Il
potere, nel comune pensare, si connota di un significato intrinseco
riconoscibile come senso di sopraffazione.
Esercitare
il potere si concilia poco con l’autorevolezza dell’uomo.
Idealmente
con la parola “potere” rincorriamo l’idea del “tutto possibile”.
Manifestare
forza è un modo di esorcizzare l’intima paura discendente dalla consapevolezza
dei limiti umani.
Nell'ultimo
secolo l'essenza del potere umano si è svelata con un significato del tutto
particolare: malvagità.
Ci si illude pensando che il potere non proviene né da
Dio né dalla natura, ma piuttosto da un patto che gli uomini stipulano tra
loro.
Allora,
che cosa dovrebbe ancora temere l'uomo, se Dio è morto e il lupo non è altro
che uno spauracchio per bambini?
La
Rivoluzione Francese ha
solidificato la convinzione che il potere sia in sé malvagio.
Il
detto “Dio è morto” e l'altra enunciazione per “il potere è in sé malvagio”.
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