Questa settimana hanno pubblicato su una rivista la storia di un uomo che ha ucciso suo figlio di appena due mesi, schiacciandogli le costole e sbattendogli la testa contro il lato della culla.
Non indovinerete mai come il giornalista ha chiamato questo mostruoso personaggio.
Si riferiva a lui come "Frustrato papà" !!!
Sicuramente un nome più neutro di "papà" sarebbe stato preferibile in questo contesto; "genitore", per esempio.
Sicuramente un nome più neutro di "papà" sarebbe stato preferibile in questo contesto; "genitore", per esempio.
(Del resto, anche "frustrato" sembra delicato per la circostanza.)
I giornalisti dovrebbero porre più attenzione nello scegliere le parole da usare quando devono raccontare certe storie.
"Mamme, papà e bambini" sono parole che potrebbero essere accettabili nel raccontare storie di marachelle o di pic-nic scolastici, ma non appartengono ai casi di abusi sui minori, povertà, o di delinquenza giovanile.
La stessa indignazione scattò per la descrizione fatta ad un uomo che dopo aver rapinato la filiale di una banca si dileguò a piedi.
La stessa indignazione scattò per la descrizione fatta ad un uomo che dopo aver rapinato la filiale di una banca si dileguò a piedi.
Il giornalista, nel raccontare la storia, disse:
"... il signore è fuggito a piedi."
Questo uso bizzarro della parola "signore" per fare riferimento a un rapinatore di banche è simile alla tendenza degli scrittori di applicare il titolo onorifico "Signor" ai criminali.
"... il signore è fuggito a piedi."
Questo uso bizzarro della parola "signore" per fare riferimento a un rapinatore di banche è simile alla tendenza degli scrittori di applicare il titolo onorifico "Signor" ai criminali.
A meno che la pubblicazione ha una politica specifica, nessun buon senso suggerirebbe di offrire rispetto al criminale chiamandolo "signore".
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