Il sogno è lo strumento del desiderio non
appagato, secondo Freud.
Adler confermava e aggiungeva che tutto
ciò che succede nel sogno produce un utile nella vita vigile.
Mi trovavo su una lunga grande strada, non
ricordo come ci ero arrivato, sicuramente l’istinto mi spingeva a percorrerla.
Vedevo
tanta gente intorno a me e come me, tutti erano presi dalla foga di avanzare.
La
voglia di andare avanti occupava la mente, oscurava la razionalità e
costringeva lo sguardo all’orizzonte.
Senza sentire fatica e con l’ansia di chi immagina
un premio, percorrevo la lunga strada.
Improvvisamente un bivio si prospettò
davanti.
“Che devo fare?” – mi chiedevo –“Io sono uno e le strade ora
diventavano due! Non posso percorrerle entrambe!”.
Mi fermai e guardai attentamente il
percorso delle due diramazioni.
Scrutai il più lontano possibile.
Volevo
trovare un motivo che potesse influenzare la mia scelta.
Purtroppo entrambe,
dopo un largo giro, sprofondavano in una foresta.
Tentai di osservare che cosa facessero i
miei amici di viaggio.
Osservai anche chi non conoscevo era
pronto a rubare qualche idea.
Non ci misi molto per capire che tutte
quelle persone erano nelle mie stesse condizioni.
Dovevo decidere per quello che ero e per
quanto sapevo.
Mi sedetti su un sasso che era lì per caso
sulla strada e pensai:
“Se fossi una rondine, l’istinto mi
avrebbe guidato e saprei dove andare; se potessi guardare nel futuro piangerei
o gioirei per la scelta che farò.
Io conosco le mie debolezze e le mie paure,
esse sono dietro le mie spalle e se mi lasciassi guidare da loro, mi direbbero
di andare nella direzione della maggioranza cosicché se dovesse andar male, ci
sarebbe qualcuno che potrebbe aiutarmi”.
Mi alzai e presi la strada meno
frequentata!
Nessun commento:
Posta un commento
Esprimi il tuo pensiero