Gli scienziati continuano a ripeterlo e non sanno più come dircelo: il cambiamento climatico non significa solo un po' più di caldo o qualche temporale fuori stagione. Non è un'esagerazione: la nostra stessa *sopravvivenza* è a rischio. Questa è una battaglia per salvare il pianeta.
La nostra biosfera ha un equilibrio precario. Basta scaldarla appena e si scatena un circolo vizioso senza fine. Più si sciolgono i ghiacci artici che riflettono la luce solare, più luce colpirà la Terra, più si alzeranno ancora le temperature, che a loro volta scioglieranno ancora più ghiaccio e così via. Questo circolo vizioso è già iniziato e, se supererà il punto di non ritorno, sfuggirà del tutto al nostro controllo, mettendo a rischio tutti e tutto ciò che amiamo.Le Nazioni Unite ne sono consapevoli e hanno organizzato un incontro mondiale a New York per affrontare questa emergenza, invitando anche noi e il nostro movimento a partecipare! Ma i nostri capi di stato sono politici, non scienziati e si fanno influenzare dall'opinione pubblica. Leggono i sondaggi, ma poi si chiedono: "Dove sono le proteste? Dov'è la gente a cui interessa tutto ciò?" Il 21 settembre sarà la nostra risposta.Con migliaia di organizzazioni, dai sindacati ai gruppi religiosi, e centinaia di migliaia di persone già iscritte, stiamo per lanciare la più grande mobilitazione di sempre per il clima, con eventi da New York a Parigi a Rio. Il 21 settembre dobbiamo scuotere il mondo. Per riuscirci, dovremo mobilitare migliaia di organizzatori, inondare le metropolitane e le radio con i nostri annunci e lanciare un'operazione mediatica efficace.
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre. (Gandhi)
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sabato 6 settembre 2014
Sostegno alla Marcia per il Clima
domenica 31 agosto 2014
Get a move on

LUIGI: Ancora una nuova esperienza, amico mio.
Venti giorni nel regno della regina Elisabetta!
ETT: Si è realizzato ciò che volevi!
LUIGI: Certo. Non proprio come avevo immaginato ma, tutto
sommato, sono soddisfatto.
ETT: Avrai respirato “inglese” a sazietà, spero!
LUIGI: Intanto devo dirti che dimorando in terra inglese per
tanto tempo, ho subito una piccola rivoluzione nelle mie abitudini quotidiane;
in più, ho scosso la coscienza a causa delle grandi differenze ambientali notate.
ETT: Sono contento per te! Coraggio, inizia a raccontarmi
tutto.
LUIGI: Raccontando a te la terra della regina Elisabetta
II, continuo a vivere quei magici momenti.
Il 20 di agosto una comitiva di trentadue alunni e quattro
insegnanti rispondono alla chiamata europea: “Get a move on” e “English
plus” .
Caricati dall’onere di far tesoro della vita inglese, i
prodi discenti salgono su un aereo che in due tappe li porterà nella terra di
Shakespeare.
L’eccitazione per l’avvio della nuova avventura, fa
dimenticare la notte insonne appena trascorsa.
Facce nuove per visi conosciuti!
Ogni giovane esploratore riflette nei modi e nelle parole
quell’ansia tipica di chi parte per un’esperienza meravigliosamente prefigurata
nella mente.
In questo immaginario, esiste spazio soltanto per le luci;
le ombre e le fatiche sono trasparenti.
Anche i genitori partecipano a questo scenario suggestivo.
Essi cercano di vedere con gli occhi dei loro figli e tentano di condividere
quella gioia che fu per qualcuno e assente per altri.
Per tutti, questa esperienza all’estero è un dono con il
quale gratificano il loro figli e se stessi.
Grazie al loro cuore, i ragazzi
sono i più bravi.
Dall’aereo in decollo fino alla UEL Docklands di Londra,
si estende quel sottilissimo cordone ombelicale che permette tramite il
telefonino di continuare a far risuonare le parole di “Mamma” e “Papà”.
Ai quattro insegnanti, consci delle attese dei genitori,
non resta che accettare il patto di adozione di 32 minori per 20 giorni.
I professori in questo contesto hanno un abito diverso per
i ragazzi.
Non sono quegli antipatici distillatori di voti; sono figure sicure,
presenze morali a cui far domande e a cui ricorrere per qualunque problema.
La varietà caratteriale del corpo accompagnatore è tale da
assicurare sempre dolcezza, equilibrio, fermezza, controllo e disponibilità.
Il primo problema da affrontare si presenta subito: la
paura del primo volo per qualcuno dei neo-espatrianti.
E’ incredibile, però,
come una paura possa trasformarsi in occasione di brio studentesco quando
l’atterraggio si conclude con uno scrosciante applauso ai piloti.
Il fresco clima inglese ci accoglie in una mattinata
inoltrata che ci fa dimenticare il caldo opprimente di agosto lasciato in
Italia.
(continua nei prossimi articoli)
(continua nei prossimi articoli)
martedì 19 agosto 2014
England, again
England, I am coming!!
I'm on the road again, searching for the philosopher's stone.
Right! It is a stone what I’m searching for.
In our life we go around with the illusion to do something or to get something, but after each step, what we have got vanishes, so we try again and another adventure starts.
We forget everything, but not by mind, just going on without thinking about, only to see ourselves reaching something else.
The time will come when, like stirring a cold ashes, we will review each fuzzy minute of life to bring out the sense of always being chased and never found.
domenica 17 agosto 2014
Il mio mondo

Sordo al rumore della materia,
accendo il cuore a luce divina.
Dimentico il respiro e il piacere è
infinito.
Nel pensar senza freno, faccio sacco della
ragione.
Discuto con me stesso e ascolto chi
conviene.
Lontano dal giudizio, le emozioni mi sono
amiche.
Ripassano per la mente quei giorni antichi.
Fiato corto e puro.
Correre era l’arte per parlar con Dio.
Un sentiero, una lucertola e qualche sasso
da lanciare,
erano amici miei.
Gli aquiloni volavano altissimi.
Il sole era più alto degli aquiloni.
Gli alberi, tutti da scalare.
Gli uccelli, da inseguire.
La pioggia, per divertirsi
Non sapevo della tristezza, non conoscevo
la cattiveria.
Avevo il mio mondo.
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