domenica 8 settembre 2013

Esempio di devozione completa


"Brio è stato trovato accanto al corpo dell’uomo in un dirupo. Alla tragedia per la morte di un uomo, si è aggiunto il dolore del suo cane che ha vegliato senza bere nè mangiare il corpo del padrone per due lunghi giorni e due gelide notti."

Davanti all'Amore anche la morte può assumere un ruolo di secondo piano.

Non vorrei che qualcuno si scandalizzasse nel riferire la parola “Amore” agli animali.

Per essere precisi e volendo scherzare con questa nobile parola, classificherei i significati ad essa associati secondo questa graduatoria di demerito:

-L’amore come sostantivo e appellativo: sinonimo di apparenti buone maniere e coccole formali. 

-L’amore come strumento di giustificazione per compiere atti irrazionali.

-L’amore come strumento da cercare e da usare secondo la propria convenienza.

-L’amore come oggetto da cercare in modo forsennato, posseduto da misteriose entità.

-L’amore come investimento passivo provocato da particolari qualità di alcune persone.

-L’amore come pista per il sesso.

-L’amore come un dispositivo a tempo, dotato di starter e di terminatore.

-L’amore come dovere e costrizione verso qualcuno/a.

-L’amore imposto, come le manette sulle mani incrociate di un carcerato.

-L’amore come strumento di onore o potenza di dominio.

-L’amore come malattia dell’anima, responsabile di autoflagellazione e tristezza.

Mi piace ricordare che l’amore è libertà di essere ed esprimersi in accordo con l’armonia dell’universo. L’Amore è scelta dell’essere maturo e consapevole, è energia rivolta verso se stessi e il prossimo, è un giardino da coltivare con cuore e passione, poiché è il produttore delle più belle emozioni che danno senso al respirare e al pensare.

 

 

venerdì 6 settembre 2013

Il peso specifico emotivo



Sono convinto che molte persone abbiano un peso specifico emotivo tale da mostrarsi in equilibrio indifferente in molte relazioni interpersonali.

Questo indice di misura della cordialità, stabilisce anche l'altezza dal fondo del mare delle miserie in corrispondenza della quale nuotano.

Sapete benissimo che un pezzo di ferro scagliato in acqua, affonda velocemente, mentre un pezzo di sughero è sballottato sulla sua superficie come se non fosse accettato.

Alcuni materiali, invece, avendo un peso specifico quasi uguale a quello dell'acqua, viaggiano in essa in equilibrio casuale; ogni posizione assunta è sempre buona.

A causa delle debolezze umane e in misura legata alla sfortuna, ognuno di noi mostra un peso specifico emotivo.

Possiamo essere, pertanto materiali ferrosi, tristemente depositati nei fondali dello spirito e ignari delle bellezze di oltre superficie, oppure eleganti cigni bianchi che sembrano non toccare l'acqua, ma che pur s'adagiano su di essa.

L'alternativa alle precedenti due possibilità, consiste nel nuotare nell'indifferenza, accontentandosi del plancton, passivamente trasportato nelle masse d'acqua degli oceani.


mercoledì 4 settembre 2013

Un mondo d'Amore



Domattina questa bimba nata da poco deve fare un importante intervento.
La mamma ci ha chiesto di unirci in preghiera per lei.



Il mondo d'amore non lo vedi, è dentro di noi!

Opaco ai più sfortunati.

Limpido a chi sorprende luccicare i propri occhi alla carezza di un bambino. 

Il pensiero d'Amore è forte, pesante, solleva montagne.

Allineamo l'energia d'Amore, così da spostare la stella più luminosa verso la bimba di figura............

Non diamo alibi a Colui che dell'Amore è maestro.

Luigi Squeo.

martedì 3 settembre 2013

Il mondo fantastico



Il cielo scende fino a toccare la mente.

Non sono mai stato così alto
 fino a toccare i sogni.

Gli occhi si chiudono,
non c'è nulla da guardare.

Il pensiero libero non trova pace,
né luogo dove dimorare.

Volteggia nel variopinto mondo delle idee.

I colori delle emozioni abbracciano mille arcobaleni.

I suoni sono musiche ammaliatrici.

Sono in punta di piedi, 
nel mondo della fantasia,
quel mondo così caro ai bambini e ai poeti. 

lunedì 2 settembre 2013

Gelosia e Invidia

    opera di Silla Campanini


La gelosia e l'invidia sono i sintomi di una sofferenza interiore causata da una mancanza d'amore.
L'esperienza del dolore per una carenza affettiva subita nei primi anni della giovinezza segna indelebilmente l'anima della vittima, fino alla scomparsa della consapevolezza per questa condizione d'essere.
Questa malattia dell'anima affiora verso le persone che la vittima crede uguali o inferiori a sé e opera smontando il castello delle qualità invidiate. 
La persona colpita da questo morbo usa la diffamazione e l'ipocrisia come armi di legittima difesa. 
L'oggetto d'invidia è fatto proprio da un sentimento compiacente che maschera con l'idea del "furto" subito l'incapacità di conquistarlo o produrlo.
La forza della malattia è tale da far piangere in solitudine la vittima.
Incontrando una persona gelosa o invidiosa, non arrabbiatevi perché è questa la reazione che cerca, a conferma delle sue ragioni d'essere. 
Per queste povere persone, l'indifferenza rappresenta la peggiore delle reazioni poiché dichiara apertamente la loro poca considerazione e in fondo, la loro inconsistenza morale.
Essere immuni all'invidia e gelosia, significa aver conquistato l'equilibrio interiore attraverso la pratica continua dello spirito d'amore. 
Non è facile per nessuno, poiché, in misura diversa, ad ognuno di noi, il "sacco" d'amore non è mai pieno. 

