Sordo al rumore della materia,
accendo il cuore a luce divina.
Dimentico il respiro e il piacere è
infinito.
Nel pensar senza freno, faccio sacco della
ragione.
Discuto con me stesso e ascolto chi
conviene.
Lontano dal giudizio, le emozioni mi sono
amiche.
Ripassano per la mente quei giorni antichi.
Fiato corto e puro.
Correre era l’arte per parlar con Dio.
Un sentiero, una lucertola e qualche sasso
da lanciare,
erano amici miei.
Gli aquiloni volavano altissimi.
Il sole era più alto degli aquiloni.
Gli alberi, tutti da scalare.
Gli uccelli, da inseguire.
La pioggia, per divertirsi
Non sapevo della tristezza, non conoscevo
la cattiveria.
Avevo il mio mondo.
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