lunedì 24 dicembre 2012

Buon Natale, amici!




LUIGI: Per mia fattura, parlar del Natale sarebbe come invitarmi a sognare ad occhi aperti e poiché per molti, anche parlar con te, è una stranezza che si confonde tra la fantasia e la realtà, allora scriverò su questo sogno.

Già da bambino, estraneo all’amore, ero solito cercare posti lontani dalla furia giornaliera delle “cose” importanti e mi eclissavo in piena campagna o sotto calde coperte per viaggiare nei sogni.

ETT: Non importa ciò che altri potrebbero pensare! 

Sogno o realtà sono due facce del vostro mondo con le quali raccontate di voi stessi. Riprendi a parlar del Natale.

LUIGI: Il mio Natale è l’espressione più intima del volersi bene; è l’occasione per mostrare la parte più bella di noi stessi, quella che solitamente riserviamo a chi amiamo così profondamente da ritenere stupida l’idea di nascondere qualcosa, anzi, verso queste persone sorge spontanea la voglia di raccontar tutto sinceramente; si sperimenta una liberazione, una rinascita.

Esattamente come mendicanti d’Amore, ci si rivolge al prossimo con la certezza di vedere la mano tesa. ETT, credimi, è dura essere sempre se stessi in questo nostro mondo!

ETT: Infatti, Luigi! E’ proprio questo il motivo per cui siete difficili da comprendere anche a noi alieni.

LUIGI: Nel clima natalizio si diffonde una specie di armistizio sociale. Ogni tenerezza non viene soppesata completamente come una debolezza dell’essere o come una regressione infantile, ma come una corrispondenza ad una aspettativa collettiva che induce alla bontà, alla solidarietà e alla reciproca (momentanea) tolleranza.

ETT: Mi sembra di capire che in questo periodo attraversate una fase di drogaggio collettivo per cui l’effetto benefico che si ottiene è solo transitorio. 

Il clima natalizio dovrebbe essere quello di tutti i giorni, ma a causa delle vostre debolezze, lo relegate solo a dicembre di ogni anno.

LUIGI: Detto in termini diretti, direi che è proprio così!

ETT: Dimmi, ancora, che ruolo hanno i grandi regali, i pranzi faraonici, i viaggi di fine anno, lo spendere tanti soldi in un breve periodo, eccetera, eccetera?

LUIGI: I motivi sono molto semplici. La maggior parte degli umani tende a mostrare la sua gratificazione con l’uso della moneta.

Il sentimento spesso rischia di apparire inutile o al massimo una ludica attività per inoperosi, allora si “pensa” al concreto, come mangiare e spendere soldi.

La povertà d’animo esclude alternative per cui non far regali o non mangiare il panettone, si trasforma in una frustrazione sociale.

ETT: Per fortuna, noi alieni abbiamo bandito il cibo da molti millenni!

LUIGI: ETT, ti prego portami via con te per qualche giorno!

ETT: Proprio ora, nel pieno del Natale?

LUIGI: Sì! Perché ovunque andassi, continuerò a restare nel cuore di chi amo e continuerò a non esistere nella mente di chi mi vede solo attraverso gli occhi.

BUON NATALE AMICI MIEI!
  

domenica 23 dicembre 2012

Natale con ETT




LUIGI: Siamo così meravigliosamente complicati che se non io fossi umano, forse mi dispiacerebbe non esserlo!

ETT: Infatti, Luigi! 

Devo confessarti che noi alieni siamo stimolati a studiarvi proprio per questo mistero. 

Siete consapevoli delle vostre limitazioni e contemporaneamente operate come se foste infallibili, anzi, utilizzate questa assunzione per giustificare a posteriori i vostri errori.

LUIGI: Non abbiamo alternativa e in compenso, in questo senso, abbiamo molta autocommiserazione, adattabilità e pochissima memoria.

ETT: Avete tanta memoria per giustificare le debolezze e pochissima per tenerne conto.

Tralasciando l’approfondimento di questo tema, mi piacerebbe sapere perché vi augurate reciprocamente il buon Natale. 

Il fatto straordinario che riesco a notare, riguarda quella sottile soddisfazione che voi provate nel pronunciare l’augurio. 

Non conoscendo le vostre convinzioni intime, sembrerebbe ipocrisia o un rito convenzionale.

