giovedì 9 aprile 2020

Riflettere


 
Riflettere è una attività che ti sfida.

Mette in soggezione la tua capacità di essere logico, poiché ciò significa avere la solidarietà o anche l’apprezzamento di colui a cui mira il pensiero elaborato. 

Purtroppo, dimentichiamo che il pensiero nasce nel momento in cui lo elaboriamo. 

Questo significa che esso è inevitabilmente condizionato dal contesto e dallo stato emotivo di quel preciso momento. 

Certamente il contenuto è pesato dalla cultura e dallo spessore morale dalle quali non possiamo svincolarci.

Riflettere costa fatica, specialmente quando non si è abituati a farlo. 

Spesso capita di delegare questa attività all’istinto, salvo poi ricomporre i pezzi di una consapevolezza tardiva. 

Riflettere, però, è anche la prova di essere vivi, unici e indiscutibilmente meravigliosi esseri naturali. 

Perché pensare è magia; oserei dire che è una forma di miracolo. 

Si inventa, si fantastica, si corre nel tempo in tutte le direzioni, pur rimando inchiodati in una poltrona. 

Il pensiero frutto della riflessione è solo tuo, non derubabile, originale, libero, come forma di intelligenza che non ha bisogno di una verità.  
  

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