Se vogliamo davvero contribuire ad un mondo migliore dobbiamo prima affrontare quella che forse è la sfida più grande: cambiare noi stessi. Abbiamo messo assieme 3 semplici ma potentissimi propositi per il 2015 e se in 500mila ci impegneremo a seguirli chiederemo anche ai leader mondiali di unirsi a noi:
Anni fa, lo storico leader dell'ONU Dag Hammarskjöld disse che un progresso vero e duraturo per il mondo sarà possibile solo quando tutti noi "ci incammineremo sulla strada più lunga", quella per cambiare noi stessi.
La nostra capacità di cambiare il mondo dipende fortemente dal percorso che ognuno di noi fa per lasciarsi alle spalle paure e demoni personali, e cominciare a credere in sè e negli altri.
Questa comunità si è mobilitata centinaia di volte con risultati incredibili. Ora siamo all'inizio di un nuovo anno e questa è la nostra campagna più importante: quella per convincere noi stessi, per "diventare il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo".
La nostra comunità ha scelto 3 propositi, semplici ma potentissimi, e nel corso del 2015 ci daremo una mano nel rispettarli. Quando 500mila di noi avranno accettato questa sfida, chiederemo anche ai leader mondiali di farlo. Durante l'anno poi ci saranno 3 momenti in cui ci ritroveremo tutti insieme per vedere come stiamo andando. Clicca per leggere i propositi e unirti al pezzo di Pianeta che si impegna a seguirli per il 2015:
http://www.avaaz.org/it/three_principles_loc/?bglFhdb&v=52175
Ognuno di noi ha la sua storia, ma è bello vedere come le nostre paure e le nostre speranze siano incredibilmente simili. Abbiamo suggerito una lista di propositi alla comunità di Avaaz e oltre il 97% ha scelto questi 3 come quelli più importanti su cui impegnarsi!
Il fatto è che i gruppi di cui facciamo parte possono influenzarci, nel bene o nel male. Beh, trovo che Avaaz sia una comunità straordinaria di persone piene di speranza, idealiste ma al tempo stesso molto pratiche, che continuano a firmare petizioni e fare donazioni senza chiedere nulla in cambio. Una comunità che più di una volta mi ha saputo travolgere con la sua saggezza e la sua umanità. Direi che abbiamo un'influenza positiva gli uni sugli altri :)
Al link qui sotto trovi i 3 propositi. Se, dopo averli letti, li condividi, impegnati anche tu a rispettarli, firmando e dando una spinta nuova al tuo 2015:
http://www.avaaz.org/it/three_principles_loc/?bglFhdb&v=52175
Ogni giorno mi sveglio consapevole e grato di come assieme riusciamo a fare la nostra parte per cambiare il mondo. Trovo semplicemente bellissima l'idea di diventare ognuno per l'altro una ulteriore fonte di ispirazione e sostegno alla nostra crescita personale. E penso che invitare anche i nostri leader a fare lo stesso possa ispirare anche loro ad una maggiore saggezza e considerazione per tutti noi. Non vedo l'ora di vedere cosa verrà fuori da questa bella pazzia!
Con enorme speranza e gratitudine,
Ricken, con Danny, Nataliya e tutto il team di Avaaz.
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre. (Gandhi)
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domenica 25 gennaio 2015
Questa campagna cambierà la tua vita
giovedì 22 gennaio 2015
Da domani farmaci solo per i ricchi
Perché fino ad oggi l'India ha potuto produrre farmaci contro l'HIV, la malaria o il cancro a costi bassissimi, grazie a leggi che per una volta mettono l'interesse della popolazione davanti a quello delle multinazionali farmaceutiche. Che ora vogliono bloccare tutto per poter vendere i loro prodotti a prezzi molto più alti. Addirittura sono riuscite a convincere gli Stati Uniti a minacciare sanzioni economiche se l'India non abolirà queste leggi, e stanno tornando alla carica sfruttando le trattative in corso per nuovi investimenti.
Raccogliamo un milione di firme per difendere l'India, in questi anni la preziosissima farmacia dei poveri di tutto il mondo, e poi facciamo arrivare la notizia sui giornali mondiali proprio durante la visita indiana di Obama. Gli consegneremo le firme insieme alla proposta, scritta da esperti del settore, di un accordo che protegga l'accesso ai farmaci da parte dei più poveri. Firma ora!
https://secure.avaaz.org/it/save_cheap_medicines_loc_/?bglFhdb&v=52135
Le multinazionali farmaceutiche sostengono che le leggi indiane sui brevetti che permettono di fare prezzi stracciati, impediscono loro di investire in nuovi farmaci. Ma la loro priorità è stata da sempre la ricerca su farmaci su cui possono lucrare, non quelli per i poveri, e impongono prezzi inaccessibili a chi ne ha bisogno: basti pensare che nuovi farmaci contro l'epatite C sono venduti a 1000 dollari a pillola!
