domenica 22 ottobre 2023

Scrivo perchè ...


 

 

 

 

 

Scrivo perchè il mondo non ascolta.
Lascio tracce del mio essere racchiuse nell'ermetismo di parole che hanno mille significati.

No, amico mio! Non è vana gloria,
è desiderio di averti dentro di me, nell'anima o forse oltre.

Le parole sono schegge di un sentire che fuggono fuori pericolose.
Sono saette per chi ha paura.
Sono ritocchi di campana per chi è distratto.
Sono carezze ai puri di cuore.

Scrivo perchè riesco ad ignorare il tempo o anche per celebrare l'inutile, o per vendicarmi sull'utile.

Cavalco il superbo destriero della fantasia.
Seguirmi è arduo per colui che è ostaggio della materia. 
Invano è lo sforzo di chi teme d'emozionarsi.
Triste è il suono per i prigionieri del dolore.

Scrivo perché ho la tua preziosa attenzione,
e per chiederti di abbandonare per qualche attimo il tuo pensiero.
Nell'eternità di quell'attimo ci ritroviamo nell'abbraccio dell'infinito senso dell'umano.

Scrivo per sperimentare come il dare comandi l'avere, per poi, sorprendersi nel guardare nell'anima e non essere capaci di distinguere l'essere dall'avere.

Scrivo perché amo il mondo,
amo ciò che non vedo,
e lo scopro dal tuo sorriso
mentre un brivido corre sulla pelle.


sabato 21 ottobre 2023

Incanto della Natura


 

Vivere l’incanto della natura ...  è rimanere imprigionati da sottilissime invisibili catene in un mondo dove la libertà è assurdamente è concepita come voglia di rimanere intimamente legati ai quei piaceri misteriosamente indotti nella sfera umana.

Ci si sente liberi nel manifestarsi, avvinghiati a sentimenti trasparenti alle necessità materiali. 

L’aria fresca del mattino è droga per l’anima, solleva il pensiero e lo invita a correre in avanti al corpo.

Le paure, i problemi del vivere quotidiano, li abbandoniamo al loro lento procedere, speranzosi di perderli per sempre, mentre ci lasciamo accompagnare da figure felici, portatrici di quella piacevole comunione con la natura celata perfino alle parole.

Nel passeggiare lungo un sentiero di campagna non si é né soli né muti, ci accompagniamo con i rumorosi sentimenti che come bambini, senza regole creano una piacevole confusione. 

Si ha l’impressione di “abitare” con se stessi nella natura.

Quale miglior sentire ... è quello di abbandonarsi ai suoni di scrosci d'acqua!

Il rumore dell'acqua è tale da riempire le discontinuità dei sentimenti. 

Provate ad ascoltare la musica dello sciacquio delle onde marine mentre si infrangono e poi sbuffano su uno scoglio isolato. 

Un senso di inadeguatezza vi coglie. Lo stress accumulato da lenti processi noiosi o insopportabili, tende a frantumarsi al lento fluire delle acque. Anche i muscoli accusano questa frustrazione e tendono a muoversi senza il vostro consenso.

Soltanto un profondo respiro liberatorio calma quella irrequietezza interiore, traditrice di un equilibrio interiore precario.
 

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