Può sembrare una anormalità ma quando mi trovo solo nelle aree abbandonate dalle luci, una forza interna mi spinge a fermarmi, alzare lo sguardo al cielo stellato e abbandonarmi al pensare per qualche minuto.
Mi chiedo perché la terra non è sola.
Lo sguardo, senza un riferimento, si muove tra un indefinito numero
di puntini luminosi.
Allora, addormento la ragione,
lascio che il tremore sobbalzi sulle mani....
fino a muoverle come fa un vecchietto.
Cerco un punto dove fermarmi e ricondurre il mio peso.
M'illudo di vedere ciò che ad altri è impossibile, quasi a
voler sprofondare oltre il visibile.
La mente mi asseconda e gli occhi smettono di funzionare come di
solito fanno.
Improvvisamente, appaiono contorni sfuocati che velocemente
si ricompongono in immagini irreali.
La razionalità sferra l'ultimo attacco, tentando di fornire una
logica allo scenario fantastico che si agita incontrollato.
Nella quiete del luogo solitario, i brividi scorazzano per la mia
pelle.
Sono stati lasciati liberi dalle emozioni.
La fantasia è padrona della mente e il diletto trova il suo
momento.
Un lungo respiro mi ricorda di essere dentro un corpo, mentre
credevo di essere lassù.
Nessun commento:
Posta un commento
Esprimi il tuo pensiero