Immaginate Platone, Aristotele e Diogene, Socrate, seduti intorno a un tavolo del bar, che discutono su ciò che sta succedendo oggi.
Platone, nella prospettiva dell'idealista, potrebbe analizzare Trump e Musk attraverso la lente della sua Teoria delle forme. Probabilmente troverebbe entrambe le figure affascinanti ma imperfette riflessioni di archetipi ideali. A loro riguardo, Platone potrebbe dire:
“Nell'Allegoria della caverna, Trump sarebbe l'ombra sul muro, un'immagine plasmata dalle fiamme tremolanti dell'opinione pubblica e dalla frenesia dei media. Lui si crede un re filosofo. In realtà, si illude perché governa con una retorica che fa appello all'appetito piuttosto che alla ragione.
Elon Musk, invece, aspira a trascendere le forme terrene. Le sue iniziative SpaceX non sono altro che un'eco del desiderio dell'anima di sfuggire al regno corporeo e toccare i cieli. Tuttavia, non confondiamo l'ambizione tecnologica con la vera saggezza.
Consiglierei a questi due uomini di iscriversi alla mia Accademia, pur correndo il rischio di sentire da Trump sentenziare la mia filosofia falsa e di essere convinto da Musk di diffonderla sul suo social”.
Aristotele, l’analista pratico, avrebbe un approccio sistematico a tutto, creerebbe probabilmente un ampio diagramma di flusso che confronta le virtù e i vizi di Trump e Musk.
Di Trump, potrebbe osservare:
"Possiede un talento per la retorica ma spesso ignora la via di mezzo, inclinandosi eccessivamente verso l'arroganza e allontanandosi dalla moderazione. Il suo ethos? Altamente discutibile. Il suo pathos? Indubbiamente efficace".
Nel valutare Musk:
"Ecco un uomo guidato da uno scopo, anche se a volte agli estremi. La sua dedizione al telos, la causa finale, si allinea con la sua visione della colonizzazione di Marte. Ma questa ricerca è virtuosa se trascura l'eudaimonia*, il fiorire della vita sulla Terra?"
Aristotele potrebbe concludere che entrambi gli uomini dimostrano il potere dell'ambizione ma necessitano di fondamento nella deliberazione etica. Forse un simposio potrebbe rimetterli in carreggiata, con il vino, ovviamente.
Diogene, il cinico, il troll originale della filosofia, probabilmente apprezzerebbe la possibilità di prendere in giro sia Trump che Musk. Immaginatelo passeggiare a Mar-a-Lago con la sua lanterna, proclamando:
"Cerco un uomo onesto, ma tutto ciò che trovo è opulenza dorata e trofei di golf".
Sullo stile comunicativo di Trump, Diogene potrebbe scherzare:
"Prende iniziative veloci, come se la brevità fosse l'anima dell'arguzia, ma il contenuto non è né breve né spiritoso. Davvero, quell'uomo ha trasformato il vento in un'arma".
Quanto a Musk, Diogene probabilmente apprezzerebbe le eccentricità ma rimarrebbe scettico:
"Un uomo che costruisce tunnel per sfuggire al traffico ma crea più auto? Tali paradossi mi divertono. Forse avrebbe dovuto restare nella sua botte".
Il verdetto finale di Diogene potrebbe comportare lo scatenamento di uno stormo di piccioni a un evento Tesla o il portare una rapa cruda a un comizio di Trump, dichiarandola "più utile delle sue politiche".
Se Socrate fosse vivo oggi, inviterebbe Trump e Musk a un dialogo su etica, leadership e natura del successo. Ecco un frammento di come potrebbe svolgersi quella conversazione:
Socrate: “Dimmi, Donald, qual è l'essenza della grandezza?”
Trump: “Vincere. Nessuno vince come me. Ho i migliori hotel, i migliori campi da golf e, francamente, i migliori capelli.”
Socrate: ”Elon, sei d'accordo che la grandezza risieda in tali risultati?”
Musk: ”La grandezza riguarda l'espansione della coscienza, la colonizzazione di Marte e la creazione di meme**.”
Socrate: “Scusate, vorrei sapere se le vostre attività sono mirate al bene o riflettono semplicemente l'ambizione personale?”
Segue un imbarazzante silenzio, seguito da Trump e Musk che si accusano a vicenda di mancanza di virtù, mentre Socrate contempla silenziosamente lo stato dell'umanità.
La conclusione
Gli antichi filosofi greci avrebbero probabilmente visto Trump e Musk come emblematici delle contraddizioni della società moderna: un potenziale immenso temperato dall'arroganza, l'ingegno oscurato dall'ego.
Che sia attraverso l'idealismo di Platone, il pragmatismo di Aristotele o il cinismo di Diogene, una verità rimane: entrambi gli uomini darebbero ai filosofi molto di cui discutere.
*Eudaimonia è un termine greco che significa "felicità o "benessere"
**Un meme di Internet è un personaggio o un'azione che si propaga attraverso Internet tramite immagini, audio o video e che diviene improvvisamente celebre. Può talvolta essere anche una parola o una frase che riesce a diffondersi attraverso social network, blog e posta elettronica.
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