Lo scorso ottobre, alla Casa Bianca, il Primo Ministro indiano Modi invitò le multinazionali a fare investimenti per farmaci a prezzi accessibili, e di smettere di usare a trattati ingiusti per guadagnare fino all'ultimo centesimo usando i brevetti. Ma accettò di creare un gruppo di lavoro indo-statunitense sulla proprietà intellettuale, e di pubblicare una bozza di trattato che conteneva concessioni alle aziende farmaceutiche statunitensi.
Obama in questi anni si è battuto in difesa della sua opera di estensione del sistema sanitario negli USA. Allora la nostra ultima occasione è appellarci direttamente a lui prima che parta per l'India, per far sì che spinga Stati Uniti, India e gli altri paesi coinvolti a trovare un accordo che metta la popolazione davanti all'interesse di qualche multinazionale. Firma subito:
https://secure.avaaz.org/it/save_cheap_medicines_loc_/?bglFhdb&v=52135
Quando un'enorme casa farmaceutica svizzera portò in tribunale il governo indiano per impedire prezzi accessibili ai farmaci antitumorali, 50mila avaaziani in India e in Svizzera si mobilitarono e anche grazie a loro la causa venne respinta. Ma oggi l'accessibilità dei farmaci per tutti e in tutto il mondo corre un rischio ancora più grande: è il momento di farci sentire di nuovo.
Con speranza e determinazione,
Alex, Bert, Laila, Ricken, Emma, Diego e tutto il team di Avaaz
venerdì 16 gennaio 2015
Fermiamo i massacri di Boko Haram
In Nigeria un gruppo terrorista sta usando bambini di 10 anni come bombe umane, e la scorsa settimana ha massacrato quasi 2000 persone.Ma per i media questo sembra non esistere. Il presidente nigeriano non ha detto NIENTE, e il suo esercito alimenta il caos invece di proteggere i civili.E siccome nessuno ne parla e "tanto le crisi in Africa sono difficili da risolvere", i nostri governi non stanno neppure tentando di aiutare la Nigeria.Ma questo massacro senza precedenti è un'occasione per arrivare a un'azione decisa.E succederà solo se faremo la nostra parte: facciamo arrivare ovunque la notizia, mettiamo pressione sui nostri governi e sull'ONU per far nominare subito un Inviato speciale con poteri veri, il primo passo per far partire un processo di pace in Nigeria.Unisciti anche tu a questo appello urgente, affinché nel mondo non ci siano più bambine usate come bombe umane, o Paesi in cui potrebbero morire tutti senza che il mondo se ne accorga:Quando c'è un conflitto in Africa pare sia sempre una guerra di religione. Ma non è così: la divisione in Nigeria è tra l'elite al potere grazie al controllo sul petrolio e una enorme corruzione e la popolazione che vive nel nord, povera e abbandonata a se stessa. E il gruppo terrorista Boko Haram ha sfruttato questa situazione arrivando a controllare un'area grande quanto la Svizzera, ma con un costo enorme: 20mila morti e un milione di persone sono state sfollate.Ovviamente i politici non hanno fatto altro che alimentare le divisioni e questa strage arriva a poche settimane dalle nuove elezioni. Un caos che molti dicono aiuterebbe il Presidente nigeriano a essere rieletto. Il che spiegherebbe la sua reazione: inutile e scarsa.Nel paese ci sono alcune forze speciali internazionali, ma sono bloccate per non essere coinvolte nelle azioni dell'esercito nigeriano contro la popolazione. Non è più possibile ignorare il problema, dobbiamo fare qualcosa e dobbiamo farlo subito, incluso un piano per formare una legittima forza di interposizione, una mediazione internazionale, un piano di investimenti per il Nord e un vero programma anti-corruzione.Questo piano non risolverà la situazione in pochi giorni, ma questa NON è una situazione che si può risolvere in pochi giorni. Questo non toglie che ignorarla ancora è semplicemente immorale. La nostra comunità può spingere i paesi chiave a sostenere la nomina di un inviato ONU e imporre a chiunque vincerà le elezioni di portare avanti un processo di pace.Se non faremo nulla, moriranno migliaia di persone e la minaccia di Boko Haram crescerà ancora. Gli attentati di Parigi ci hanno ricordato che il terrore non ha confini. Unisciti all'appello:I politici hanno tradito i cittadini, e media e governi internazionali non hanno fatto nulla per troppo tempo, dibattendo di strategie mentre la situazione precipitava. Non c'è più tempo. Questa nomina può essere il punto d'inizio per cambiare la situazione, diamoci di fare.Con speranza e determinazione,Alice, Pascal, Mike, Melanie, Marigona, Ricken e tutto il team di Avaaz
venerdì 2 gennaio 2015
Donare l'impossibile
Al dì che d'illuder il cor cessar vedrà,
sommo dolore imbiancherà l'inutile maschera.
Piangeranno i rami secchi di quell'antica quercia.
La bianca rugiada or s'appende alle ancor verdi foglie.
Stanca, attende il sol mattutino per volar in cielo.
Mesto, raccolgo me stesso
nel punto più alto del monte.
Cogliere vorrei, il sospir tenero di un amore infranto.
Appenderei il cor mio,
'sì che il Dio doni l'impossibile.
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