giovedì 24 maggio 2012

Il mondo illusorio (recensione)


Il valore di uno scritto e quindi del suo autore, si misura dalla capacità di saper interpretare gli elementi cardini su cui si basa la sua opera. Luigi Squeo, nel suo “il mondo illusorio”, è riuscito pienamente a coordinare elementi di riflessione scientifica che rendono chiaro quel mondo illusorio che tutti oggi travolge perché tutto oggi gestisce, quale espressione dell’intelligenza dell’uomo.
Dott. Pasquale Tempesta

1 commento:

  1. In un mondo globalizzato non poteva mancare questo interessante libro,"il mondo illusorio",che ci istiga ,a non abbassare la guardia sia alla riflessione che al pensare, con la necessità anche momentanea di isolarci dalle problematiche che ci giungono quotidianamente dal mondo esterno.Non è una lettura facile,bisogna sorseggiarla come un buon bicchiere di Barolo d'annata;scoprire Bohm e Pribrom,due scienziati apparentemente antitetici ma in realtà coesi in un unicum.Per sdrammatizzare mi è venuta alla mente un episodio accaduto quando la Chiesa era alla ricerca di qualcuno che potesse divulgare in maniera semplice al popolo il pensiero di Sant'Agostino.Fu dato l'incarico al vescovo Caetano, il quale onorato da tale incarico,lavorò tantissimo che alla fine ne uscì un lavoro talmente astruso e complicato che un notabile della chiesa scrisse che "per poter comprendere il vescovo Caetano,era necessario leggere Sant'Agostino".Il che significa che per poter comprendere Bohm e Pribrom bisogna leggere "il mondo illusorio".
    Aggiungo che sarebbe interessante (per cui ti invito a scrivere il seguito...)il concetto di "vibrazione o risonanza dei neuroni" oggetto di recenti ricerche di neuroscienze ,con i lavori sui neuroni a specchio del prof Rizzolatto dell'Università di Parma.Le vibrazioni generano suoni,i suoni concerti e non c'è più bella armonia del "sapere" che la lettura dell'opera di Luigi Squeo.
    Pasquale Verzicco

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