mercoledì 25 luglio 2018

Bontà falsa

Nella vita quotidiana tutti sperimentiamo un tipo di bontà che con l’essere buono non ha nessuna relazione.

Si tratta di una bontà confezionata su un modo particolare di vivere le relazioni sociali, utili per lenire un dolore psicologico derivante da un’infanzia carente di vero amore.

Coloro che sono colpiti da questa malattia dell’anima vivono un dissidio interiore che spesso non si spiegano e adducono motivazioni legate a condizionamenti subiti dall’esterno. 

Questi sfortunati vivono strettamente dipendenti da come si comportano gli altri e di conseguenza, giustificano così le loro reazioni.

Alcune volte si rendono conto dei modi scorretti che assumono ma si riparano sotto la coltre del diritto a reagire.

Potete individuarli molto facilmente perché appaiono molto disponibili, quasi ubbidenti ai vostri consigli o desideri.

L’analisi più profonda della situazione conduce sempre a scoprire un loro rendiconto nascosto, un privilegio ottenibile, una “vendita” dell’immagine della bontà. 

Le vittime dei falsi buoni scoprono a posteriori gli effetti negativi delle azioni fraudolenti per cui normalmente, i poveri malcapitati si sentono traditi, ingannati, delusi, debilitati anche a rivalersi. 

Potreste chiedere conto a questi personaggi delle loro azioni, ma otterreste risposte puerili, inconsistenti, quasi che tutto derivasse da equivoci, frutto di scelte non intenzionali.

Vi consiglio di sorridere davanti alle piccole vendette orchestrate da loro; riflettendo scoprireste quanto impegno, tempo ed energia consumano per conseguire bassi risultati.

I falsi buoni sono costretti a vendere la loro serietà e a rimanere bloccati a un’età infantile che giornalmente si scontra con quella del loro aspetto fisico.  

I falsi buoni non dimenticano un presunto torto subito, lo erigono ad onta da lavare, a vendetta da consumare.

Incontrando un falso buono, offrite la possibilità di uscire dal circolo vizioso che non gli consente di esprimere la sua tenerezza interiore. 

Uno dei modi per aiutarlo consiste nel manifestare un’amicizia diversa da quella a cui è stato abituato dalle sue debolezze; noterete molto impaccio e avrete disinnescato una trappola tesa non soltanto alla vostra persona.


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