  

sabato 31 agosto 2013

Niente è impossibile




Nothing is Impossible... ... we have to motivated and 

encourage poor and needy people.

 Also differently able persons...






Ci lamentiamo come se tutto ci fosse dovuto....

Eleviamo alcuni bisogni come assoluti.....


Dimentichiamo che nascendo eravamo nudi 

e morendo ritorniamo nudi.

Gli strani strumenti della paura

     opera di Silla Campanini

La paura è uno degli stati d’animo che gli esseri umani non riescono a gestire come vorrebbero e allora inventano stratagemmi che hanno come unico scopo quello di addormentare la consapevolezza.

Dal dizionario, la paura è “stato d'animo, costituito da inquietudine e grave turbamento, che si prova al pensiero o alla presenza di un pericolo”.

La paura è una condizione dell’essere che teme per la propria sopravvivenza e si manifesta con una rottura dell’equilibrio psicologico e fisico, allertando, così, corpo e anima per la difesa comune contro la minaccia.

Il corpo e l’anima si alleano per la battaglia comune e per sconfiggere lo stesso nemico.

Il corpo utilizza strumenti che gli sono propri e cioè, stupidi.

Ripesca dalla propria memoria storica reazioni o atti comportamentali che, anche in modo ingiustificato, hanno prodotto risultati utili in situazioni analoghe.

In altre parole, se in un evento, la paura è stata alleviata dalla presenza di qualcosa, in una nuova occasione simile in cui si verificano le stesse condizioni di turbamento, la ricomparsa della stessa cosa provoca l’insorgere di una sensazione di sollievo. 

L’opportunità per la scelta dell’azione adottata è garantita soltanto dal ricorso storico.

La stupidità del criterio consiste nell'applicare la regola meccanicamente e indipendentemente dell’evento che ha scatenato la paura.

L’anima, più raffinata invece, utilizza tecniche molto più variegate e personalizzate con le caratteristiche del soggetto.

L’atteggiamento dell’anima, diviso tra la razionalità e l’istinto, si rivela attraverso livelli di profondità di pensiero e della sensibilità emotiva.

Il pensiero conduce al pronosticare lo sviluppo dell’evento in corso, per modulare il grado di pericolosità a cui si va incontro.

La sensibilità sperimenta l’intensità del dolore imminente.

Unendo le tre tecniche si ottiene una combinazione che nella stragrande maggioranza dei casi è sbilanciata.

Si oscilla tra reazioni che vanno da quelle soltanto fisiche, con buio completo della razionalità e grande esperienza di dolore, per giungere a quelle fredde, impassibili con grande lucidità di pensiero e assenza di dolore.

Ogni essere umano occupa un posto in questa scala del “sentire” la paura.  

  

venerdì 30 agosto 2013

Buonanotte mondo


 
Buonanotte mondo.
Buonanotte amici.
Buonanotte anche te che non mi conosci.
Buonanotte al cane randagio abbandonato dal suo padrone.
Buonanotte alle fate che incontrerò nel sogno.

Chiudo gli occhi per aprire quelli del cuore,
quelli che mi fanno volare,
quelli che mi fanno sorridere mentre dormo.

Affondo la testa nel cuscino
per sconfinare laddove tutto è possibile.

Ho cura di stringere a me la più bella idea del giorno.
Quella che ha dato più senso al mio vivere.
Quella racchiusa nell'attimo allora fuggente.

Accantono le paure.
Sì! Sono sempre lì,
appese al cuore generoso.

Non si perdono.
Mi attendono per sfidarmi ancora nel nuovo domani. 

Chiudo la porta alla mia consapevolezza,
non prima, però,
di aver gioito per le persone che amano,
per le promesse fatte,
per il bacio che ho mandato a tutti voi.
   
Serenamente la quiete si posa...
prepara la scena al sogno 
dove presto c'incontreremo.



 

Rompere il mondo


Provo a rompere questo mondo.
Voglio vederci dentro!

E' fatto di fili, mattoni e denaro?

Mi sguscia dalle mani
come se fosse ricoperto di sapone.

Allora, lo guardo
e inizio a pensare.

Non è il mondo che volevo.

Sì, è rotondo.
Ha il cielo azzurro,
il mare profondo
e la notte che insegue il giorno.

Porta con sé tanti meravigliosi muti animali,
magnifiche piante
e imponenti scenari.

Ma ..........

Dove sono i cuori innamorati?
Dove sono le carezze, gli abbracci e i sorrisi?

