sabato 21 giugno 2025

Per te, Connor

Connor 


 

Quanto ci restava ancora

tu lo sapevi già.

Non segnava più tempo

la luce del sole: rischiarava appena

poi riportava penombra.

Nei tuoi occhi un tremore,

nel mio sguardo un sussulto.

Incredula guardai l’orologio

con le lancette immote: era il segno.

La tua anima non vide più ritorno

e si abbandonò nelle braccia amorose.

Nella pallida alba di settembre

un groviglio di ricordi mi sfiora la pelle

 come uccelli in una voliera al riparo dall’oblio.

In lontananza si ode il grido di un corvo

alzo gli occhi ad un cielo bambino

e ti rivedo addormentato per sempre nel mio cuore,

stringendomi di lacrime.

 di Giovanna Sgherza 

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