lunedì 5 agosto 2013

Ammirare con il cuore


opera di Ritanna Foti Morasca

Rimirar bellezza, i miei occhi non sanno.

Misurar colori su spazi piani 
è lor vanto.
 
Nessun ardir di parola saggia 
all'umil anima risuona.

Confuse idee,
immagini vaghe, 
sono ciottoli afoni sulle strade del cuore.

Se al prestar del sensibile,
l'occhio s'accosta,
allor musica si ode.

Piacer infonde il brio sentir
e il tempo siede.

Attende il tuo pensar.
 


domenica 4 agosto 2013

Innamorato del mare


Arrenditi anima inquieta!

Scrutar lontano l'orizzonte fino a chiuderlo in pensieri leggeri,
oltre non ti è permesso.

Catturo l'attimo per riveder cullare segrete speranze,
per riveder attese le mille tacite promesse,
 mentre sobbalzano idee su quelle onde senza tregua.

Immobile,
dimentico la ragione
e apro la mente al sogno.

Dolcezza soffusa si sparge in cuore abituato solo a battere.

Lo sguardo vaga,
libero di muoversi sul viso del mare calmo.

Il pensar prende.

Sulla battigia, l'onda rifluisce,
accarezza l'arena bollente,
spegne il suo mondo nell'anima dell'innamorato.

sabato 3 agosto 2013

Il mago dell'arte

 
Illuder la mente per aprir emozioni è volar alto,
 laddove non ci sono nubi.


Vestir di magia è arte sua.

Stupir di logica attende al cuor semplice 
che di sorrisi si nutre.

Giocondo e sincero la man porge.
Sfidar l'orgoglio tuo, intende. 

Allor, ratto attenzion prende,
sì che nulla sfugge all'umano giudizio.

Vana pena ti accoglie postuma,
poi che magia l'intelletto svergogna.

Al finir del colpo basso,
amicizia dona.

Punisce la man voragine,
a riguadagnar fiducia del vile affronto.

Si riaccende il cuor a vita pratica.

Di grande compagnia si fregia,
che dell'amor vessillo sventola.

venerdì 2 agosto 2013

Un mondo presunto



Capita a tutti di fissare lo sguardo allo specchio e soffermarsi per una riflessione. Il mio viso cambia!
Fino ai 30/40 anni usiamo dire: ..... è diverso; sto assumendo i lineamenti di uomo/donna!
Più avanti, con leggero rammarico diciamo semplicemente: sto invecchiando!
Usando una terminologia più raffinata, potremmo affermare che prendiamo consapevolezza del tempo trascorso e che la vita non è eterna.
Essere consapevoli significa, quindi, prendere coscienza, acquisire l'informazione che pur esistendo prima, non veniva considerata.
Il processo mediante il quale le informazioni provenienti dall'esterno giungono alla coscienza, è lungo, intricato e non precisamente descrivibile se non per una sorta di linearizzazione del concetto. Mi spiego con un esempio.

Supponete di fissare due punti sulle rive opposte di un fiume e che una persona decida di spostarsi passando dai due punti. 
Ammettete pure che ci sia una fitta nebbia per cui agl'occhi di un osservatore i due punti non rivelano la loro distanza e né la presenza di ponti o guadi. 

In altre parole, l'osservatore è libero di presumere il percorso e in che modo possa avvenire l'attraversamento del fiume.
La presunzione sceglierebbe il tratto lineare più breve e privo di qualsiasi impedimento.

Riprendendo il concetto di consapevolezza, tutto ciò che riusciamo a carpire attraverso i cinque sensi, è sempre illuminato di luce fioca e immerso nella presunzione completamente soggettiva.
Volendo essere ancora più cattivi con l'idea del superuomo, potrei aggiungere che tutto ciò che riusciamo a carpire con i cinque sensi è semplicemente il riflesso di una realtà che chiamiamo natura, ma che, in fondo ad ogni idea, è soltanto un'energia diffusa in broadcast da intelligenze molto più evolute di noi umani.
Siamo ridicoli quando andiamo a caccia di extraterrestri o a scoprire misteri senza senso.
Dobbiamo far molta strada (se ci è permesso) prima di erigere la razza umana come specie che si eleva in nobiltà rispetto ai miseri suoi compagni di natura.

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