Trascorrere tre settimane all’estero implica adeguarsi
a un ciclo alimentare diverso e ancora più importante, significa misurarsi con
un tipo di alimentazione inconsueta.
Nel caso di percorsi di studi finanziati, alle
caratteristiche del cibo locale si unisce il misuratore economico dei servizi
di mensa.
Il risultato, quindi, è un compromesso, frutto di un bilancio
economico tra quanto si intende spendere e quello che si può comprare.
Le vitamine, proteine, calorie di approvvigionamento
al fabbisogno corporeo dei giovani corsisti faticano a rientrare nei limiti delle
diete raccomandate, sia in termini di quantità sia in qualità.
Capirete benissimo come gli stimoli della fame, se non
completamente appagati, possano portare i ragazzi ad assumere cibi spazzatura.
Per fortuna il loro giovane sistema digerente è abbastanza forte da macinare
patatine e coca cola senza problemi.
Gli orari dei pasti: 8.00, 13.20, 18.00 corrispondono
ai tempi di lavoro degli operatori in mensa e non a quelli del metabolismo
giovanile.
Alla prima colazione, latte freddo, tè e caffè
americano interessano poco i ragazzi, trovano invece più appetibile spalmare mini
vaschette di nutella in dosi giganti all’interno di cornetti super morbidi che
inizialmente possono essere confusi con ologrammi.
Aprire con un coltello (che non taglia) questi
cornetti, è un’operazione molto delicata e difficile poiché si rischia di
strapparlo o schiacciarlo.
Per conto mio, la colazione si esauriva riempiendo
minivaschette di latte (spesso freddo) con cereali e conservare un po’ di
frutta per i momenti lontani dai pasti.
Ho sempre tentato di regalare il mio
cornetto a qualcuno dei più affamati ma senza successo. Ho dovuto anche
rimproverare (mio malgrado) i più voraci per un approvvigionamento di nutella
oltre il limite consentito.
Il pranzo e la cena si consumavano tra ingredienti
fissi: riso, penne scotte, pollo, patate e insalate con comparse saltuarie di
salsiccia e carne di maiale.
La leggerezza del pranzo era quasi accettata, sia
per l’imminente cena, sia per sostenere lunghe passeggiate pomeridiane in
programma.
La cena invece lasciava molti di loro inappagati per cui era facile incontrarli
nei fastfood tradizionali quando si trascorreva tempo libero nel centro di
Dublino.
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