martedì 14 gennaio 2025

Quando l'opportunità incontra la preparazione


 

Il grande paradosso della nostra esistenza è che il nostro cervello umano desidera novità e stasi allo stesso tempo. Vogliamo sperimentare cose nuove, ma non vogliamo uscire dal nostro posto sicuro.

Ecco perché molti di noi sono attratti da schemi per arricchirsi in fretta e ciarlatanerie varie. Amiamo l'idea di ottenere ciò che vogliamo senza sacrifici o lavoro. Siamo ipnotizzati da promesse di crescita senza disagio. Ma tali promesse sono sempre vuote.

L'unico modo per provare l'esultanza del trionfo dell'eroe è partire per un viaggio da eroe.

Invece, la maggior parte di noi se ne sta seduta ad aspettare. Aspettiamo di essere scoperti, di vincere alla lotteria, di trovare lo schema di intelligenza artificiale perfetto per arricchirsi senza sforzo, o aspettiamo che qualcun altro ci mostri la strada per la vita dei nostri sogni. Molti di noi non hanno nemmeno sogni propri. Prendiamo spunto da celebrità e influencer, oscillando tra le pareti bianche e vuote del minimalismo del momento. Alla fine rimaniamo bloccati, sperando che qualcosa nelle nostre vite cambi o che accada qualcosa di impensabile.

Sappiamo che le persone aspettano … aspettano e basta.

Aspettano che parta un treno o che arrivi un autobus, o che parta un aereo, o che arrivi la posta, o che finisce di piovere, o che arrivi una telefonata, o che aspettano di ricevere una risposta …  aspettano e basta… tutti aspettano.

Se vuoi vivere al meglio la tua vita, c’è poco da aspettare.

Non esiste un prontuario su cosa fare, ma comunque occorre agire, inventarsi. Di solito si sottovaluta l’opportunità oppure ci si rimane bloccati da pregiudizi. 

Sei un essere unico fatto di polvere di stelle. Devi trovare la tua strada verso la vita che desideri, e questo richiede che tu prima ti perda. 

Devi smettere di aspettare che le cose ti accadano e devi iniziare a far accadere le cose per te.

Puoi imparare da ciò che hanno fatto gli altri, ma dovrai adattare i loro metodi alle tue circostanze. Non ci sono soluzioni valide per tutti.

Il segreto per una bella vita non sta nelle risposte che troviamo, ma nelle domande che poniamo.

È la ricerca, il viaggio, che crea la vita.

Non troverai ciò che stai cercando stando fermo ad aspettare. Devi prima lasciare la tua zona di comfort.

Se apri la tua mente e sei curioso del mondo e del tuo posto in esso, scoprirai meraviglie indicibili mentre vaghi. Troverai l'antica magia. Troverai indizi per la tua vita migliore.

A riprova di quanto sia vero nel non adagiarsi nella speranza che qualcosa succeda, porto la mia esperienza personale.

Ero laureato da poco in ingegneria elettronica e sebbene avessi mandato curriculum a destra e a manca, non succedeva nulla. Eppure, amici e parenti si stupivano per il mio titolo e per le possibilità di lavoro che offriva.

Intanto, aspettavo … aspettavo. Temevo di parlane apertamente del problema; quasi fosse colpa mia che non arrivassero chiamate. Un giorno decisi di prendere una iniziativa. Andai a trovare un vecchio compagno di scuola che era già inserito nel mondo del lavoro e confessai a lui la mia situazione.

Lui mi domandò: “Hai un curriculum con te?”

“Certamente!” Risposi tirandolo fuori dalla mia borsa.

Il mio amico lo guardò e poi sorrise: “Luigi, chi vuoi che ti risponda se ti presenti in questo modo!”

“Sorpreso, chiesi: “Franco, è un nomale curriculum che riporta il mio percorso di studi e le mie brevi esperienze lavorative. Che cosa c’è che non va?”

“Luigi, dovresti sapere che chi si deve prendere la briga di chiamarti, deve poter leggere qualcosa di interessante e utile per la sua azienda. Nel tuo curriculum non c’è nulla di questo!”

