Sono passati oltre 2000 anni e gli
insegnamenti semplici e ricchi di stimoli alla vita psicologica dell’uomo, non
sono serviti per innescare un processo di maturazione che dovrebbe erigere
l’essenza umana a livelli impensabili rispetto a quelli attuali.
Socrate, filosofo dell’antica Grecia, non
fondò mai una scuola, ma tenne il suo insegnamento nei luoghi pubblici, come
una sorta di predicatore laico, educatore delle coscienze, attraverso un metodo
dialettico, si portava ad un esame
dell’anima o di coscienza e rendersi conto in seconda analisi della propria
vita, ossia un esame morale.
Egli è
stato un precorritore della politica per l’uomo e al servizio dell’uomo.
La scoperta dell’essenza dell’uomo come
Psichè, tendeva in maniera perfettamente consapevole a spogliare l’anima
dall’illusione del sapere e in questo modo a curarla, così da renderla idonea
ad accogliere la verità.
L’Anima (la natura stessa dell’uomo) ci ordina di
conoscere chi ci ammonisce: “conosci te
stesso”.
Socrate, con il suo insegnamento, ci invita
a sottoporre al dominio della ragione la vita umana e i suoi valori. Soltanto in questo modo, ogni azione assume
una direzione inequivocabile e cioè il bene di ognuno di noi inteso come
elemento di un’organizzazione composita detta “Società”.
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