domenica 29 marzo 2015

Esperienza del dolore


 
Un bel giorno scopri che non c'è nessun altro all'infuori di Te!
Chi è intorno a Te ha lo stesso tuo problema.
Ci muoviamo come ombre in cerca di se stesse che si affollano nei pressi di qualche illusorio punto luce!
L’esperienza del dolore è la prova della solitudine.
Condividere l’esperienza del dolore è impossibile.
I nostri più affettuosi cari ci sono vicino, ci assistono, ma sono impotenti. 
Non hanno armi. 
Non conoscono l’intensità del dolore. 

Vorrebbero intervenire, ma non sanno né quando, né come. 
La loro presenza è il placebo per risolvere un’incomprensibile malattia.
La comprensione in questi casi si traduce in atti timidi di amore.
La voglia di intervenire per portare sollievo si arena in azioni a volte inutili, ma sempre imbarazzanti per i modesti risultati che si ottengono.
Alla fine scopriamo il dolore che valica la solitudine, ha lasciato una scia di esperienza della vita. 

venerdì 27 marzo 2015

Perchè ostinarsi a vivere cento anni?

 



Se immaginiamo un generatore di funzioni d'onda (Dio o chi per Lui), potremmo pensare alla vita umana come il valore in un istante di questa funzione.

Siamo quindi, sobbalzati continuamente da questa funzione.

La dipendenza dal tempo ci lega indissolubilmente a essa.

La funzione d’onda traccia un insieme infinito e continuo di valori che possiamo associare all’umanità.

Solo uscendo dal grafico è possibile vedere il disegno, l’evoluzione, la finalità.

La transitorietà della vita è inversamente proporzionale alla frequenza delle nascite.

Se paragoniamo la durata della vita umana con quella dell'universo (asse dei tempi), dovremmo ammettere una frequenza delle nascite infinita.

Una vita più breve implica una rinascita più frequente!

Perché dovremmo augurarci di vivere fino a 100 anni, quando già da 80 rinunciamo al 90% delle nostre prerogative?
 

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