FAME:Ridotta
concentrazione di glucosio nel sangue. Produce stimolazioni gastriche:contrazioni
da fame, contrazioni toniche dello stomaco, dolori da fame.
APPETITO:Desiderio
di particolari tipi di alimento piuttosto che dell’Alimentazione in generale; l’Appetito
guida la scelta della “QUALITA’” di alimento da assumere.
SAZIETA’:Senso di
appagamento del bisogno di alimento. E’ l’opposto della fame.
Fame e Appetito non sono sinonimi: la
fame è naturale, l’appetito è soggettivo.
La fame è un’esigenza fisiologica, l’appetito
è una scelta soggettiva.
CENTRI DELLA FAME e SAZIETA’ IPOTALAMO: è una struttura nervosa unitaria
deputata al controllo delle
funzioni vegetative e del comportamento
alimentare ed emotivo. Pesa 4 gr. E controlla l’intero sistema endocrino dell’organismo.
Ha collegamenti nervosi diffusi che lo connettono con tutte le principali parti
del SNC. E’costituito da un gran numero di gruppi di neuroni che hanno
globalmente un’importanza primaria nelle funzioni viscerali e nella
conservazione dell’individuo e della specie
umana.
La stimolazione dell’Ipotalamo laterale
induce a mangiare con voracità. La stimolazione dei nuclei ventro-mediali dell’Ipotalamo
provoca sazietà. La funzione dell’ipotalamo, nell’assunzione di alimenti, è di
controllare la QUANTITA’ (centri della fame e sazietà) e la QUALITA’ (centro
dell’appetito) del cibo ingerito, di attivare altri centri nervosi, il sistema
endocrino, stomaco e intestino.
Il controllo
sulla QUANTITA’ di
assunzione giornaliera di un alimento dipende
dalla Qualità
nutrizionale degli alimenti ingeriti.
Il controllo della fame dell’ipotalamo
funziona in stretto rapporto con lo stato nutrizionale dell’organismo.
FATTORI DECISIVI SUL
CONTROLLO DELLA FAME
- TEORIA GLUCOSTATICA DELLA FAME:
quando il livello della glicemia scende a valori inferiori a 0,60
gr/dl, l’individuo è spinto in modo autonoma mangiare una maggiore quantità di
alimenti per riportare la concentrazione di glucosio verso la norma.
La non disponibilità di glucosio
per le cellule può essere generata anche da una condizione di insulino-resistenza.
(Caso del diabetico)
- TEORIA TERMOSTATICA della FAME
L’apporto alimentare giornaliero è regolato dalla temperatura
corporea;
l’attività del centro ipotalamico della fame è regolata dalla
temperatura corporea nel senso che una diminuzione di questa stimolerebbe il
centro della fame mentre deprimerebbe il centro della sazietà.
- TEORIA LIPOSTATICA DELLA FAME
La quantità di tessuto adiposo presente nell’organismo e la quantità
di alimenti assunti è inversamente proporzionale. Il controllo dell’assunzione
dei cibi in senso quantitativo va rapportato alla LEPTINA prodotta e
circolante nel sangue ed è capace di intervenire nel centro ipotalamico della fame.
LEPTINA
Proteina circolante elaborata dagli adipociti con un ruolo primario
nella regolazione del peso corporeo, nell’assunzione di cibo e nella
dispersione dell’energia dall’organismo. Segnala ai centri nervosi cerebrali e all’ipotalamo
i livelli di scorte lipidiche dell’intero organismo. Una dieta ricca di
lipidi determina un considerevole aumento di Leptina circolante nel sangue. (Più è presente, meno bisogno di cibo si
crea)
Nessun commento:
Posta un commento
Esprimi il tuo pensiero