesa Cattolica, appartenente alla Società San Paolo. Fin da giovane si distingue per una fede profonda. Durante la seconda guerra mondiale partecipa alla resistenza come partigiano cattolico, ritrovando in essa gli stessi valori che lo hanno introdotto alla fede.  Svolse un ruolo attivo sempre in linea con la moralità e il senso di giustizia. Questa esperienza lo segnò intimamente, tanto da avergli rafforzato il senso e il significato di bene e di male come realtà storica, filosofica e spirituale.

Dopo la guerra, si iscrive a Giurisprudenza e matura, allo stesso tempo, la vocazione sacerdotale. Vi domanderete cosa c’entra la giurisprudenza con la vocazione sacerdotale: c’entra.

La sua iscrizione a giurisprudenza non fu un parcheggio o un ripiego, ma un passaggio fondamentale che gli fornì strumenti di riflessione razionale e rigore di pensiero. Dopo la laurea, entrò nella Società San Paolo e fu ordinato sacerdote nel 1954. Solo dopo trent’anni di attività pastorale, nel 1986 acquisì il ministero dell’esorcismo per mano del cardinale Ugo Poletti.

Cosa si intende per esorcismo? L’esorcismo è un rito pratico sacro della Chiesa Cattolica che ha come scopo di scacciare il demonio o liberare una persona o una casa dalla presenza maligna, nel nome di Gesù Cristo. L’esorcismo non è superstizione o una pratica di magia. Esso è sopra ogni cosa un sacramentale, vale a dire un segno sacro istituito dalla Chiesa. La pratica dell’esorcismo richiede fede, discernimento, umiltà, e una vita spirituale molto attiva.

Don Amorth è convinto che nel mondo la presenza del demonio sia un fatto “reale”.

Cosa intende per “reale”? 

Significa affermare con forza che Satana non è semplicemente una figura mitologica o il protagonista di un film dell’orrore: è piuttosto, ad avviso di Don Amorth, una persona spirituale vera e concreta, dotata di una intelligenza, di una volontà fuori dal comune. Questo è uno dei punti cardine del suo pensiero. 

Ma chi è il demonio? Il demonio è un angelo creato inizialmente buono da Dio. Dio crea sempre cose belle e buone. Questo angelo era bello, “pieno di luce” (da cui Lucifero), splendente, intelligente e pienamente libero. Si sentiva orgoglioso. Purtroppo questo orgoglio fuori misura l’ha portato a ribellarsi a Dio (suo Padre).

Egli si ribella a Dio; non vuole servirlo ma vuole essere servito; vuole mettersi al posto di Dio e fare esattamente le cose che fa Dio. Dio più volte lo richiama all’ordine ma egli non obbedisce e lo caccia, lo allontana: anzi gli crea un habitat caldo a sua misura: l’inferno. Ora quella luce che tanto splendeva in Lucifero, ora non splende più, la luce si è spenta: da angelo luminoso è diventato ombra, tenebra, oscurità. È diventato il principe delle tenebre.

Durante gli esorcismi, Don Amorth era fermo, sereno, senza mai lasciarsi intimidire dal demonio. Egli seguiva sempre il Rituale Romano, pregando con fede e autorità in nome di Gesù Cristo. Diceva nelle sue interviste che non era lui che combatteva il demonio, ma era la potenza della preghiera, di Gesù Cristo, della Madonna e dei Santi. 

Davanti alla possessione demoniaca, non mostrava paura perché già sapeva che il demonio aveva già perduto una prima battaglia con Cristo. Spesso Don Amorth lo provocava per sbugiardarlo. Egli riceveva le persone bisognose di un esorcismo solo se questa gente era già stata visitata da uno specialista medico o psichiatra. Egli stesso valutava i disturbi se erano di origine diabolica, psicologica o di altra natura, per evitare errori.

Un aneddoto che Don Amorth raccontava era quello sui “chiodi”. Egli raccontava che durante gli esorcismi le persone possedute dal demonio sputavano chiodi: chiodi e viti arrugginite, pezzi di vetro che si materializzavano nella bocca del posseduto, senza la presenza di sangue o ferite: Secondo lui (e anche secondo altri sacerdoti esorcisti) questi oggetti non erano stati ingeriti materialmente: venivano fuori materialmente dalla bocca del posseduto senza passare dallo stomaco. 