Un po’ risentito, replicai: “Allora, sarà impossibile iniziare a lavorare!”

“Beh, un sistema c’è! Non è ortodosso, ma a me ha funzionato alla grande.”

“Cioè?” La mia curiosità mi riaccese.

“Ti suggerisco di comprare un quotidiano, cerca la pagina degli annunci di offerte di lavoro e scegli qualcuno in linea con il tuo profilo tecnico. Dopo, copia esattamente ciò che richiedono nel tuo curriculum e spediscilo all’azienda. Sarai sicuramente contattato!” Il mio amico rise.

“Ma non sarebbe veritiero!” Risposi subito.

“Sai quante bugie si dicono? Ad ogni modo, avrai l’opportunità di avere un colloquio, durante il quale il selezionatore non sempre dà grande importanza al fattore tecnico, mentre si accerta delle qualità umane. Generalmente, i neo-assunti fanno corsi interni, indipendentemente dalla loro reale preparazione.”

Tornato a casa, misi in opera il suggerimento del mio amico. Nel giro di qualche settimana mi arrivarono tante convocazioni di colloquio. Risposi alla chiamata dell’azienda più vicina a casa.

Il colloquio fu un successo totale. L’esaminatore, con il mio “bugiardo” curriculum tra le mani, si mostrò quasi imbarazzato nel pormi domande tecniche. Alla fine, esordì chiedendomi cosa sapevo a riguardo di una certa tecnologia in sviluppo in quel momento.

Ecco, qui ci fu l’incontro dell’opportunità con la preparazione.

Fortunatamente, proprio in quel periodo avevo letto un articolo sull’argomento e mostrai un sapere specifico in quel settore. Ciò avvalorò tutte le bugie scritte sul curriculum relative ad altre tematiche. Alla fine del mio argomentare, il selezionatore si convinse sulla mia buona competenza tecnica e terminò il colloquio con la solita frase: “ … le faremo sapere”.   

Il lunedì successivo fui convocato per l’assunzione.

  

lunedì 13 gennaio 2025

Una briciola d'amore


 

Una BIANCA briciola arrivò dal cielo.

Rubata all’innocenza,

liberata dall’amore,

trascinata dal turbinio delle emozioni.

 

Oscillante per tenerezza,

leggera per sensibilità,

delicata per gentilezza,

dolcissima come miele.

 

Cercava due cuori uniti su cui posarsi.

 

Non aveva occhi per scegliere.

Non aveva mani per toccare.

Non aveva nulla per giudicare.

 

Le bastava un sorriso per avvicinarsi,

un calore in cui ritrovarsi,

un sogno a cui abbracciarsi.

 

Il senso di gratitudine


La vita è bella. Solo se smettessimo di lamentarci delle cose che non abbiamo e iniziassimo ad apprezzare quelle che abbiamo, la vita ci sembrerebbe meravigliosa! Come si dice, la felicità è la strada. La gratitudine scorre attraverso questa strada.

Per tanta gente, vivere la vita che stai vivendo è ancora un sogno lontano. Molti non hanno nemmeno le tue più consuete opportunità. Le loro condizioni sono molto peggiori delle tue. Eppure non si lamentano, persistono e ci riescono. Non si concentrano sempre sulle loro povere condizioni. È insito nella loro vita accettare ciò capita. 

Le sfide e le condizionalità sono parte integrante della vita. 

Non si giudicano, né imprecano per la sfortuna o l’agire degli altri. Un mondo migliore lo crei se sei grato. Potresti non avere le migliori piattaforme, ma hai qualcosa da cui iniziare il tuo percorso. Questo modo di essere aperto, ottimista, generoso è l’effetto prodotto dal pensiero di gratitudine verso la vita.

Non voglio che nessuno di voi smetta di aspirare a cose migliori. Dopotutto, siamo umani. Abbiamo sogni, desideri e disperazioni. Eppure, questi non dovrebbero mai estinguere la nostra gratitudine per ciò che già abbiamo. I grandi successi non ti definiscono, le grandi opportunità sì, ne crei una ogni volta.

