Nello scrivere, ci sono delle regole che devono essere rispettate, altrimenti si possono commettere (cioè fare) degli errori. Oggi parlerò di un aspetto della scrittura: la punteggiatura, cioè dei segni che si usano per creare pause, separare, evidenziare le frasi.
Inizia ora a conoscere i segni ortografici e d’interruzione della lingua italiana:
- per esprimere una pausa breve e per dividere le frasi di un periodo, per esempio: Luca corre sempre da solo, si allena per un’ora.
- per separare parole o gruppi di parole all’interno di una frase, per esempio: Mangio mele, pere, banane, prugne.
- dopo un vocativo, per esempio: San Francesco, ascolta la mia preghiera.
- dopo un inciso (cioè, una frase che si inserisce e resta indipendente), per esempio: Oggi, essendo il tempo brutto, rimango a casa.
- dopo una apposizione (cioè un sostantivo che si aggiunge ad un altro per spiegarlo meglio), per esempio: Giulio Cesare, re di Roma, è stato assassinato.
La virgola non si mette mai:
- tra soggetto e verbo, per esempio: Massimo legge un libro.
- tra verbo e complemento oggetto, per esempio: Io bevo il vino.
- tra un nome e il suo aggettivo, per esempio: Ho mangiato una buona pizza.
- per riferire un discorso diretto, per esempio: Franco ha risposto: “Ora, preferisco leggere un libro”.
- per introdurre un elenco, per esempio: Sono arrivati: Marco, Caterina, Riccardo.
- per introdurre una spiegazione, per esempio: Il risultato di tutto ciò è: E=mc2
- per una pausa maggiore della virgola e una minore del punto, per esempio: Bevo sempre molta acqua; sento che mi fa bene.
Il punto (.) Indica una pausa, si mette alla fine di un periodo. Dopo il punto ci vuole la lettera maiuscola. Se dopo il punto si cambia argomento, si va a capo (cioè si inizia la frase in un’altra riga). Il punto si può usare anche nelle sigle (N.A.T.O.) e nelle abbreviazioni (Prof.)
Il punto esclamativo (!) si usa per evidenziare meraviglia, o una certa emozione, per esempio: Che bella sorpresa!
Il punto interrogativo (?) si utilizza alla fine di una domanda diretta, per esempio: Che ore sono?
- aprono e concludono un discorso quando è in forma diretta, per esempio: Antonio dice: “quando sto male, preferisco digiunare”.
- si usano anche per riportare citazioni: < Nella rinuncia di ciò che abbiamo, otteniamo l’unica cosa che ci appartiene: noi stessi>, Franz Grillparzer
- per indicare titoli, per esempio: Manzoni ha scritto “I promessi sposi”.
Il trattino (-) si usa per indicare la divisione sillabica quando si va a capo (cioè si cambia riga senza aver finito di scrivere la parola) o si usa per unire due elementi di una parola composta, per esempio: L’alleanza italo – tedesca.
Le parentesi tonde ( ) si utilizzano per racchiudere un inciso, una spiegazione, un osservazione o frase che interrompono in una certa maniera il discorso ma aggiungono informazioni alla frase, per esempio: Mi piace mangiare (mai da solo) nei ristoranti economici.