Con tutto questo, il demonio intendeva farsi non solo presenza, ma anche potenza.  Alcuni chiodi erano accompagnati da lunghe salivazioni nere e maleodoranti.  Ovviamente queste cose non erano viste come miracoli, ma come manifestazione dell’orrore: manifestazioni, queste, che confermavano la presenza di qualcosa di sovrannaturale.

In un altro episodio, Don Amormth racconta che uscì addirittura “una catena arrugginita” dalla bocca di una ragazza, sempre senza danni fisici visibili. Egli sentenziò così:

“Quando si combatte contro il demonio, si vedono cose che nessun medico o scienziato saprebbe spiegare”.

L’esorcista raccontava che, dopo che uscivano questi oggetti strani, come chiodi, catene e pezzi di vetro, egli li raccoglieva con attenzione, spesso usando dei guanti per evitare qualsiasi contaminazione sia fisico che spirituale. Li portava in chiesa e li metteva in un luogo separato e protetto, perché riteneva che questi oggetti potessero essere contaminati dal male. Alcuni oggetti venivano bruciati altri benedetti con la preghiera. Egli diceva:

“Non sono i chiodi a spaventare, ma il peccato. È il peccato il vero veleno che il demonio usa contro di noi”.

È il peccato la via d’ingresso del demonio. Il demonio non ha potere su di noi, comuni mortali, se non gli diamo noi il permesso volontario. Lui si serve dei nostri peccati per intervenire sulle vite delle persone. Quando una persona vive nel peccato, senza mai chiedere scusa, senza mai pentirsi, o cercare di migliorarsi, il demonio ha più libertà di agire nella sua vita. 

Per Don Amorth, anche se il demonio, nelle sue manifestazioni straordinarie, si manifesta, la vera causa è la “condizione spirituale” della persona. Il peccato è il vero “veleno” che consente al demonio di prendere il controllo. Sebbene gli oggetti strani come i chiodi possano impressionare, Don Amorth ci vuole dire che il male non sta nelle cose materiali, ma nelle scelte spirituali che facciamo. Bisogna vivere in mondo Santo attraverso la preghiera, dice don Amorth.

Un altro fenomeno inspiegabile nel contesto degli esorcismi e delle possessioni demoniache, spiega don Amorth, è che la persona posseduta “conosca e parli lingue antiche sconosciute”. Questo è un fenomeno noto come “Glossolalia”. 

La persona posseduta dal demonio sembra parlare lingue antiche senza averle mai studiate. In alcuni casi, queste lingue non sono moderne, ma lingue che risalgono al latino, all’ebraico, al greco antico. Quando l’esorcista utilizza il latino sacro, che è la lingua liturgica della Chiesa, il demonio potrebbe cercare di parlare in latino seppure in maniera distorta, come per mimare la sacralità senza poterla veramente toccarla.

Don Amorth riteneva che la preghiera fosse il fondamento della vita cristiana. La preghiera rappresenta il legame diretto con Dio, ed è fondamentale per mantenere viva una relazione con lui. Padre Amorth, per tutta la vita, ha incoraggiato i fedeli a pregare ogni giorno, anche solo con brevi preghiere come il Padre Nostro, o l’Ave Maria, ma sempre con il cuore sincero.

Pregare ovunque, anche sotto la doccia, aiuta a essere forti, a rafforzare la fede e a resistere alle tentazioni. 

di Fabio Squeo

2 commenti:

  1. A parte il fatto che per Gesù il peccato non esiste. A parte il fatto che il diavolo, i demòni, beelzebub, lucifero, il demonio non esiste. Questi esorcismi servono all'uomo furbo per lucrare danaro. Gesù non ha fatto alcun esorcismo, è l'uomo che quando compie azioni malvage si può comportare da demone. Vedi Pietro, vade retro satana e Giuda Iscariota, eppure uno di voi è un diavolo. Un ragionamento da persona intelligente carissimo Fabio Squeo: se il diavolo non esistesse, l'uomo non peccherebbe? Buona giornata.

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  2. No, peccherebbe lo stesso. Ti dico perché. Nella visione cristiana il diavolo “tenta” ma non “obbliga”. Il peccato non sorge a causa di un entità esterna maligna, ma emerge attraverso la libertà. Nasce dalla libertà umana. L’uomo è dotato di libero arbitrio e quindi può scegliere il bene o il male. E’ chiaro che non abbiamo bisogno del demonio per sapere che l’uomo è esposto alle cadute, alle passioni, alla superbia, alla lussuria. Tutte categorie che possono condurre comunque al peccato, a prescindere dalla presenza del demonio. Saluti. Fabio Squeo.

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