Perché è bello ammirare un quadro? Perché mette in moto il motore delle emozioni.
Davanti all’opera sei solo/a e nessuno ti potrà togliere quello spazio interiore tutto tuo.
In quegli istanti dimentichi di essere solo/a e sei convinto/a che qualcuno ti parli … quel qualcuno conosce le tue debolezze e vorrebbe accarezzarti l’anima, spostando la tua attenzione su ciò che vale la pena spendere la vita.
Nell’opera rappresentata potresti vedere una lunga strada, dei viandanti, edifici senza forma (ironia alle forme perfette) e contemporaneamente sentire risuonare emozioni e agitare domande.
L’artista è entrato in te … diventa catalizzatore per la tua riflessione … non ti consiglia, ma ti sostiene in ciò che credi. Il giusto/sbagliato sono invenzioni dell’uomo per vivere in comunione e senza conflitti.
Mi piace farvi notare alcuni
particolari: la strada sembra non finire mai, le persone sono senza volto, accomunate
soltanto dalle forme simili. Il colore nero (paura dell'ignoto) domina la scena, ma non riesce mai a chiudere lo spazio
al bianco (la luce, la speranza, la gioia) che indica la direzione. Eclissano i colori dello splendore e dell'amore (giallo e rosso) perchè sono dentro di te e attendono di esplodere. Sii comunque sereno/a (piccole tracce di azzurro) perchè esistono ancora tante possibilità nascoste alla tua coscienza.
La prospettiva suggerisce che qualunque percorso, lungo, misterioso, difficile … inizia sempre con il primo passo: semplice, agevole, senza fatica.
Non a caso, le persone si vendono lontane e l’inizio del percorso appare ingigantito. Ciò ti dice che le decisioni le devi prendere da solo/a e non puoi “vedere” (capire) i motivi per i quali chi ti ha preceduto ha deciso di intraprendere il tuo stesso percorso.
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