Avete mai notato come alcuni nomi vi danno una sensazione piacevole contrariamente ad altri?
Molti genitori si tormentano su come chiamare il proprio figlio/a perché ci rendiamo conto che spesso è la base della prima impressione.
I nomi resi famosi (o famigerati) da personaggi famosi della finzione o del mondo reale possono inconsciamente suscitare emozioni legate a quel personaggio. È inquietante che i nomi possano anche provocare pregiudizi impliciti nei confronti di individui sulla base di stereotipi razziali ed etnici.
I nomi unici sono in aumento, nonostante gli studi suggeriscano che i nomi comuni conferiscano vantaggi significativi. Essendo familiari, i nomi semplici e comuni tendono a generare fiducia e cameratismo.
Uno studio ha dimostrato che siamo più altruisti nei confronti di coloro che condividono il nostro nome. Un altro ha dimostrato che gli immigrati che hanno americanizzato i loro nomi hanno avuto più successo nel loro nuovo paese.
Altri potenziali svantaggi di un nome unico includono la pressione di distinguersi dalla massa o il narcisismo.
Alcuni ricercatori hanno suggerito che il nome di una persona può diventare una profezia che si avvera, predicendo la sua vocazione nella vita. Questo concetto è chiamato determinismo nominativo.
Un altro studio suggerisce che le persone tendono a modificare il loro aspetto per essere in sintonia con il loro nome.
Come padre sono affascinato dalla psicologia alla base della scelta del nome di un bambino e dal modo in cui quel nome viene percepito.
Studi recenti suggeriscono che i singoli componenti sonori di una parola, compreso il nome di una persona, scatenano sentimenti inconsci nel nostro cervello.
Alcuni suoni, o fonemi, sembrano avere un significato specifico. I ricercatori hanno dimostrato che le persone associano le parole inesistenti a determinate forme. I partecipanti associano una parola inventata come “Bouba” a forme rotonde e “Kiki” a forme appuntite. Questo fenomeno è stato soprannominato effetto Bouba/Kiki.
Il cervello umano sembra essere stato programmato dall'evoluzione per rispondere a determinate onde sonore e ritmi. Alcuni suoni particolari sono fondamentali per la sopravvivenza; ad esempio, un urlo indica pericolo, mentre una risata può allentare la tensione in una situazione difficile. Onde sonore specifiche inducono risposte conservate nel cervello, il che fa pensare che il nome di una persona possa suscitare sensazioni universali quando viene ascoltato.
Quindi nomi come Sonia, Alberto, Biagio, Serena suonano “morbidi” mentre Carlo, Teresa, Katia, Corrado, hanno accezioni più “dure”.
Le persone associano metaforicamente qualità, come la bruschezza o la morbidezza, purezza (Bianca, Rosa, Margherita), l’allegria (Gaia, Valeria, Viviana), la socievolezza (Domenico, Francesca) a tratti caratteriali della persona che porta quel nome.
Le qualità di serenità, umiltà, dolcezza sono richiamate dai nomi di Antonio, Matteo, Giovanni, Tommaso, Paolo, vera, Stefania. Ovviamente, non è possibile nominare tutti i nomi, ma è facile intuire quali possono essere associabili a determinate caratteristiche caratteriali.
Alcuni nomi suonano più piacevoli alle nostre orecchie perché evocano immagini e sentimenti che in qualche modo ci fanno sentire bene.
I risultati di una ricerca fatta in USA e In Gran Bretagna, hanno indicato che Sofia/Sonia, come uno dei nomi più belli, poiché si rifanno al significato di “saggezza” in greco.
Il nome Sofia/Sonia contiene una combinazione di suoni che il cervello percepisce come piacevoli, grazie alla loro fluidità e morbidezza.
Zoe si è classificato al secondo posto per le ragazze in entrambi i paesi.
In definitiva, quando i genitori scelgono un nome per il proprio figlio/a, si augurano di consegnare al nascituro le qualità che loro “sentono” associate a quel nome.
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