martedì 7 ottobre 2014

Partenza con ETT

ETT: Il tuo è un lungo silenzio, Luigi, non credi?

Non ti va più di parlarmi? 

Oppure, hai raggiunto un equilibrio interiore che affievolisce il desiderio di comunicare?

LUIGI: E’ vero, c’è qualcosa che mi distrae e che demolisce la carica per uscire da me stesso e cercare nuovi ponti con il prossimo. 

Sento di essere una presenza solitaria che passeggia in mondo dal quale vorrebbe ciò che non otterrebbe mai.

ETT Pessimista o deluso?

LUIGI: Forse entrambi.

Tutti gli umani attraversano fasi nella vita in cui si pongono domande che fanno cadere veli sull’entusiasmo.

Probabilmente, la consapevolezza del tempo che passa dilata i tempi della riflessione, appesantisce l’intraprendenza e si indugia nel ricordo. 

Inevitabilmente si diventa più saggi e le parole si sprecano meno.

Si usano sguardi intensi; si è attenti ai piccoli messaggi che giungono dal cuore. 

Non si giudica, come succede nell’età delle conquiste, poiché si capisce di poter rimanere vittima dei propri giudizi.

In altre parole, arriva il momento in cui esiste solo il tuo mondo e nel quale gli altri sono tuoi ospiti; tanti sono di passaggio, pochi sono invece fissati come pietre miliari nei solchi dell'anima.  

Il voler bene, l’essere tolleranti non è più una scelta, è un modo di essere; è una condizione irrinunciabile per continuare a dare il senso alla vita.

ETT: Allora, non è un caso il fatto che gli umani procedendo nell’età matura diventano silenziosi e introspettivi.

LUIGI: Sì, ETT! 
Noi umani possiamo dare il meglio quando nessuno più lo richiede. 

Allora, diventiamo silenziosi. 

Siamo pieni di spirito buono che saremo costretti a tenerlo inutilizzato e pronto soltanto per portarlo nell’oblio con la morte.   

Caro amico mio, vorrei venire con te. 
Mi accoglieresti sul tuo pianeta?

ETT: Certamente! Potresti pentirtene, però.

LUIGI: Non potrei tornare indietro?

ETT: Considera che potresti rimanere deluso.

LUIGI: Se dovessi analizzare la questione con freddezza e razionalità, la delusione dovrebbe essere l’ultimo rischio.

Qualsiasi confronto tra gli esseri umani ed eventuali altre presenze nell’universo darebbe un risultato molto sconfortante per i padroni del pianeta azzurro.

Siamo limitati in tutto, conosciamo una infinitesima parte di tutto ciò che ci riguarda, non duriamo più di cento anni e come se non bastasse, litighiamo tra noi, ci uccidiamo, trascorriamo il tempo a beccarci e a farci del male. 

Qualcuno di noi si rende conto di quanto siamo piccoli e di quanto dovremmo volerci bene ma questi sono voci solitarie che diventano afone nel chiasso del vegetare senza pensare.  

ETT: Preparati, allora, verrai con me quando sarai pronto.

domenica 5 ottobre 2014

Prima che le api scompaiano: stanno per decidere



Le api stanno morendo in tutto il mondo e la nostra catena alimentare è a rischio. Gli scienziati accusano i pesticidi tossici, che sono stati messi al bando dall'UE grazie ad una mega campagna di Avaaz. Tra pochi giorni, gli USA potrebbero aderire al divieto, dando l'esempio ai governi di tutto il mondo. Questa è la nostra più grande opportunità di salvare le api dall'estinzione. Firmate la petizione e condividete questo appello urgente:

Senza che ce ne accorgiamo, miliardi di api stanno morendo e la nostra catena alimentare è a rischio. Le api non si limitano a fare il miele: sono una forza lavoro immensa e umile, che impollina il 75% delle piante che coltiviamo. Tra pochi giorni gli USA potrebbero decidere di vietare i pesticidi tossici che le stanno sterminando.

Arrivare a quel divieto è possibile e noi lo sappiamo bene: dopo una mega campagna Avaaz dell'anno scorso, l'Unione Europea ha proibito quel gruppo di veleni che numerosi scienziati accusano per la morte delle api. Proprio ora le società dell'industria chimica stanno facendo pressione senza tregua sulle autorità statunitensi per impedirlo. I nostri alleati interni, però, ci fanno sapere che l'opinione pubblica potrebbe rovesciare la situazione in favore del divieto. Facciamoci sentire, allora! Se gli USA si muovono, daranno il via ad una reazione a catena nel resto del mondo.

Non abbiamo tempo da perdere
: la task force della Casa Bianca per le api presenterà le sue proposte tra pochi giorni. Non si tratta solo di salvare le api, si tratta della nostra stessa sopravvivenza. Firmate ora questa petizione urgente, facciamo arrivare il nostro appello agli USA affinché mettano al bando quei pesticidi assassini, prima che le api si estinguano:

https://secure.avaaz.org/it/save_the_bees_us_pet_loc/?bglFhdb&v=47234

Le api sono cruciali per la vita sulla Terra: ogni anno impollinano piante e raccolti per un valore stimato di 40 miliardi di dollari. Se non verrà fatto nulla per salvaguardarle, molta della frutta e verdura che amiamo rischia di scomparire e un terzo delle scorte di cibo andrà perduto.

Negli ultimi anni stiamo assistendo al rapido declino nella popolazione delle api: alcune specie si sono già estintee proprio in California -- dove si produce la maggior parte del cibo negli USA -- ogni anno gli apicoltori perdono un terzo delle api. Gli scienziati sono alla disperata ricerca di risposte. Mentre alcuni studi, spesso finanziati dalle industrie chimiche, affermano che la causa potrebbe essere una combinazione di fattori, tra cui malattie, perdita dell'habitat e sostanze chimiche tossiche, altri studi, indipendenti e autorevoli, sono giunti alla conclusione che i colpevoli siano i pesticidi neonicotinoidi.
Grazie a queste prove schiaccianti e ad una campagna super efficace di Avaaz e dei suoi partner, l'UE li ha messi al bando. L'Agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente (EPA) è incaricata dal Congresso di regolamentare le tossine, ma per anni ha aggirato la legge, sottostando alle pressioni dell'industria chimica. Ora, la task force della Casa Bianca per la salute delle api potrebbe convincere l'EPA a cancellare la registrazione dei pesticidi, così non potranno più essere venduti negli USA. Ecco la nostra opportunità!

La task force pubblicherà il suo rapporto tra pochi giorni. Già 3 milioni di noi, in tutto il mondo, sostengono questa campagna. Diamole una forza senza precedenti: 3 milioni e mezzo di firme per salvare le api e consegnare la petizione in modo strategico e con l'attenzione dei media. Fermiamo un accordo buono solo per le grandi industrie. Firma ora questa petizione urgente:

https://secure.avaaz.org/it/save_the_bees_us_pet_loc/?bglFhdb&v=47234

Non possiamo più lasciare la nostra delicata catena alimentare nelle mani delle aziende chimiche e dei legislatori sul loro libro paga. Il bando di questi pesticidi ci avvicinerà ad un mondo più sicuro per noi e per le altre specie che ci stanno a cuore e dalle quali dipendiamo.
Con speranza,
Terra, Alex, Alice, Ari, Nick, Laila, Marigona, Ricken e il resto del team Avaaz.

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