E' buio e c’è silenzio.
Un acre odore intriso di vita e di morte
avvolge corpi allineati
nel riposo notturno.
Ho freddo e non dormo.
Guardo il mio pezzo di muro
e dalle crepe attendo un alito vitale.
E' buio.
Un rantolo di dolore
rompe la quiete.
Qualcuno piange sommessamente.
Ancora più di un abbraccio materno,
i respiri ci scaldano l’un l’altro.
E’ ancora buio e c’è silenzio.
Con occhi semichiusi, abbandono il misero giaciglio;
i piedi raggelano negli zoccoli di legno.
Incombe la sirena e appaiono fioche luci.
Oggi è il mio compleanno:
l’età è scritta sul lampione dell’edificio.
Ma fuori del Block 24
io sono soltanto un guscio vuoto
che sopravvive all’ombra di un filo spinato.
Giovanna Sgherza
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