Camminano da soli,
nascosti nell'altro mondo,
quello intimo,
quello che splende nelle poesie,
quello che vive nella fantasia dei bambini,
quello dipinto da chi vuol bene.

Furioso,
raccolgo i cocci duri, le cattiverie, l'ipocrisia
e tutto il grigiore che gira intorno
per portarli nei sogni 
dove deriderli è concesso a tutti.


mercoledì 28 agosto 2013

28 Agosto 2013


Mi capita spesso di alzare gli occhi al cielo.
Mille dubbi mi assalgono.

Chi sono?
Perché sono qui?
Qual è il disegno?

Il pensiero lontano dal corpo,
corre oltre le luci delle stelle.

Ingenuo,
tento di scorgere ciò che gli occhi non potrebbero mai scovare.

Le palpebre, abbassandosi ripetutamente,
si affannano a ripetere quello che la ragione suggerisce.

Testardo, lo sguardo insiste,
e allora che l’incanto prende.

Dentro me stesso, cedo il passo al cuore.

Forse,
 è l’amore che si nasconde dietro l’ultima stella?

L’entusiasmo si esalta al tamburellare del battito precoce.

Sento di perdere peso e di sollevarmi,
 lì,
 verso l’alto,
laddove i mie occhi si sono fermati.

La gioia, incontenibile, teme l’esilio nel corpo.
Spinge con i suoi tremori.
Vuole raggiungermi nel paradiso dei sentimenti.

Qui, indugio ai piaceri dei suoni delle emozioni.
 Il tempo, senza misura, si arrende all'alba del 28 Agosto.

Una bambina festeggia il suo compleanno.

Ordino alla stella più luminosa di splendere  
sul suo tenero essere,
che il bene risplenda sempre
e contamini d’amore ogni anima che s’accosti.

Raccolgo tutta la luce dell’universo nel soffio di un bacio,
che sarà il dono più prezioso da porgerti.

Un giorno,
sarà quella la luce che scorgerò
fra gli infiniti punti brillanti sulla terra.



martedì 27 agosto 2013

La gentilezza


La gentilezza nei rapporti umani sembra ai più, una qualità accessoria da utilizzare soltanto in determinate occasioni.

A mio avviso, la gentilezza è l'essere di una persona sensibile e che ha in  gran considerazione il valore della natura umana.

Gentile è il modo naturale di approcciarsi al prossimo di chi è buono dentro e proietta all'esterno la sua visione del mondo.

La persona gentile ha conquistato la pace interiore, la mantiene e la guida in tutte le relazioni con il prossimo anche in presenza di nuvole e temporali sul suo cielo.

L'essere gentile è anche eredità e fortuna.

Come i fiori che per mostrar bellezza e profumo hanno bisogno del sole e dell'acqua, così l'anima umana senza la culla dell'amore fatica a colorarsi di gentilezza. 



lunedì 26 agosto 2013

Notte infinita



Al sussurar del pensier dolce,
la notte accende il cuore.

Non v'è fretta per il domani.

I tormenti sembrano assopirsi.

La ragione è libera di percorrere sentieri proibiti.

Tutto intorno tace.

Non esistono confini per un'anima padrona del mondo.

Ecco, come briose bambine, le emozioni s'affacciano.

Scacciano regole e divieti.

Ti accolgono nel paese dei sogni,
dove tutto è possibile,
dove tutto è buono.

Peccato che nessuna notte è infinita.

domenica 25 agosto 2013

Pensiero sospeso

opera di Silla Campanini

Giorni lontani,
piccoli nella galleria del tempo,
trovano spazio nella memoria incerta.

Consegnano ricordi alla mente saggia,
che nulla può al decretar del suo giudizio postumo.

Sospesi nell'aria del pensiero,
la nostalgia raccoglie i dettagli.

Ingenua, vuole consegnarli al cuore.

Quel pugno rosso,
bambino per sempre,
capace di fermare il tempo e inchiodare lo sguardo.

Intanto, bloccati nel passato,
si rivivono scene di altro sapore.

Nel mentre del pensiero duraturo,
qualche brivido fugge sotto le serie vesti.

Una lacrima si trattiene tra le sbarre delle ciglia
e inumidendo gli occhi,
chiede conto alla ragione.

Muta, per causa non sua,
attende che l’attimo si consumi.


venerdì 23 agosto 2013

Nettare d'amore

opera di Silla Campanini


La vita volge il desio al vento del capriccio.

Gioie e dolori sono corolle del suo fiore.

Il vento muove quel debole stelo 
avvinghiato al suolo di primavera
e proteso al caldo sole dei sentimenti.

Bellezza infinita dona all'anima che l'accosta.

Versa nettare nelle fragili emozioni.

Puoi vederlo scorrere nelle lacrime di gioia
per riscoprir l'incanto dell'immenso.

Puoi vederlo negli occhi di una fanciulla 
che al mondo s'affaccia.

Puoi sentirlo nel calore di un abbraccio,
nella forza di una stretta di mano.

Allor che maestro diverrai,
dolcemente potrai abbandonarti al sorriso
 dell'ombra che per caso ti è accanto.  



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