LUIGI: Comprendo benissimo ciò che alludi.

Noi umani siamo spiriti sociali e sperimentiamo su noi stessi, sentimenti che proiettiamo all’esterno e quelli che per empatia si inducono nel nostro animo.

Per dirla in breve, ci scambiamo a volo sentimenti usando le emozioni come mezzo di comunicazione.

Tutti gli umani hanno un sistema di interconnesso wireless. Noi siamo in grado di connetterci reciprocamente senza la presenza di un canale fisico. 

La realtà più bella, però, sta nella possibilità di offrire questo canale virtuale a tutti coloro che assistono alla comunicazione e come l’onda lunga dell’oceano, la emozioni innescate si diffondono, creando il clima Natalizio.

ETT: Se ho capito bene, vuoi dirmi che una volta l’anno vi concedete di unirvi in una sorta di comunione emotiva con la quale ricollocate il sentimento umano al centro della vostra esistenza.

LUIGI: Perfetto, ETT! Hai colto il senso più stretto del mio discorso. 

ETT: Mi sbaglio se ti faccio notare che Natale non è per tutti i popoli della Terra?

LUIGI: Ovviamente è così! 

Devi considerare che siamo tutti umani e per clima, posizione geografica, storia, eccetera, la condizione d’innesco del sistema può apparire diversa, mentre la causa di necessità identica.

Si spera in un futuro, non so quanto lontano, che tutti i popoli si sintonizzino sullo stesso canale e come i lampeggi delle luci di Natale, la gioia si sposti intorno al globo terrestre seguendo i fusi orari.

ETT: Il vostro grande sogno, vero?

LUIGI: Tutte le religioni indirettamente lo inseguono, poiché la nostra dannatissima razionalità diffida ad ammetterlo.

ETT: Non darti pena Luigi, il vostro mondo andrà come la volontà di potenza spingerà. Tu stesso sei convinto di questo. 

Ammetti anche che discutere di un problema in generale, si perde il risvolto migliore della questione.

Tu, in qualità di preciso rappresentate della specie umana, che senso dai al tuo Natale?

LUIGI: Una bella domanda a cui per dar risposta si potrebbe parlar per ore.

ETT: Non ti preoccupare di questo, avanti rispondi.

....
...

sabato 22 dicembre 2012

Innamorato







Guardo al sole
per mirar  l’immenso.

Confondo l’orizzonte
per scrutar lontano.

Muovo pensieri
per cullar silenzio.

Indugio nei sogni per sentir pace.

Altro non posso,
son prigioniero
d’Amore.

giovedì 20 dicembre 2012

Natale ritorna




ETT: Luigi, quelle ridicole lucine sono tornate a lampeggiare intorno a case ed alberi! Significa che festeggiate il Santo Natale?

LUIGI: Vedi che hai imparato a riconoscere le nostre usanze?

ETT: Siete ripetitivi fino a sembrare sciocchi!

LUIGI: Perché?

ETT: Vi augurate puntualmente ogni anno le stesse speranze, vi promettete di essere buoni, di cambiare il vostro solito modo di essere e, con la stessa puntualità, commettete ingiustizie reciproche, litigate per un apparente posto al sole, posticipate buone azioni come se la vita fosse eterna, ignorate chi ha bisogno d’amore, indugiate nella presunzione e …. potrei continuare per molto.

LUIGI: Tutto vero, caro ETT, noi siamo umani!

ETT: Cioè, vi arrogate il diritto di sbagliare!

LUIGI: Beh, sbagliare è un po’ la nostra droga contro la consapevolezza dei limiti.

Tu sei in grado di viaggiare nello spazio, beffarti della velocità della luce, ignorare il tempo, e dei nostri dolori non conosci nulla!

ETT: Dopo avermi riconosciuto tante proprietà, mi accusi indirettamente di essere idiota!

LUIGI: Non arrabbiarti, non voglio minimamente mettere in dubbio le tue qualità superintellettive!

Noi umani abbiamo un cuore sistemato all’interno di una gabbia d’ossa e appeso come un attaccapanni. 

Usiamo una materia molliccia all’interno di una scatola cranica in bilico su uno scheletro. 

Siamo dotati di uno spirito che non riusciamo a capire da dove viene, né come si attacca al corpo.