Molti danno per dovuto quei successi avuti. In realtà, sono frutto di impegno e sacrifici affrontati nel tempo. Nonostante questo ci si fissa sull’idea che si sarebbe potuto fare di più, invece di essere grati per gli obiettivi raggiunti.

L'accettazione è la chiave che aiuta ad apprezzare veramente il momento presente. Una volta che abbracciamo il presente, la gratitudine segue naturalmente. Anche se le cose non sono andate come speravi, dovresti comunque essere felice che la vita ti abbia dato la possibilità di provarci; ti sarà data una ulteriore opportunità, magari migliore della prima.

Smetti di paragonarti agli altri. Osserva dove sei arrivato. Sforzati un po' di più. Tutti i grandi uomini hanno affrontato momenti di sconfitta e avversità. Quelli che hanno lasciato il segno nella storia sono rimasti consapevoli del loro presente, hanno accettato con gratitudine sia il fallimento che il successo. La loro grandezza risiede nella loro resilienza, nella loro capacità di cogliere ogni nuova opportunità.

Apprezza il mondo e le sue assurdità. Solo quando abbracci il caos, inizierai a trovare un significato in mezzo all'entropia della vita in continua crescita.

domenica 12 gennaio 2025

I limiti del linguaggio

Ludwig Wittgenstein - filosofo

Ludwing Wittgenstein ha esaminato i confini del linguaggio. Secondo lui il linguaggio opera creando "immagini" della realtà, dove le frasi rappresentano fatti in accadimento.

Ad esempio, "Il sole splende" ha successo perché rispecchia uno specifico stato di cose. Tuttavia, ha insistito sul fatto che etica ed estetica esistono al di fuori di questo quadro rappresentativo. "È chiaro che l'etica non può essere espressa. L'etica è trascendentale", ha osservato Wittgenstein. Qui, "trascendentale" suggerisce che etica ed estetica riflettono valori piuttosto che descrizioni fattuali, esistenti al di là del regno logico del linguaggio.

L'arte fornisce un ottimo esempio di ciò. A differenza di una mappa, che fornisce una rappresentazione di fatto, un dipinto comunica un messaggio attraverso la sua forma e composizione. 

opera di Mark Rothko
 

Le opere astratte di Mark Rothko, ad esempio, possono commuovere emotivamente con le loro enormi lastre di colore. La reazione spirituale resiste alla spiegazione letterale, allineandosi a come Wittgenstein scrisse "ciò che può essere mostrato non può essere detto".

La musica estende questa idea ancora di più. La sinfonia Eroica di Beethoven trasuda lotta e trionfo senza pronunciare una sola parola. Secondo James Klagge, filosofo americano, Wittgenstein notò che la musica può esprimere idee etiche, ma non attraverso una descrizione diretta. Il suo significato emerge dalla sua struttura, dai cambiamenti tonali e dalla progressione. 

John Cage offre un esempio ancora più netto. Concentrandosi interamente sul silenzio, l'opera di John Cage, un compositore e teorico musicale statunitense, richiama l'attenzione sui suoni ambientali, rimodellando la nostra percezione del silenzio e del suono. Sebbene Wittgenstein non abbia mai parlato di Cage, la composizione riflette il principio di Wittgenstein secondo cui il significato può essere rivelato senza un'espressione convenzionale.

Anche la poesia, che ironicamente si basa sul linguaggio, dimostra questa ineffabilità. Attraverso la scrittura si può percepire un’infinità di sensazioni

La poesia può mostrare verità che resistono alla spiegazione diretta, lasciando che il lettore sperimenti l'interazione tra alienazione e speranza piuttosto che sezionarla. Infatti, Wittgenstein scrisse, "La filosofia dovrebbe essere scritta solo come una forma di poesia". Nella poesia, come in altre forme d'arte, il significato arriva attraverso mezzi indiretti, plasmando l'esperienza piuttosto che fornire affermazioni dichiarative.

 

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