Capita
a tutti di racchiudere nel proprio animo un desiderio, di farlo rimanere sull’uscio
della propria casa senza aprirgli la porta.
Tanti
saranno i motivi per questo blocco.
Paure inconfessate legate ad antichi
insuccessi o frustrazioni irrigidiscono le decisioni e votano all’immobilità.
Il
tempo è un medico condotto che bussa a porte con serrature arrugginite.
Allora,
giunge il momento in cui queste pesanti porte rumorosamente si aprono.
Inevitabilmente,
si ritrovano quegli antichi desideri invecchiati, senza brio, capaci soltanto
di evocare rammarico.
Al
termine di un lungo film si conosce la trama.
Quale
sarebbe stata la trama, se fosse stata scritta da un desiderio?
Una
vera vita vissuta!
Probabilmente,
è un’ottima chiave di lettura della vita, se si usassero meno verbi al
condizionale a vantaggio di quelli al presente!
Un
ottimo stratagemma per intrappolare il desiderio nella realtà!
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