Siamo in una marea di dubbi e intuiamo l’amore.

Essere ridicoli, dopotutto, non è un gran male!

ETT: Luigi, probabilmente gli extraterrestre siete voi umani!


Il mondo illusorio - Descrizione dell’opera




Dalla lettura dei pensieri di due scienziati contemporanei, David Bohm e Karl Pribram, ho preso spunto per una mia libera interpretazione delle loro teorie. La trattazione non ha voluto adottare una strutturazione scientifica con i dovuti riferimenti bibliografici, per cui si è mantenuta libera, anche di fantasticare. Alcuni passaggi potrebbero apparire poco comprensibili, a causa di concetti specialistici, ma quasi sempre, segue un’analogia con oggetti e personaggi della vita quotidiana, e quindi di intuitiva comprensione.

Il libro è diviso in due parti: la prima segue la linea descrittiva, della teoria di Bohm e Pribram, connotata da interpretazioni e rielaborazioni personali; la seconda è frutto di implicazioni e convinzioni personali che si presentano sottoforma di dialogo e  brevi racconti.

La teoria di Bohm e Pribram, da una risposta al tipo di realtà che l’uomo, attraverso la biologia e la fisica, si è fornito e in cui agisce.

Sono presenti anche estensioni dei concetti originari che volutamente sconfinano nella fantasia, e fatte per il piacere dell’anima e della lettura.
Buona lettura .....

mercoledì 19 dicembre 2012

Cerco il Paradiso




Guardar vorrei oltre quel confine che i miei occhi impongono; non per scrutar misteri dell’universo ma per buttar oltre, la mia anima e dimenticare le miserie del mondo che mi circonda.

No, non mi riferisco a te, mandorlo in letargo!

Nemmeno a voi, fluttuanti rami di ulivo!

È colpa della calma di questa sera che fa fremere il mio cuore, appassionato collezionista di emozioni.

Anche tu sole che stai declinando, lasci traccia del tempo inesorabile che passa, cancellando opportunità per la mia anima.

Da indomito sognatore, da inguaribile sentimentale, tendo ancor più forte le corde della mia arpa, cosicché anche la più debole brezza possa suonare musica in me.

Vorrei sentir parole già dette, godere di abbracci conosciuti, pendere da bocche amiche.

Vorrei dimenticare il mio peso per spiccare il volo verso quel lontano orizzonte, cattivo per i miei occhi, ma dolce per la speranza di trovare ciò di cui non so cercare.

Se trovassi il Paradiso e vi prego non datemi dubbio, perché ritroverei la vibrazione continua della mia anima.

Troverei qualcuno che non mi spieghi solo a parole che cos’è l’amore.


martedì 18 dicembre 2012

Switching the sun off


Sun, Switch off yourself!

or burns my eyes.

Cowardice smiles to the poor man.

Dreams of glory of the human species collect frost on the iron of evil.

Tender feelings make fun of the sensitive soul.

I look up to the sky to distract crying eyes.

I would like to believe, my God.

Spegniti Sole


 
Spegniti sole,
o brucia i miei occhi.

Viltà arride al pover uomo.

Sogni di gloria dell’umana specie raccolgono brina sul ferro della cattiveria.

Teneri sentimenti suonano a burla all’animo sensibile.

Sollevo lo sguardo in alto per distrarre occhi piangenti.

Vorrei crederti Dio mio.

domenica 16 dicembre 2012

Un Angelo silenzioso




Questa è Victoria. E 'morta da eroe. Ha nascosto i suoi alunni di prima elementare negli armadi dopo aver sentito gli spari. Quando l'assassino è arrivato nella sua classe gli ha detto che i suoi studenti erano in palestra. Poi l'assassino l'ha uccisa ed è andato oltre. Victoria ha salvato la vita a tutti i suoi studenti



Un fiore è spuntato nel prato del mio cuore.

Lo nascondo al mondo per proteggerlo dal vento e dal freddo.

Lo annaffierò con tenero amore.

Avrò cura di farlo splendere in tutta la sua bellezza.

Attenderò il momento per salire su in cielo e fartene dono.

Il tuo atto d’amore mi fa luccicare gli occhi e mi gonfia il petto.

Mille emozioni soffocano inutili parole.

Grazie, Victoria. 

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